L'APE aziendale era una particolare forma di contributo pagato dalle aziende del settore privato o dai fondi di solidarietà di settore per sostenere i costi dell'Anticipo pensionistico di Mercato. 

APE Aziendale

L'Ape aziendale era un particolare strumento, previsto dall'articolo 1, co. 172 della legge 232/2016 in base al quale i datori di lavoro potevano sostenere il costo di adesione all'Ape volontario dei propri dipendenti. La misura è scaduta il 31 dicembre 2019 assieme all'Ape volontario.

Nello specifico i datori di lavoro del settore privato, gli enti bilaterali o i fondi di solidarietà settoriali potevano, con il consenso del lavoratore, incrementare il montante contributivo individuale maturato da quest’ultimo, versando all’INPS in unica soluzione al momento della richiesta dell’APE volontario un contributo non inferiore, per ciascun anno o sua frazione di anticipo rispetto alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, all’importo della retribuzione percepita dal lavoratore prima del pensionamento. L'operazione pertanto determinava un incremento della misura dell'assegno pensionistico che il lavoratore avrebbe percepito al momento del pensionamento riducendo, pertanto, la rata ventennale di restituzione del prestito finanziato. 

La misura della contribuzione da versare non poteva essere inferiore all’equivalente della contribuzione volontaria (cioè pari al 33% della retribuzione imponibile delle ultime 52 settimane lavorate) calcolata per tutta la durata dell’anticipo, dunque a copertura di un periodo da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni e sette mesi.

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Documenti: Circolare Inps 28/2018

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