Sono disoccupato, in mobilità, causa licenziamento, per quattro anni: dal 31 maggio 2013 al 31 maggio 2017. Il 3 giugno 2017 compirò 64 anni ed avrò 37 anni di contributi. Per la riforma Fornero dovrei andare in pensione nel giugno 2020 con una pensione lorda di circa € 2500,00. Terminata la mia mobilità, da disoccupato posso accedere solo all’Ape sociale senza finanziare la parte eccedente i 1500,00 euro lordi previsti dall’Ape sociale? Nel caso di risposta affermativa, la domanda della stessa posso farla alla fine della mobilità o dopo i tre mesi successivi previsti dal provvedimento Ape sociale? Kamsin Si ritiene che il lettore potrà conseguire l'APE sociale ottenendo un reddito lordo pari a 1.500 euro al mese, per 12 mensilità annue sino al raggiungimento della pensione con i requisiti fornero. L'accesso all'APE sociale sarà consentito solo dopo tre mesi dal termine della mobilità secondo le istruzioni che saranno successivamente fornite. Dunque bisogna mettere in conto un vuoto economico di tre mesi tra la data di scadenza della mobilità e l'accesso al sussidio di accompagnamento alla pensione. Qualora lo desideri (si tratta di una facoltà non di un obbligo) il lettore potrà finanziare anche l'importo eccedente tra il valore di 1.500 euro lordi e l'importo finale della pensione ricorrendo al prestito pensionistico di mercato. Tale ipotesi è stata espressamente indicata nelle tavole elaborate dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini lo scorso Novembre ed è indicato anche all'interno del verbale siglato a fine settembre tra Governo e Sindacati. Anche su questo fronte si attende la pubblicazione delle istruzioni attuative.
Egr. Dottore, ho 58 anni. Sono un cosiddetto precoce: più di 12 mesi di contribuzione prima dei 19 anni di età. Al 31/12/1995 avevo più di 18 anni di contribuzione e quindi ricado nel sistema retributivo fino al 31/12/2011 e contributivo dal 01/01/2012. Nel 06/2012 sono stato licenziato individualmente per calo lavoro in azienda. Mi sono quindi iscritto nelle liste della mobilità attraverso il centro impiego e in seguito a ciò ho richiesto e ottenuto l'indennità di disoccupazione per 12 mesi e relativa attribuzione dei contributi figurativi. Terminato il periodo di disoccupazione ho richiesto e ottenuto l'autorizzazione per il proseguimento dei versamenti dei contributi previdenziali volontari che a tutt'oggi continuo a versare. Nei primi mesi del 2018 raggiungerò quota 41 (legge di stabilità 2017) comprensiva dei contributi figurativi prima citati. Domanda: potrò accedere alla pensione al raggiungimento di quota 41? grazie in anticipo per la cortese risposta. La legge di bilancio riconosce l'agevolazione della cd. quota 41, tra l'altro, ai lavoratori cd. precoci che risultino in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito della procedura di cui all'articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, e hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi. Si ritiene, pertanto, che il lettore possa fruire dell'agevolazione in questione. Ulteriori ragguagli potranno essere forniti solo a seguito della pubblicazione delle istruzioni attuative della misura.
Seguifb
Zedde
Approfondimenti: Chi può usufruire della quota 41; L'ape Agevolato; l'APE volontario; calcola il costo dell'APE