Berlusconi a FI: su riforme mantengo la parola data

Giovedì, 02 Ottobre 2014

- Roma, 2 ott. - Nessun passo indietro sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale. Silvio Berlusconi, secondo quanto viene riferito, all'ufficio di presidenza di FI rivendica con forza il patto del Nazareno e ricorda di aver ottenuto proprio dal partito pieno mandato sul tema a trattare con Matteo Renzi. "Mi avete dato pieni poteri, ha ricordato Berlusconi, io ho intenzione di rispettare quel patto perche' ho dato la mia parola e non ho nessuna intenzione di rimangiarmela".

"Quindi, Forza Italia va avanti sulle riforme senza ripensamenti, ha aggiunto l'ex premier. Il partito collabora alle riforme, ma per tutto il resto resta all'opposizione, in particolare sui temi dell'economia, dell'immigrazione e del lavoro", sottolineando proprio in merito al Jobs Act la delusione per le misure targate Renzi.

"Ho letto in queste settimane tantissime stupidaggini circa l'intenzione di voler rottamare la classe dirigente di Forza Italia. Non e' assolutamente vero". E' quanto ha affermato Silvio Berlusconi, cosi' come viene riferito, leggendo un documento all'ufficio di presidenza del partito. E agli scettici e critici, l'ex premier ha ricordato quali sono i numeri in Parlamento mettendo in guardia dal rischio che il Pd, magari assieme ai Cinque Stelle, faccia delle riforme che vanno a svantaggio di Forza Italia qualora gli azzurri decidano di sfilarsi.

"Attenzione a sostenere che non dobbiamo essere della partita riforme, ha avvertito Berlusconi secondo quanto viene riferito, perche' i numeri di Forza Italia in Parlamento non ci consentono di fare una opposizione tale da determinare le riforme stesse". "Bisogna infatti tener presenti i numeri: al Senato siamo al 18% e alla Camera all'11%, se ci sfiliamo le riforme se le fanno da soli, magari in modo che ci penalizzino", ha sottolineato Berlusconi riferendosi in particolare alla legge elettorale e invitando il 'parlamentino' azzurro a riflettere quindi sui rischi di un'eventuale retromarcia di Forza Italia.

"Basta con questa storia della rottamazione", ha aggiunto l'ex premier. "Io non intendo rottamare nessuno, anzi, ho grande stima e rinnovo la fiducia alla dirigenza e ai parlamentari di Forza Italia". Detto questo, pero', Berlusconi non ha nascosto la necessita' di procedere ad un rinnovamento della politica, cosi' come avviene nel mondo dell'impresa e della societa'.

"Dobbiamo rinnovarci, per questo e' nata l'idea dei club e dei comitati, ma visti i dissidi dentro Forza Italia l'idea e' di riportare tutte le strutture all'interno del partito", ha spiegato il cavaliere.

Dunque, come gia' preannunciato nei giorni scorsi, Berlusconi intende ricomprendere all'interno dello struttura partito tutte le "galassie" nate attorno a Forza Italia.

Silvio Berlusconi non gradisce le primarie per la scelta di candidati e non e' una novita'. E infatti all'ufficio di presidenza il leader azzurro torna a bocciare lo strumento della consultazione popolare, mettendo una parola chiara dopo le polemiche interne degli ultimi mesi: "sono contrario alle primarie", ha detto Berlusconi secondo quanto viene riferito. L'unica apertura fatta dal Cavaliere e' nel caso ci sia un'impasse sulla individuazione del candidato. In quel caso, per Berlusconi si potrebbe anche ricorrere alle primarie, qualora appunto la coalizione di centrodestra non riesca a mettersi d'accordo. Ma restano intatte le perplessita' e le contrarieta' del Cavaliere: "le primarie non vanno bene sempre, avrebbe spiegato, perche' si possono prestare a manipolazioni". Berlusconi ha citato come esempi i casi scoppiati proprio all'interno del Pd e della coalizione di centrosinistra, ad esempio per Napoli con De Magistris, per Milano con Pisapia e per Roma con Marino. .

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