730 precompilato, possibile uno slittamento al 23 luglio

redazione Domenica, 21 Giugno 2015
L'agenzia delle Entrate ed il Mef stanno studiando la possibilità di prorogare il termine per la presentazione del 730 dal 7 al 23 luglio.
I contribuenti avranno, con tutta probabilità, più tempo per la presentazione del 730 precompilato. Lo si apprende da alcune agenzie di stampa che fanno notare come sarebbe allo studio una proroga della scadenza attualmente fissata al 7 luglio per portarla al 23 luglio. L'allungamento dei tempi, che è stato sollecitato dai Caf, e sul quale sono in corso le valutazioni del Mef, si sarebbe reso necessario per venire incontro alle esigenze dei contribuenti e degli assistenti fiscali alle prese con le novità della dichiarazione precompilata.

"Al momento -spiega  il presidente della consulta dei Caf Valeriano Canepari- manca all'appello il 30% di dichiarazioni rispetto allo scorso anno. A fronte di circa 18 milioni di 730 presentati negli anni scorsi finora ai Caf si sono rivolti poco meno di 12 milioni di contribuenti, mentre circa 2 milioni hanno usato il canale diretto del sito dell'Agenzia delle entrate. Mancano all'appello oltre 4 milioni. A meno che non ipotizziamo un calo drastico dei contribuenti che presentano il 730 per consentire l'ordinato prosieguo delle operazioni è indispensabile avere più tempo".

L'ipotesi a cui si starebbe lavorando prevede di spostare il termine di scadenza dal 7 al 23 luglio stabilendo comunque che i Caf potranno inviare all'Agenzia non più del 20% delle dichiarazioni complessive lavorate nel periodo della proroga. E ciò per evitare che ci sia un accumulo nella fase finale e anche per consentire comunque ai contribuenti che hanno già fatto la dichiarazione di ottenere l'eventuale rimborso già a luglio.

Nel complesso l'operazione 730 precompilato, spiega Canepari, "sta proseguendo in maniera tranquilla. Dopo la fase iniziale caratterizzata da alcuni problemi, ai quali si è posto rimedio il sistema sta funzionando. Abbiamo accumulato dei ritardi anche perchè ai Caf è richiesta una maggiore attenzione nelle verifiche e spesso di fronte ad errori dei sostituti si ha difficoltà ad ottenere una certificazione sostituva corretta in quanto l'ammissione di errore viene sanzionata con una multa di 100 euro".

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