Come noto il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) adempie alla fondamentale funzione sociale di garantire l'affidabilità degli operatori economici nella partecipazione a gare d'appalto e di ricevere pagamenti dalla pubblica amministrazione, attraverso la verifica del rispetto dell'assolvimento degli oneri contributivi presso Inps, Inail e Casse Edili, dei contratti collettivi e la mancanza di condanne per violazioni della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Con la legge finanziaria per il 2007, il legislatore ha esteso il Durc anche alla concessione delle agevolazioni contributive legate alle assunzioni e tutti gli altri sgravi finalizzati a ridurre il costo del lavoro delle imprese (si veda l’art. 1 comma 1175 della legge 296/2006). Al sistema di verifica di queste condizioni era stato dato il nome di “DURC interno” per distinguerlo dal Durc Ordinario necessario per la partecipazione a gare di appalto e per ricevere i pagamenti dalle Pubbliche amministrazioni. Si trattava di un meccanismo semplificato che non prevedeva la formale emissione del documento di regolarità contributiva ma un sistema di semafori che segnalavano all'operatore gli esiti della verifica e, dunque, la possibilità di accedere ai benefici normativi o contributivi.
Il passaggio al Durc Online
In un'ottica di semplificazione normativa il legislatore ha superato tale impostazione con l'art. 4 del Dl 34/2014 convertito in legge n. 78/2014 e con il successivo decreto attuativo del ministero del lavoro e delle politiche sociali del 30 gennaio 2015, entrato in vigore il 1° giugno 2015. In tale occasione è stato affermato il principio dell'unicità del documento di regolarità contributiva per il quale, pertanto, l'operatore non deve più indicare l'utilizzo specifico per il quale è richiesto ma solo il codice fiscale dell'azienda da controllare tramite la piattaforma telematica dell'Inps. Il Durc Online può, dunque, essere utilizzato sia per la concessione di agevolazioni normative o contributive sia per la partecipazione alle gare di appalto e per i ricevere pagamenti dalla pubbliche amministrazioni con il vantaggio di poter verificare in tempo reale la regolarità contributiva dell'azienda nei confronti di Inps, Inail e Casse edili. Il passaggio al Durc-Online ha, dunque, consentito di superare i tanti limiti soggettivi o oggettivi nel suo utilizzo (in passato il Durc doveva essere infatti rinnovato più volte in caso di appalti pubblici ed inoltre non poteva essere utilizzato per scopi diversi da quelli per il quale era stato chiesto), fatto salvo quello della sua validità temporale fissata in 120 giorni dalla data di effettuazione della richiesta che ha originato l’esito.
Il completamento del passaggio
Ebbene l'Inps con il messaggio 3220/2017 ha disposto dal 1° settembre 2017 il completo allineamento dei sistemi di verifica utilizzati ai fini della definizione della condizione di regolarità, sancita dall’art. 1 comma 1175 legge n. 296/2006 (“durc interno”), al nuovo sistema di verifica della regolarità contributiva attraverso la piattaforma durc on line, di cui alla circolare Inps 126/2015. L'integrazione, come si ricorderà, era già iniziata il 6 luglio 2016 ma era stata limitata, in quella prima fase, ai durc on line già presenti ed in corso di validità (messaggio inps 3184/2016). Dal 1° settembre la fase di verifica delle condizioni di regolarità per la fruizione dei benefici normativi e contributivi si completa e dovrà quindi rispettare le condizioni e tempistiche previste per la concessione del Durc Online.