Equitalia, Via libera alla rottamazione delle Cartelle esattoriali. Ecco il modulo

redazione Lunedì, 07 Novembre 2016
L'agenzia ha messo a punto il modulo per aderire alla "definizione agevolata" ed il documento è ora disponibile in tutti gli sportelli del Gruppo sul portale.
Via libera alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Con l'approvazione del decreto fiscale (Dl 193/2016) i contribuenti possono da oggi aderire alla rottamazione delle cartelle compilando l'apposito modulo messo a punto da Equitalia. Per l'adesione, come prevede l'articolo 6, co. 2 del Decreto legge 193/2016 C'è tempo sino al 23 gennaio ma la data potrebbe slittare dato che il decreto non è stato convertito in legge dal Parlamento. La rottamazione vale per tutte le cartelle esattoriali 2000-2015, non solo per quelle di Equitalia. In pratica potranno essere pagate senza interessi e sanzioni anche le iscrizioni a ruolo fatte dagli altri concessionari, da quelli siciliani a quelli degli enti territoriali che hanno scelto altre societa'.

Sara' possibile usufruire dello ''sconto'' anche per l'Iva, ma solo se l'imposta non riguarda il pagamento all'importazione. Per le multe stradali, invece, lo sconto riguarda i soli interessi e le altre maggiorazioni previste. Anche su questo potrebbero arrivare novità con la possibilità dei singoli comuni di non permettere la rottamazione. Per aderire il contribuente dovra' espressamente rinunciare ad eventuali procedimenti aperti davanti alle commissioni tributarie, rinunciando cioè a potare avanti le liti relative alla cartella che sta versando. Dalla presentazione della richiesta di adesione alla definizione agevolata, inoltre, si fermano i tempi di prescrizione e decadenza ma anche quelli per le ''azioni esecutive'' del fisco, come le ganasce fiscali o il pignoramento. Non si fermeranno pero' le azioni esecutive gia' scattate. La rottamazione non interesserà l'Iva all'importazione, le somme dovute a titolo di recupero di ''aiuti di stato'' e quelle derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti. La definizione agevolata non si applica nemmeno sulle multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti o sentenze penali di condanna.

La definizione agevolata
Entro il 24 aprile il concessionario della riscossione dovra' comunicare a chi ha aderito l'importo complessivo dovuto e le singole rate, con la data di scadenza di ciascuna. Al momento sono previste quattro rate: le prime due rate pari ciascuna ad un terzo del dovuto, le ultime due ad un sesto. Sulle rate saranno calcolati gli interessi ma chi vuole puo' pagare in un unica soluzione. Le prime tre rate dovranno essere comunque versate entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo 2018. Per chi perde l'appuntamento con le rate o
 lo fa in modo ridotto o ritardato perde tutti i benefici connessi alla definizione agevolata con il ritorno delle sanzioni e degli interessi delle vecchie cartelle. Il versamento della 'cartella scontata' potra' esser fatto anche con la domiciliazione sul conto della banca, oppure con i bollettini precompilati o ancora versando agli sportelli del concessionario della riscossione. 

Anche i contribuenti che hanno già in parte pagato la cartella fiscale, magari attraverso il meccanismo della rateizzazione, potranno aderire alla ''definizione agevolata''. In questo caso l'importo da pagare sarà quello del debito residuo sul capitale. Le sanzioni e gli interessi gia' pagati non si recuperano. Per chi aderisce si bloccano le rate concordate: la revoca scatta con il primo pagamento della definizione agevolata, quindi vanno versate le eventuali rate in scadenza quest'anno fino a tutto dicembre.

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Documenti: il Modulo messo a punto da Equitalia

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