Governo battuto su voto segreto Renzi, non e' un remake dei 101

Venerdì, 01 Agosto 2014

- Roma, 31 lug. - "Non e' il remake dei 101" contro Romano Prodi, anche se "c'e' l'amaro in bocca" per il fatto che "c'e' chi dimostra di non aver coraggio". Al termine di una giornata segnata dalla sconfitta del governo su due emendamenti - uno sul ddl Boschi nell'Aula, un altro in Commissione Giustizia sul decreto carceri - il premier serra i ranghi. "Sta andando tutto in maniera decisa, vogliamo evitare la lumaca. Il Pd e' come un maratoneta, io non sono un matto che va contromano in autostrada". Ed ancora: nel programma dei mille giorni "metteremo le riforme in fila, non molliamo neanche di mezzo centimetro".

Grasso, in Aula fatti molto gravi, ci saranno sanzioni

Al Senato scoppia la polemica, le opposizioni puntano il dito contro il presidente di palazzo Madama, Piero Grasso, Vito Petrocelli di M5s abbandona la conferenza dei capigruppo, la seconda carica dello Stato spiega che in caso di tumulti i commessi faranno rispettare l'ordine. Il Capo dell'esecutivo dal canto suo invita alla calma. E intanto apre sulle preferenze. "Non ho nessun problema a tenere aperta la discussione sui collegi uninominali", spiega poi alla direzione del Pd. E' di fronte al suo partito che Renzi ribadisce di rivendicare l'accordo con Forza Italia, "il patto del Nazareno - dice - e' un atto parlamentare, non c'e' nessun segreto" e qualsiasi modifica dell'Italicum andra' concordata con i contraenti dell'accordo.

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Con il partito azzurro la trattativa e' in corso, martedi' probabilmente ci sara' l'incontro tra il Capo dell'esecutivo e l'ex presidente del Consiglio. Ma l'intervento del premier e' rivolto soprattutto a Sel: "Se tra noi c'e' qualcuno che dice che dobbiamo andare al voto in un comune perche' siamo in maggioranza con Sel e' matto". Ed ancora: "Un accordo politico con chi mi accusa di avere stuprato la costituzione, di quello che mi accusa di volere un modello pre-fascista non lo faccio". La risposta del partito di Vendola non si fa attendere: "No alla propaganda", dice Fratoianni. Renzi alla direzione del Pd respinge anche le accuse che uil suo goverfno sia filo-russo, ribadisce che anche senza Cottarelli "la spending reviuw si fara'", bacchetta il candidato Figc Tavecchio, e non nasconde che "la ripresa economica tarda".

"Non siamo nelle condizioni di avere un percorso virtuoso come immaginavamo", sottolinea il presidente del Consiglio. Infine un messaggio alla Ue: "L'Europa deve ragionare di crescita economica perche' l'Europa e' l'unica area del mondo che continua ad avere risultati incredibilmente negativi".

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