Grasso, tumulti inaccettabili. Bavaglio per M5S, lasciano l'Aula Sel e Lega

Venerdì, 01 Agosto 2014

- Roma, 1 ago. - La situazione in senato dopo i tumulti di ieri sera continua ad essere molto tesa. Dopo il monito del presidente Pietro Grasso a tutti i senatori e in particolare a quelli della Lega Nord per i comportamenti tenuti in aula, arrivano le proteste del M5S che si mette il bavaglio, mentre Sel e Lega lasciano l'aula.

Di Maio (M5S), " Renzi inaffidabile"

"Il guanto di velluto non e' servito finora, mi dispiace". Cosi' il presidente del Senato, Pietro Grasso, risponde alle proteste di diversi senatori dell'opposizione, per la 'rigidita'' con cui vengono condotti i lavori dell'Aula nella seduta odierna.

Questa mattina, prima dell'inizio dei lavori all'Aula del Senato il presidente Grasso ha con un discorso di apertura condannato i comportamenti di ieri sera. "Il consiglio di presidenza, che si e' riunito ieri dopo l'Aula, ha deplorato con fermezza tutti quegli atteggiamenti, collettivi e singoli, che hanno impedito il normale svolgimento dei lavori parlamentari, in particolare in realazione ai fatti gravi di ieri, i senatori della Lega nord hanno prolungato i disordini e tali condotte sono del tutto inaccettabili e minano la credibilita' del Senato e sono offensive della dignita' e del decoro", per questo vanno "stigmatizzati e censurati" i comportamenti dei "senatori della Lega coinvolti".

I questori del Senato svolgeranno un'istruttoria su quanto accaduto ieri sera in Aula e riferiranno al consiglio di presidenza per verificare quali sanzioni comminare ai senatori, appartenenti soprattutto al gruppo della Lega, responsabili dei disordini di ieri, che hanno comportato l'impossibilita' di proseguire con la seduta. Lo ha spiegato, ad inizio seduta mattutina, il presidente Pietro Grasso, sottolineando che, sulla base dell'articolo 67 comma 3 del regolamento, saranno prese in considerazioni le sanzioni piu' rigorose.

Un saluto particolare del presidente e' andato alla senatrice Ncd Laura Bianconi che ieri sera e' stata coinvolta nei 'tumulti' scoppiati in Aula ed e' stata accidentalmente urtata da un commesso, riportando una contusione al gomito, per cui sono stati necessari degli accertamenti in ospedale. "Volevo salutare la senatrice Bianconi di Ncd, siamo felici che il suo infortunio sia meno grave del previsto".

M5S mette il bavaglio, non partecipiamo piu' a lavori

"Di fronte a questa conduzione dei lavori non parteciperemo piu' a nessuna votazione e ai lavori dell'Aula". Lo annuncia il capogruppo 5 Stelle, Vito Petrocelli, indossando subito dopo sulla bocca un bavaglio. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si e' limitato a rispondere: "La prego di non avere atteggiamenti che non sono consoni all'Aula, prendiamo atto". I lavori quindi proseguono senza interruzione. "Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle sta protestando silenziosamente in aula estraendo la scheda al momento del voto.

Questo atto di dissenso, silenzioso e pacifico, serve per rimarcare la mancata corretta applicazione del regolamento da parte del presidente Grasso sull'emendamento per la riduzione dei parlamentari". Lo spiega in una nota il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle del Senato. "Ieri il presidente Grasso ha ignorato le vivaci richieste del senatore Candiani per una riformulazione o ritiro del suo emendamento, come gli stessi relatori ed il Governo Renzi avevano richiesto", prosegue il gruppo parlamentare M5S, che aggiunge: "Grasso ha altresi' impedito le dichiarazioni di voto e messo ai voti frettolosamente l'emendamento.

Abbiamo chiesto la parola per avere quantomeno assicurazioni affinche' questo umano errore del Presidente non costituisca precedente per i futuri lavori. Il Senato verrebbe trasformato in un Far West. Un Far West che e' arrivato subito, negandoci la parola. Da qui la nostra protesta silenziosa e gandhiana", conclude la nota del gruppo parlamentare M5S. Attacchi al presidente del Senato arrivano direttamente dal blog di Beppe Grillo dove si trova scritto: "Grasso e' un 'fascista' come afferma un senatore della Lega? No, piu' semplicemente e' un grigio funzionario governativo incaricato di fare del regolamento stracci per la polvere. Un qualsiasi Oblomov (il personaggio di Goncarov) dimessosi dal suo posto di funzionario per timore del rimprovero del suo capoufficio a causa di un piccolo errore commesso. Pero' molto piu' disinvolto del suo omologo letterario, grigio sino ad un certo punto, perche' piu' lesto nel servire il suo zar per fas et nefas". E' quanto si legge in un post pubblicato sul blog di Grillo, a firma Aldo Giannulli e dal titolo "Il funzionario Grasso".

La Lega non interviene piu' e abbandona Aula

Dopo la protesta del Movimento 5 Stelle, anche la Lega abbandona l'Aula del Senato. Ad annunciarlo e' Sergio Divina: "Abbiamo deciso di non prendere piu' la parola, siamo partiti molto, molto male", spiega. "Questo pasticcio lo si e' determinato quando in commissione alcuni hanno dichiarato contrarieta' al testo e sono state sollevate e sostituite, non si e' mai visto procedere a riforme costituzionali con questa violenza e brutalita' di forza. Quindi lasceremo l'Aula, non e' un Aventino ma non possiamo piu' partecipare", conclude Divina.

Sel, se Grasso non garantisce confronto lasciamo Aula

"Il presidente del Senato Grasso mi ha tolto la parola come relatrice di minoranza sulla riforma. E' un fatto gravissimo e inaccettabile", denuncia la capogruppo di Sel, Loredana De Petris, parlando con i giornalisti a palazzo Madama. "Se Grasso non ripristina un clima di confronto democratico, Sel lascera' subito i lavori dell'Aula", conclude De Petris. "Di fronte alla decisione inaudita del presidente del Senato di togliere la parola al relatore di minoranza ci vediamo costretti ad abbandonare i lavori dell'Aula sulla riforma costituzionale. Rientreremo in aula solo al momento del voto finale, per votare contro questa pessima riforma", dichiarano i senatori di Sel. "Non si tratta di Aventino - proseguono i senatori di Sel - ma del fatto che sono venute meno le garanzie di un reale confronto democratico. Il governo e la maggioranza hanno scelto la linea del muro contro muro e la presidenza del Senato non consente che i senatori possano esprimersi liberamente proprio sul tema che dovrebbe essere quello piu' ampiamente discusso da tutti: la riforma della Costituzione. Fino a che non verranno ripristinate le condizioni minime per un confronto libero e democratico partecipare a questa discussione farsesca non e' possibile", concludono i senatori di Sel.

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