Lavoro: Serracchiani, per ora testo non prevede reintegra

Venerdì, 19 Settembre 2014
- Roma, 19 set. - "L'emendamento del governo e' stato votato all'unanimita' dal Partito Democratico in commissione lavoro. Nella delega ci sara' la possibilita' di riordinare le varie forme contrattuali, 46 sono troppe. Nel testo attuale il contratto a tutele crescenti non contiene la previsione della reintegra, ma questo non vuol dire che non possa contenerla nelle prossime versioni". Lo ha detto Debora Serracchiani, Pd, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, questa mattina ad Agora' Estate, su Rai Tre. "Questo articolo - ha aggiunto - lascia liberta' di decidere. Mi auguro che attraverso i decreti di attuazione si riesca a semplificare un sistema che oggi ha una rigidita' pazzesca. E' arrivato il momento di adattare lo Statuto dei lavoratori a una realta' che dal '70 e' cambiata radicalmente. La situazione e' di emergenza straordinaria, mi auguro ci sia la maggiore condivisione possibile". "In Italia il 97% delle aziende e' sotto i 15 dipendenti, e quindi non applica l'articolo 18. Poi chi assume spesso utilizza contratti a termine - ha aggiunto Serracchiani - Il problema e' che il tipo di contratto a tempo indeterminato che c'e' in Italia non va, se c'e' un ricorso per un licenziamento la sentenza arriva in media dopo 8 anni. Nella delega ci sono molte altre cose: si parla di salario minimo garantito, di estendere i diritti legati alla maternita'. Ai centri per l'impiego, poi, si rivolge solo il 4% dei disoccupati, bisogna cambiarli radicalmente. Nella delega si da' poi al governo l'incarico di studiare quali delle 46 forme contrattuali attualmente in vigore sono inutili e vanno eliminate". Sulla vicenda e' intervenuta anche Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro: "Governare in tempi di difficolta' non e' facile per nessuno, ho apprezzato coraggio ed energia di Renzi, la sua capacita' di buttare il cuore oltre l'ostacolo. Un atteggiamento che da' fastidio. Quando un paese declina, e l'Italia declina da 20 anni, le persone cercano di chiudersi nei loro privilegi", ha detto ad Agora'. "Una modifica dell'articolo 18 - ha ricordato - c'e' stata, nel 2012. Ad esempio, abbiamo introdotto il rito abbreviato. Sembra che le conciliazioni stiano funzionando. Ma servono dati: quanti sono i lavoratori che comunque si rivolgono ai giudici? Quante sono le sentenze che utilizzano l'articolo 18? Trovo sconfortante che si parli ancora dell'articolo 18 come una bandiera. Non servono discussioni ideologiche, bisogna partire dai problemi reali. Oggi il contesto macroeconomico e' molto debole, e di questo le politiche del lavoro devono tener conto. La riforma dell'articolo 18 da sola non fa arrivare in massa capitali stranieri", ha concluso Fornero. .

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