Cassa Integrazione in Deroga. A decorrere dal 1° gennaio 2016 e sino al 31 dicembre 2016 si prevede che il trattamento di integrazione salariale in deroga, fermo restando quanto disposto dal decreto ministeriale 83473/2014, può essere concesso o prorogato per un periodo non superiore a tre mesi nell’arco di un anno. La modifica - secondo la relazione illustrativa del Governo - si rende necessaria per consentire il transito ai nuovi ammortizzatori previsti dal Jobs Act (in particolare verso i nuovi fondi di solidarietà di settore che decolleranno il prossimo 1° gennaio 2016 anche se i datori di lavoro che occupano da 5 a 15 dipendenti potranno farne uso non prima del 1° luglio 2016). I lavoratori potranno ottenere nel 2016 tre mesi di sussidio, due in meno rispetto al 2015.
Non vengono modificate le regole d'accesso. Resta così confermata la platea dei beneficiari potenziali, che include i dipendenti (anche se apprendisti oppure impiegati con contratto di somministrazione) delle imprese che non possono fruire (oppure hanno esaurito) degli ammortizzatori ordinari condizione che siano in possesso di un'anzianità lavorativa presso l'impresa di almeno 12 mesi, e che siano stati utilizzati del tutto gli altri interventi che consentono di gestire i cali di lavoro (compreso lo smaltimento delle ferie).
Mobilità in deroga. Sulla mobilità in deroga arriva invece un giro di vite: il trattamento continuerà a non poter essere concesso ai lavoratori che alla data di decorrenza del trattamento hanno già beneficiato di prestazioni di mobilità in deroga per almeno tre anni, anche non continuativi ma dal 2016 il beneficio massimo viene ridotto da sei a quattro mesi (non ulteriormente prorogabili) a cui si aggiungono ulteriori due mesi nel caso di lavoratori residenti nelle aree svantaggiate, quelle del meridione, per i quali il limite massimo di fruizione rimane fissato a tre anni e quattro mesi. Dal 2017 resta confermata la soppressione dell'ammortizzatore che sarà assorbito interamente dalla Naspi.
Da segnalare inoltre che, nell'ambito delle risorse per il 2016 relative agli ammortizzatori sociali in deroga, una quota non superiore a 18 milioni di euro è destinata al riconoscimento della cassa integrazione guadagni in deroga per il settore della pesca.