Jobs Act, In Gazzetta gli ultimi 4 decreti attuativi. Ecco i testi ufficiali

Bernardo Diaz Mercoledì, 23 Settembre 2015
Nella Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati gli ultimi quattro decreti attuativi della Riforma del Mercato del Lavoro. Ecco i testi ufficiali dei provvedimenti
Sono stati pubblicati oggi in Gazzetta Ufficiale gli ultimi 4 decreti attuativi del Jobs Act. I provvedimenti erano stati approvati in via definitiva dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 settembre. Si tratta del decreto sulle politiche attive, sugli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, sulla semplificazione dei rapporti di lavoro e, infine, quello riguardante la razionalizzazione dell'attività ispettiva. I provvedimenti entreranno in vigore, domani, il 24 settembre. 

Tra le misure piu' importanti ricordiamo l'estensione della cassa integrazione ai lavoratori delle aziende da 5 a 15 dipendenti "che prima non avevano copertura" con una durata massima pari a 24 mesi in un quinquennio mobile (36 mesi massimo per le imprese che ricorrono ai Fondi di Solidarietà). Arriva poi la stabilizzazione della durata massima della Naspi a 24 mesi anche per gli eventi di disoccupazione intervenuti dopo il 2016, la proroga in via strutturale dei nuovi congedi e dell'Asdi, l'introduzione di una salvaguardia temporanea per la Naspi per i lavoratori stagionali del settore turistico. Che tuttavia appare molto debole rispetto alle attese dei lavoratori. 

Particolarmente ricco il pacchetto di misure contenute nel decreto sulle semplificazioni nel quale trovano posto in particolare la revisione dei controlli a distanza dei lavoratori, una misura per il contrasto alle dimissioni in bianco, la possibilità per i lavoratori di cedere le ferie ai colleghi bisognosi di assentarsi per problemi familiari, nuove misure sul collocamento obbligatorio dei disabili, il libro unico del lavoro telematico.  

L'altro provvedimento, il decreto che riordina il sistema delle politiche attive, prevede l'istituzione di un’Agenzia nazionale per l’occupazione (Anpal) con diversi compiti, tra cui la realizzazione di un sistema informativo unico delle politiche del lavoro (in cooperazione con Inps e Inail) e di un portale unico per la registrazione della rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro.

Due gli strumenti in arrivo per aiutare la ricollocazione dei disoccupati. Il patto personalizzato, che potrà essere stipulato dai disoccupati e da coloro che sono a rischio di disoccupazione. Gli appartenenti a queste categorie verranno assegnati ad una classe di profilazione, allo scopo di valutarne il livello di occupabilità e saranno convocati dai Centri per l’impiego per la stipula di un Patto di servizio personalizzato. Il Patto dovrà inoltre riportare la disponibilità del richiedente a partecipare a iniziative di carattere formativo, di riqualificazione o di politica attiva e ad accettare congrue offerte di lavoro. Anche i beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito, che non abbiano riottenuto una occupazione, saranno quindi chiamati a stipulare il Patto di servizio personalizzato.

L'altro strumento è l'assegno di ricollocazione, a favore dei soggetti disoccupati, percettori della NASpI, la cui disoccupazione ecceda i quattro mesi. La somma, graduata in funzione del profilo di occupabilità, sarà spendibile presso i Centri per l’impiego o presso i soggetti accreditati a svolgere funzioni e compiti in materia di politiche attive del lavoro. L’assegno non costituirà reddito imponibile.

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Documenti: Il decreto sulla riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (Dlgs 148/2015);
Il decreto sulla riforma dell'attività ispettiva;
il decreto sulle politiche attive;
il decreto sulla semplificazione dei rapporti di lavoro 

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