Lavoro, Stretta sui Voucher e Naspi più lunga per gli stagionali

Davide Grasso Sabato, 08 Ottobre 2016
In Gazzetta il Decreto Legislativo numero 185 contenente i correttivi al Jobs Act. Tra le novità del decreto una Naspi più lunga di un mese per i lavoratori stagionali, la proroga di 12 mesi della Cassa Straordinaria per i lavoratori nelle aree di crisi, voucher tracciabili e sanzioni più pesanti per i datori che non rispettano le quote d'obbligo.  
Correttivi al Jobs Act in vigore da oggi. E' stato, infatti, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 185/2016, dopo il via libera definitiva da Palazzo Chigi dello scorso 24 Settembre. Il decreto reca in primis una stretta contro l'utilizzo dei voucher. Per i committenti imprenditori non agricoli o professionisti, mutuando la procedura già utilizzata per tracciare il lavoro intermittente, si prevede che la comunicazione preventiva venga effettuata, almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione lavorativa, alla sede territoriale competente dell'Ispettorato nazionale del lavoro, mediante sms o posta elettronica, comunicando i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione.

Invece, i committenti imprenditori agricoli, che ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio, dovranno comunicare esclusivamente i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore a 7 giorni, ciò per tenere conto della specificità del lavoro agricolo e della difficoltà dei committenti di lavoro agricolo di prevedere ex ante la durata delle prestazioni e il numero esatto di lavoratori da utilizzare a causa del condizionamento dell'attività agricola da parte di fattori metereologici. Sarà un decreto del Ministro del lavoro a poter individuare le modalità attuative di tale obbligo di comunicazione e ulteriori modalità di assolvimento in funzione dello sviluppo delle tecnologie. In caso di violazione scatteranno sanzioni amministrative da 400 a 2.400 euro, in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata emessa la comunicazione. Da segnalare che nel Testo correttivo del Jobs Act è stata eliminata la disposizione, originariamente inserita, sulla non applicabilità del limite di 2.000 euro al settore agricolo. Il limite, quindi, resta anche per il lavoro agricolo.

Ammortizzatori Sociali 
Il provvedimento contiene poi alcune novità degne di nota sugli ammortizzatori sociali. E' stata, in particolare, confermata la possibilità di trasformare i contratti di solidarietà «difensivi» in contratti di solidarietà «espansivi», così da favorire l’incremento degli organici e l’inserimento di nuove e più aggiornate competenze. E' stata introdotta la possibilità per le imprese di rilevante interesse strategico per l'economia nazionale, che abbiano concluso accordi in sede governativa entro il 31 luglio 2015, di richiedere la reiterazione della riduzione contributiva di cui all’articolo 6, comma 4, del decreto legge n. 510 del 1996 per la durata stabilita da apposita commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e comunque entro il limite di 24 mesi.

Con riferimento alla Naspi il decreto contiene un piccolo correttivo destinato ai lavoratori con qualifica di stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano perduto involontariamente l'occupazione nel corso del 2016 (un intervento, dunque, temporaneo e limitato che assomiglia a quello previsto nel decreto legislativo 148/2015 approvato lo scorso anno). Nello specifico la durata della disoccupazione viene prorogata di un mese entro un massimo di quattro mesi qualora la durata della NASpi calcolata ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, risulti inferiore alla durata ottenuta disapplicando il secondo periodo del comma 1 di tale articolo relativamente alle prestazioni di disoccupazione, ad eccezione di prestazioni di mini-ASpl e di NASpl, fruite negli ultimi quattro anni, a condizione che la differenza nelle durate così calcolate non sia inferiore a dodici settimane (qui ulteriori dettagli sulla misura). 

Si prevede l’ampliamento, per l’anno 2016, della percentuale (dal 5% al 50%) delle risorse finanziarie non spese che le regioni e le province autonome possono utilizzare, anche in deroga ai criteri di cui al decreto n. 83473 del 2014, per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. In alternativa, è prevista la possibilità per le regioni e province autonome di destinare le risorse non spese ad azioni di politica attiva. Resta però confermata la soppressione degli ammortizzatori sociali in deroga alla fine di quest'anno. Nel decreto si prevede l’aumento del finanziamento destinato al pagamento della CIGS per le imprese sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata o destinatarie di interdittiva antimafia nonchè la possibilità di autorizzare un ulteriore intervento di integrazione salariale straordinaria per le imprese operanti nelle c.d. aree di crisi complessa già individuate. La prestazione può essere concessa, per non più di 12 mesi. Per accedere alla misura le imprese devono presentare un piano di recupero occupazionale che prevede appositi percorsi di politiche attive del lavoro concordati con la regione e finalizzati alla rioccupazione dei lavoratori.

Alcuni correttivi amministrativi riguardano la Cassa Integrazione. Si consente alle imprese che fanno domanda di cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) per eventi oggettivamente non evitabili, di inoltrare le domande entro la fine del mese successivo a quello in cui si è verificato l'evento. Ciò per evitare, nei casi di eventi che si ripetono a breve distanza di tempo, come gli eventi metereologici, la presentazione di più domande successive in un arco temporale di breve durata. Per la cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) si prevede che la sospensione o la riduzione dell'orario concordata tra le parti abbia inizio entro trenta giorni dalla data di presentazione della domanda. Ciò per consentire alle imprese di individuare la decorrenza della sospensione in modo più confacente alle esigenze aziendali e comunque nell'arco temporale dei 30 giorni successivi alla data di presentazione.

Disabili e altri correttivi
Altri interventi minori riguardano il collocamento obbligatorio dei disabili: i lavoratori con riduzione della capacità lavorativa pari (non solo superiore) al 60% vengono computati in «quota di riserva», anche se non sono stati assunti tramite collocamento obbligatorio, con un incremento delle sanzioni per le imprese che non rispettano la quota d'obbligo, e diventa diffidabile la mancata assunzione obbligatoria: gli ispettori inviteranno i datori di lavoro a effettuate le assunzioni a copertura della quota d’obbligo, in cambio dell’ammissione al pagamento di sanzioni in misura ridotta (qui ulteriori dettagli sulla misura).

Si chiarisce che la procedura telematica per le dimissioni e/o la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro non trova applicazione nei rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, e si estende ai consulenti del lavoro e alle sedi territoriali dell'Ispettorato nazionale del lavoro la possibilità per il lavoratore di farsi assistere nella procedura. Si precisa, infine, che gli impianti e strumenti audiovisivi possono essere installati in azienda, se non c’è accordo sindacale, previa autorizzazione dell’ispettorato nazionale del lavoro (sede territoriale o centrale), che decide in via definitiva. In materia di disoccupazione è stata invece stralciata dal testo la norma, prevista nella versione iniziale del documento, che avrebbe reso compatibile lo stato di disoccupazione con redditi da lavoro dipendente o parasubordinato sino ad 8mila euro (4.800 euro in caso di lavoro autonomo). L'Isfol, infine, assume la nuova denominazione Inapp (Istituto per l’analisi delle politiche pubbliche).

Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

Documenti: Il testo del Decreto Legislativo 185/2016

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati