Milleproroghe, ecco le novità su pensioni e ammortizzatori sociali

Valerio Damiani Venerdì, 26 Febbraio 2021
Il testo del provvedimento dopo il primo via libera della Camera ha imbarcato una nuova sanatoria sui termini per l'invio delle domande di cassa integrazione covid.
Ci sarà tempo sino al 31 marzo 2021 per l’invio delle domande di accesso ai trattamenti di integrazione salariale collegati all’emergenza Covid -19 e quelli di trasmissione necessari per il pagamento o per il saldo degli stessi, scaduti lo scorso 31 dicembre. Lo prevede un emendamento approvato al dl n. 183/2020 (cd. decreto legge milleproroghe). Il provvedimento, che vedrà il disco verde definitivo del Senato nei prossimi giorni, accoglie così le richieste dei commercialisti che lamentavano termini decadenziali troppo stringenti per la trasmissione delle richieste concernenti l’anno passato, in particolare di quelli relativi alla trasmissione dei modelli "SR41".

Il provvedimento imbarca anche la proroga al 31 dicembre 2021 del termine entro cui l'INPS deve procedere al recupero delle prestazioni pensionistiche indebite relative alla Gestione privata con riferimento agli indebiti che emergano dalle verifiche dei redditi concernenti il periodo d'imposta 2018. Questa proroga è volta a consentire la ricezione del nuovo principio fiscale, di cui all'articolo 150 del dl n. 34/2020 convertito con legge n. 77/2020, secondo il quale il pensionato dovrà restituire all'INPS le somme al netto del prelievo fiscale subito in sostituzione del principio precedente che imponeva la restituzione anche della ritenuta fiscale salva possibilità di recuperarla in deduzione dalle imposte sui redditi. Tra le altre novità il differimento al 31 dicembre 2020 (in luogo del 30 settembre 2020) per il solo 2019 dei termini per la presentazione delle domande di accredito della contribuzione figurativa presso la gestione previdenziale interessata da parte dei lavoratori collocati in aspettativa non retribuita chiamati a ricoprire funzioni pubbliche elettive o cariche sindacali.

Restano confermate le altre disposizioni in materia previdenziale già contenute nella versione originaria del decreto tra cui la proroga dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 del termine entro il quale devono essere conclusi i lavori delle due Commissioni tecniche, istituite dalla legge di bilancio 2020, per lo studio della gravosità delle occupazioni e per l'analisi della spesa pubblica in materia previdenziale ed assistenziale; la sospensione sino al 30 giugno 2021 della decorrenza dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria; la sospensione, fino alla comunicazione da parte dell'ente previdenziale degli importi contributivi da versare, e comunque non oltre il 16 febbraio 2021, del pagamento della rata in scadenza il 16 gennaio 2021 in favore degli imprenditori agricoli che usufruiscono dello sgravio contributivo previsto dal cosiddetto decreto Ristori (D.L. 137/2020) per i mesi di novembre e dicembre 2020. L'Inps, tuttavia, ha già comunicato che la data del 16 febbraio 2021 è da intendersi ulteriormente prorogata sino alla comunicazione degli importi da pagare. 

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