Legge stabilita': Fassina, sforare il 3% per 2-3 anni

Mercoledì, 03 Settembre 2014
- Roma, 2 set. - "Temo che sulla nomina dell'Alto rappresentante per la politica estera l'Italia abbia investito troppo capitale politico, che per ciascun paese in Europa non e' illimitato. La Germania spendera' il suo per ribadire le politiche di rigore". Cosi' Stefano Fassina (Pd), ai microfoni di Radio citta' futura, ha espresso i suoi timori per gli indirizzi europei sui temi economici. Per l'esponente Pd "in Italia occorre superare il tabu' del limite del 3%, sforare il tetto per due o tre anni, per dare vita a manovre espansive. Misure una tantum - ha detto ancora Fassina - accompagnante da misure che consentano di recuperare risorse, a cominciare dal recupero dell'evasione Iva". "Le riforme strutturali sul lato dell'offerta vanno certamente fatte, magari senza arrovellarsi troppo, come fatto per settimane, intorno al cosiddetto modello spagnolo. Bene ha fatto Renzi ieri - ha osservato Fassina - ad evocare il modello tedesco, ma la priorita' oggi e' soprattutto superare politiche di austerita' cieca, che come si e' visto non hanno nemmeno ridotto il debito pubblico, anzi. Ora l'attenzione di tutti si dovra' concentrare nelle prossime settimane sulla legge di stabilita': e' necessaria una correzione di rotta in Europa, ma e' evidente che se arrivera' non avverra' nel giro di poche settimane. In Italia non dobbiamo, come sento dire, ridurre la spesa sociale, che e' gia' al di sotto della media europea. Dobbiamo, al contrario, intervenire per riqualificare la spesa ed allocarla diversamente. Nella legge di stabilita' il bonus va esteso anche a pensionati, incapienti e partite Iva", ha concluso l'esponente Pd. .

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