Pensioni, Le Casse Edili certificano i requisiti per l'Ape sociale

redazione Venerdì, 02 Marzo 2018
La semplificazione riguarda i lavoratori che non possono farsi certificare dal datore di lavoro lo svolgimento dell'attività edile negli ultimi anni prima del pensionamento. 
Le Casse Edili possono certificare lo svolgimento dell'attività gravosa al fine del conseguimento dell'Ape sociale. Lo comunica la Commissione Paritetica per le Casse Edili (CnCe) in vista della scadenza del 31 marzo 2018 per la presentazione della domanda per l'accesso all'APE sociale da parte dei lavoratori che ne maturano le condizioni entro il 31 dicembre 2018.

Gli operai edili possono così farsi rilasciare una dichiarazione delle Casse Edili in alternativa alla dichiarazione del datore di lavoro che certifica lo svolgimento dell'attività gravosa negli ultimi 7 anni e gli ultimi 10, in considerazione dei diversi requisiti richiesti dalla norma di legge (6 anni negli ultimi 7 o 7 anni negli ultimi 10) in merito allo svolgimento, in via continuativa, delle attività lavorative gravose. La semplificazione si è resa necessaria sin dallo scorso anno per consentire l'accesso al beneficio a quei soggetti che abbiano prestato l'attività lavorativa presso datori di lavoro che non siano più rintracciabili perchè cessati o falliti. Al loro posto l'Inps accetterà anche una dichiarazione prodotta dalle Casse Edili/EdilCasse. Per chiedere l'attestazione il lavoratore dovrà produrre una richiesta alla Cassa che provvederà ad attestare i periodi di iscrizione dello stesso presso il proprio ente nei sette o dieci anni antecedenti l'ultimo mese di iscrizione del lavoratore.

Com'è noto nel 2018 gli operai edili possono conseguire l'Ape sociale, cioè un sussidio di accompagnamento alla pensione, se hanno 63 anni ed almeno 36 anni di contributi e a condizione di poter dimostrare lo svolgimento dell'attività edile per almeno sei anni negli ultimi sette o per almeno sette anni negli ultimi dieci prima del pensionamento. L'ape sociale è un sussidio gratuito, cioè che non porta penalità sulla pensione, in quanto erogato dallo Stato ed è pari all'importo della pensione maturata al momento della domanda entro un massimo di 1.500 euro lordi mensili. Una volta raggiunta l'età di vecchiaia (67 anni dal 2019) il sussidio cessa di essere corrisposto ed il lavoratore può fare domanda per la normale di pensione di vecchiaia. Per conseguire lo strumento nel 2018 gli interessati devono produrre istanza all'Inps entro il 31 marzo 2018, entro il 15 luglio 2018 oppure entro il 30 novembre 2018 (qui i dettagli). Lo strumento si rivolge ai nati entro il 31 dicembre 1955 ma è molto probabile una proroga entro la fine dell'anno. 

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