Pensioni, Oltre 66 mila domande per le uscite anticipate

Valerio Damiani Lunedì, 17 Luglio 2017
Superato il tetto delle 60mila domande previsto dall'esecutivo. In testa le domande per l'APe sociale; poche le donne che hanno prodotto l'istanza. 
Sono oltre 66mila le domande per accedere all'APE sociale e al pensionamento con 41 anni di contributi. Lo rende noto l'Inps in un comunicato stampa. Al 15 Luglio, ultima data per la presentazione delle istanze di verifica delle condizioni per coloro che maturano i requisiti entro il 31.12.2017 sono state ben 66.409. L'Istituto spiega che sono arrivate 39.777 richieste per l'indennità di Ape social e 26.632 per i lavoratori precoci superando così il tetto previsto per quest'anno, pari a 60.000 unità.

Il maggior numero di domande è stato presentato in Lombardia ( 11.048 ), seguita dal Veneto ( 6.701 ), dalla Sicilia ( 5.608 ), dal Piemonte ( 5.568 ), dall’Emilia Romagna ( 4.865 ), dal Lazio ( 4.594 ) e dalla Toscana ( 4.566). La tipologia di aventi diritto più rappresentata è quella dei lavoratori disoccupati con 34.530 domande, seguiti da gli addetti alle mansioni difficoltose ( 15.030 ). 

Le domande per Ape social e pensionamento anticipato per lavoratori precoci sono arrivate soprattutto da uomini: meno di una su quattro è stata presentata da una donna, precisamente il 23,2% (15.400 su 66.409). "Per quanto riguarda la distribuzione per genere, le donne - spiega - che hanno presentato la domanda per la certificazione per l'Ape sociale sono state 11.668, contro le 28.109 degli uomini. Le domande per la certificazione per lavoro precoce, invece, sono state presentate da 22.900 uomini e da 3.732 donne". 

I prossimi passi

Da questa settimana inizierà, quindi, il processo di verifica delle condizioni e l'elaborazione della graduatoria degli aventi diritti. L'istituto risponderà ai diretti interessati entro il 15 ottobre comunicando loro alternativamentea) il riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio, con indicazione della prima decorrenza utile, qualora a tale ultima data sia confermata la sussistenza delle condizioni e sia verificata la relativa copertura finanziaria in esito al monitoraggio; b) il riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio, con differimento della decorrenza del trattamento pensionistico in ragione dell’insufficiente copertura finanziaria; c) il rigetto della domanda qualora non sia accertato il possesso dei requisiti e condizioni. L'alto numero di domande presentate quindi aumenta il rischio che per molti lavoratori la data di accesso agli anticipi possa essere posticipata al 2018. Salvo l'esecutivo non individui ulteriori risorse a tale fine. 

Nell'elaborazione delle graduatoria l'istituto darà priorità a coloro che prima maturano il requisito pensionistico, cioè coloro che sono più vicini all'età per la pensione di vecchiaia (per l'APe sociale) o alla pensione anticipata (nel caso dei lavoratori precoci) e, a parità della stessa, la graduatoria sarà ordinata in base a chi prima ha prodotto la domanda di verifica delle condizioni. 

Ove le risorse stanziate non fossero sufficienti a garantire l'accesso alle prestazioni sin dalla data di perfezionamento dei requisiti l’INPS provvederà all’individuazione dei soggetti esclusi dal beneficio quest'anno e al conseguente posticipo della decorrenza delle prestazioni (APE sociale e pensionamento con 41 anni di contributi) sempre sulla base della data di raggiungimento del requisito anagrafico per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia o della pensione anticipata e, a parità di requisito, dalla data di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni. Gli interessati potranno, comunque, produrre le richieste anche dopo il 15 luglio purchè entro il 30 novembre 2017 ma in tal caso verranno prese in considerazione solo se ci saranno risorse residue rispetto alla prima tornata di domande. Una circostanza piuttosto remota considerato l'alto numero di domande pervenute.  

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Documenti: I dati dell'Inps articolati per regione, sesso ed età anagrafica

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