Riforma Pensioni, Damiano: bene le modifiche del milleproroghe

Giovedì, 19 Febbraio 2015
Positivo il giudizio del presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati per il via libera al decreto legge milleproroghe: "sono state corrette alcune storture della Legge Fornero".

Kamsin Sul Milleproroghe, provvedimento sul quale oggi pomeriggio l'Aula della Camera darà il primo via libera, è stato conquistato un risultato importante per le partite iva per il quale abbiamo lungamente combattuto”. Ad ribadirlo, in una nota, è l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati che ha lavorato intensamente alla soluzione della vicenda. "I temi pricincipali riguardano proprio i contribuenti minimi e le aliquote contributive per partite IVA, due questioni che hanno un elemento unitario nel riguardare almeno in parte gli stessi soggetti, ma hanno origine tematica diversa. Per i contribuenti minimi l'origine è la legge di stabilità; si è stanziato quasi 1 miliardo per ampliare l'area del regime forfettario, introducendo però significative modifiche al sistema, modifiche che hanno penalizzato alcuni, soprattutto giovani con partita IVA.

La proroga attraverso un emendamento Sottanelli del vecchio sistema come opzione – si può scegliere tra il nuovo e quello precedente sottolinea Damiano – sana questo errore della legge di stabilità. Diversa è la questione delle aliquote previdenziali: le normative in vigore prevedono un graduale adeguamento delle stesse che le porterebbe dal 27 per cento al 30 per cento nel 2015, poi al 31 per cento nel 2016 e al 32 per cento nel 2017.

La ratio in un sistema previdenziale e contributivo è quella di aumentare i contributi per avere pensioni più adeguate, un costo attuale che ha un ritorno in futuro. Tuttavia la crisi economica è pesante anche per questi lavoratori e, già nel 2014, si è mantenuta l'aliquota al 27 per cento anziché portarla al previsto 28 per cento, un salto di 3 punti in un anno – dal 27 al 30 per cento – sarebbe troppo elevato; si proroga il 27 per cento anche per il 2015, nel 2016 si va al 28 e nel 2017 al 29. È un costo elevato per la finanza pubblica, 120 milioni per ciascun anno, ma si è ritenuto di dover dare priorità a questa questione. Vi sono le firme di parlamentari di tutti i gruppi sugli emendamenti che, riformulati con il contributo determinante del Governo, sono stati approvati".

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