Riforma Pensioni, Il M5S sosterrà la Quota 100 e la Quota 41

redazione Giovedì, 25 Gennaio 2018
I dettagli del progetto del M5S sulla previdenza sono stati illustrati dal candidato alla Presidenza del Consiglio, Luigi di Maio.
Ripristino delle pensioni di anzianità, uscita con 41 anni di contributi per tutti soglie e rilancio della staffetta generazionale. Sono questi i punti cardine del progetto di riforma della previdenza pubblica lanciato in questi giorni dal Movimento Cinque Stelle. Dalla pagina ufficiale del blog il movimento pentastellato promette una riforma a 360 gradi, "una pensione pensata per le esigenze del cittadino" lo slogan elettorale. In caso di vittoria del Movimento alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, dunque, la promessa è di rimettere mano alla Riforma Fornero del 2011. 

"Il M5S aumenterà - si legge nel programma votato dagli attivisti - la libertà dei lavoratori di decidere, entro certe soglie e limiti, il livello di contribuzione (anzianità) e l’età anagrafica di uscita dal lavoro, consentendo loro di bilanciare esigenze differenti (logorio professionale, necessità di avere più tempo libero o esigenza, al contrario, di percepire un assegno previdenziale più ricco). Estenderemo le tutele previdenziali dei cosiddetti lavori “usuranti” a categorie professionali oggi non incluse e terremo conto delle esigenze dei cosiddetti “precoci”. Va ricalibrato anche l’incentivo legato alla “staffetta generazionale”.

Ripristino della pensione di anzianita'

L'obiettivo dei Cinque Stelle è dunque quello di cancellare la Riforma Fornero reintroducendo le pensioni di anzianità': in sostanza dare al lavoratore la possibilità di uscire al perfezionamento di una quota determinata dalla somma dell'anzianità contributiva e di quella anagrafica. Sino al 2011, come si ricorderà, si poteva andare in pensione con la "quota 96" (60 anni e 36 di contributi oppure 61 anni e 35 di contributi); analogamente il progetto dei Cinque Stelle sarebbe basato su un meccanismo simile anche se con requisiti leggermente più elevati, la cd. quota 100 (es. 40 anni di contributi e 60 anni di età oppure 65 anni e 35 di contributi) con l'abbinamento, novità significativa, della possibilità di andare in pensione anche con 41 anni di contributi per tutti (a prescindere dall'età anagrafica). Dunque coesisterebbero, come indica espressamente Di Maio, il candidato premier del M5S nelle slide diffuse sul programma, la quota 100 e la quota 41 (che attualmente è riconosciuta solo ad alcune categorie di lavoratori).

Nel programma figura anche la proroga dell'opzione donna oltre il 2015, l'incentivazione della staffetta generazionale, "come strumento di riduzione dell'orario del lavoratore vicino alla pensione, a fronte dell'assunzione di giovani, al fine di favorire l'occupazione giovanile e accompagnare i lavoratori anziani verso la pensione, garantendo un passaggio di conoscenze ed esperienze tra generazioni". Infine il programma del M5S prevede l'estensione delle tutele previdenziali dei cosiddetti lavori "usuranti" a categorie professionali oggi non incluse.

Complessivamente l'operazione del M5S è molto simile a quella proposta dalla Lega, un programma ricco di proposte che punta a raccogliere l'ampio e diffuso malcontento generato con la Riforma del 2011 di cui ancora oggi se ne sentono gli effetti sociali nonostante i diversi temperamenti inseriti negli ultimi mesi. 

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