Riforma Pensioni, La Flai avvia la raccolta di firme per modificare la legge fornero

redazione Giovedì, 28 Settembre 2017
Il sindacato degli agroalimentaristi della Cgil sosterrà la revisione della Legge Fornero e la possibilità di accedere all’Ape per lavoratori del settore che ne sono esclusi.
 Previdenza in agricoltura e nell’industria alimentare: “Una firma per proteggere la tua pensione e i tuoi diritti”. Con questo slogan la Flai Cgil lancia la campagna per una raccolta di firme che verrà presentata in conferenza stampa a Roma, ore 10.30, il 3 ottobre, in via Leopoldo Serra 31. La campagna è a sostegno della piattaforma nazionale su pensioni e previdenza, “Riformare le pensioni, dare lavoro ai giovani”, con richieste specifiche della categoria. 

Sono tre i punti nodali sui quali il sindacato degli agroalimentaristi chiede ai lavoratori di sottoscrivere: modifica della legge Fornero; revisione della Legge 335 del 1995; possibilità di accedere all’Ape per lavoratori del settore che ne sono esclusi. Perché modificare la legge Fornero? “Per molti lavoratori e lavoratrici del nostro settore la pensione potrebbe arrivare all’età di 70 anni, per questo – spiegano i promotori -  chiediamo la modifica della Legge 214 del 2011, per favorire una maggiore flessibilità in uscita all’interno del sistema contributivo”. A seguito delle regole introdotte dalla Legge 335 del 1995 (calcolo pensionistico con sistema contributivo), molti lavoratori dell’intero settore agroalimentare, causa la forte discontinuità e stagionalità lavorativa, redditi bassi e precarietà, avranno difficoltà a maturare i requisiti per la pensione. “Per questo – spiegano dalla Flai - si chiede di correggere quanto contenuto nella suddetta legge”. 

In merito all’Ape, la Flai Cgil, mette in evidenza gravi criticità. Infatti, “i lavoratori agricoli, i lavoratori addetti alle carni, i lavoratori che svolgono attività in ambienti a temperatura particolarmente bassa o particolarmente elevata e i lavoratori della pesca sono stati inspiegabilmente esclusi dall’Ape Sociale e dalla pensione anticipata per i lavoratori precoci, infatti costoro non sono inseriti nell’elenco di chi svolge lavori gravosi. Chiediamo che anche per loro ci sia la possibilità di accedere all’Ape sociale e alla pensione anticipata per i lavoratori precoci”.

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