Riforma Pensioni, La Quota 100 esce dalla Legge di Bilancio

redazione Giovedì, 01 Novembre 2018
Il Governo ha trasmesso ieri il testo della manovra alle Camere per l'avvio dell'iter di approvazione. Previsto un fondo di 6,7 miliardi di euro per il pacchetto pensioni nel 2019 che sale a 7 miliardi dal 2020.
La riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza slitterà almeno di un paio di settimane. Nel testo della Legge di Bilancio trasmessa questa notte alla Camera dei Deputati spicca l'assenza dei due capitoli più attesi: la revisione della Legge Fornero con l'introduzione della quota 100 e l'avvio del reddito di cittadinanza. Come già anticipato nei giorni scorsi, le due misure saranno contenute in due disegni di legge collegati attesi per la seconda metà di novembre in Parlamento.

All'interno della Legge di Bilancio sono inserite solo le coperture economiche: 6,7 miliardi per il 2019 e 7 miliardi di euro l'anno dal 2020 in poi per il finanziamento del capitolo previdenza a cui si aggiungono 9 miliardi per il reddito di cittadinanza dal 2019 (di cui 2,1 miliardi sottratti al reddito di inclusione che verrà soppresso). Il REI, comunque, proseguirà fino all'entrata in vigore del reddito di cittadinanza.  Nella Legge di Bilancio non c'è neanche l'atteso taglio alle pensioni d'oro, sotto forma di contributo di solidarietà, che dovrebbe scattare sugli assegni superiori a 90mila euro lordi annui (circa 4.500 euro netti al mese), con tre o cinque aliquote progressive al crescere del valore dell'assegno per un periodo temporale limitato (l'esecutivo punterebbe a cinque anni per rispettare i dettami della Corte Costituzionale). La misura dovrebbe essere inserita con un emendamento governativo nel corso dell'esame parlamentare della Legge di Bilancio.

Per ora nel disegno di legge sulla revisione della Legge Fornero sono attese almeno cinque misure. La quota 100 con 62 e 38 anni di contributi; la proroga dell'opzione donna; un freno al meccanismo degli adeguamenti alla speranza di vita; la proroga dell'ape sociale; un congegno per rendere più agevole il riscatto dei periodi non lavorati dopo il 1996. C'è poi il capitolo reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza che dovrebbe a regime consentire l'integrazione della pensione, anche per i giovani nel contributivo puro, sino ad un importo di 780 euro mensili. ll meccanismo è però tutto da comprendere. Da confermare la presenza di una nona salvaguardia pensionistica.

Per quanto riguarda la quota 100 l'esecutivo sta studiando un sistema con quattro finestre di accesso per i lavoratori del settore privato (le prime uscite potrebbero arrivare da aprile 2019) mentre per il pubblico impiego le finestre potrebbero essere due o addirittura anche una sola, a settembre del prossimo anno, per consentire un ricambio della forza lavoro più ordinato tra i pensionamenti e i nuovi ingressi attraverso i concorsi nella pubblica amministrazione in modo da garantire una «continuità» nei servizi. La Funzione Pubblica deve, infatti, già fronteggiare il pensionamento “ordinario” di 147 mila dipendenti il prossimo anno. Con «Quota 100» se ne aggiungerebbero altri 170 mila circa. Alla quota 100 sarà abbinato il divieto di cumulo reddito/pensione per i primi due anni dal pensionamento.

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Documenti: Il testo della Legge di Bilancio 2019

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