Riforma Pensioni, Poletti: Nessun ripensamento su APE e Precoci

redazione Giovedì, 02 Febbraio 2017
Il Ministro del Lavoro ha ricordato, rispondendo in Parlamento, come di più non era possibile fare a causa dei vincoli di bilancio pubblico. Ma non c'è alcuna marcia indietro del Governo sul decollo effettivo delle misure. 
 "Non c'è nessun pericolo di ulteriori interventi sulla riforma delle pensioni, sia in questa fase che in prospettiva". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso dell'audizione davanti alla commissione del Senato rassicura sulla sostenibilità dell'impianto di riforma varato lo scorso anno ed in attesa di attuazione entro il prossimo 1° maggio 2017. "Nessuna richiesta in questo senso è arrivata dalla commissione Ue ed escludo ogni possibilità di intervento. C'è invece la volontà di continuare il dialogo con i sindacati". "Non c'è nessuna richiesta dalla Ue né alcuna volontà da parte del governo" di mettere mano a nuovi interventi sul fronte pensionistico, ribadisce ancora Poletti, che invece conferma "l'impegno ad andare avanti nel dialogo con i sindacati". Molti i temi da discutere, spiega, sopratutto relativamente ai giovani, le cui carriere lavorative sono discontinue a fronte di un ingresso tardivo nel mercato del lavoro, ma anche di entità dell'assegno pensionistico e di lotta alla povertà.

E quanto all'anticipo pensionistico Poletti lo difende: "Noi abbiamo deciso di costruire uno strumento che rappresenta una opportunità e consente ai cittadini di valutare se utilizzarlo o meno". "Sull'anticipo pensionistico per le situazioni più difficili c'è un intervento pubblico e poi - spiega - abbiamo un'ipotesi che riguarda le imprese che hanno interesse a costruire un processo di ringiovanimento per favorire questo ricambio. Quindi questo è uno strumento nuovo e ritengo sia una buona opportunità". "Una facoltà in più per tutti i lavoratori" ha detto il Ministro che, rispondendo alle critiche, ha ricordato come di più non era possibile fare a causa dei vincoli di bilancio pubblico. 

Renata Polverini: Possibile proseguire la sperimentazione di opzione donna
Il Governo ha oggi fornito peraltro le prime indicazioni sul monitoraggio del regime sperimentale donna. "Dal 2016 ad oggi le pensioni liquidate in regime opzione donna sono in totale 18.743, ben al di sotto delle previsioni ipotizzate dall’Inps per l’anno passato. Il dato emerge da una tabella che fornita in XI Commissione in risposta a una interrogazione presentata da Renata Polverini, con la quale si richiedeva al ministero del Lavoro di ottenere dall’Istituto di previdenza i dati relativi ai flussi di pensionamento, disaggregati per genere ed erogati con il regime sperimentale opzione donna.

"La disaggregazione dei dati rappresenta un elemento importante proprio in vista di una eventuale proroga dell’opzione. Se i numeri registrati dall’Inps dovessero rimanere inferiori alle previsioni dello stesso Istituto, non vedo perché continui a essere difficoltoso garantire una estensione del regime o addirittura far diventare la misura strutturale. Dato che, si continua a essere ben lontani dall'esaurimento del fondo destinato. Opzione Donna dovrebbe diventare un diritto implicito, anche perché non solo è su base volontaria ma produce un tale risparmio da pensare di investirlo su altro".  

Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

 
© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati