Riforma Pensioni, Poletti: pronti alla flessibilità in uscita dal 1° maggio

redazione Giovedì, 23 Marzo 2017
Il comunicato del Ministero del Lavoro sull'esito del confronto che si è tenuto questa mattina con le organizzazioni sindacali di categoria.
 Si è tenuta questa mattina, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la riunione tra Governo e OO.SS. per tirare le somme sul confronto svolto nelle ultime settimane, al fine di predisporre i decreti attuativi dellariforma previdenziale e avviare la c.d. seconda fase, dedicata a questioni strutturali e di lungo periodo. Lo riporta un comunicato stampa diffuso oggi dal Ministero del Lavoro nel quale si esprime soddisfazione per la conferma del metodo di lavoro impiegato e per i risultati raggiunti"Il confronto tra Governo e parti sociali ha consentito di risolvere gran parte delle questioni necessarie al varo dei decreti attuativi" - ha dichiarato alla stampa il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, al termine dell'incontro.

"Sono stati compiuti tutti gli sforzi possibili, nel quadro della normativa vigente, per la definizione di un decreto idoneo a dare immediata esecuzione alle riforme urgenti ed evitare rischi di bocciature e inciampi sul percorso legislativo, a causa di incoerenze formali. Restano da approfondire alcune questioni, relative alla definizione delle platee e delle caratteristiche dei beneficiari – ha aggiunto il Ministro - che, data la natura sperimentale delle misure, potranno essere suscettibili di correttivi all'esito dei necessari approfondimenti".  

Il primo obiettivo del Governo, quindi, è presentare i decreti di attuazione rispettando le scadenze fissate dalla legge, affinché misure come l'Ape possano entrare in vigore sin dal primo maggio. Subito dopo, il confronto con le OO.SS. proseguirà esaminando anche possibili correttivi migliorativi alle misure adottate. Sulla seconda fase, il confronto ha abbracciato l'insieme delle priorità fissate nei documenti programmatici, come le carriere discontinue dei giovani, la previdenza complementare (che apre il tema del rapporto tra previdenza integrativa e sanità integrativa), la flessibilità in uscita, il lavoro di cura (un tema che riguarda tutte le politiche sociali, delle donne e della famiglia), l'aumento delle aspettative di vita (su cui sarà necessario individuare parametri di riferimento affidabili e condivisi), la perequazione delle pensioni. Questioni di medio-lungo periodo che richiedono investimenti rilevanti e opportuni approfondimenti anche in sede europea, ma che il Governo è determinato ad approfondire con il massimo impegno. 

"Molti sono i punti su cui il Governo è intenzionato a portare avanti la propria azione riformatrice – ha concluso Poletti - i primi su cui concentreremo la nostra attenzione riguardano le pensioni dei giovani, che vanno affrontate in modo da considerare la ritardata entrata nel mondo del lavoro e le carriere discontinue che presentano, e quello della previdenza complementare, su cui dobbiamo intervenire riflettendo sugli aspetti fiscali e le modalità di accesso in un quadro di welfare allargato alla sanità integrativa. Elementi già previsti nell'agenda concordata con le parti sociali, a cui si aggiungono altri come il lavoro di cura, il rapporto tra previdenza e assistenza e la governance dell'INPS su cui sarà necessario coinvolgere tutte le istituzioni interessate, a cominciare dal MEF". Il primo appuntamento è fissato per il 6 aprile prossimo. Come annunciato dal Ministro Poletti, sarà dedicato al tema delle pensioni dei giovani.

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