Riforma Pensioni, Via libera della Camera. Ecco il testo della Manovra

Valerio Damiani Lunedì, 28 Novembre 2016
La Camera vota oggi in prima lettura la legge di Bilancio con all'interno la proroga dell'opzione donna e l'estensione dell'ottava salvaguardia. Confermato l'impianto generale dell'APE.
Via libera della Camera alla Legge di Bilancio nella versione licenziata dalla Commissione Bilancio la scorsa settimana. Il testo quindi passa ora al Senato con l'esame presso le Commissioni che potranno proporre ulteriori modifiche rispetto al testo uscito dalla Camera. Il calendario dei lavori non è stato ancora fissato ma il provvedimento dovrebbe comunque ricevere il secondo disco verde dall'Aula di Palazzo Madama non prima della metà di dicembre per poi tornare alla Camera per una terza lettura, a questo punto blindata, entro il 20 dicembre o con uno slittamento di qualche giorno complice anche il delicato esito referendario del 4 dicembre.

Sul fronte previdenziale la novità principale imbarcata durante l'esame nella manovra è l'estensione dell'opzione donna anche alle nate nell'ultimo trimestre del 1958 (1957 le autonome o coloro che utilizzano contribuzione mista tra fondo pensione lavoratori dipendenti e gestioni speciali dei lavoratori autonomi) a condizione che raggiungano i 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015 (qui i dettagli).  Ci sono alcuni ritocchi all'ottava salvaguardia con lo spostamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 della data utile per l'ingresso nella mobilità, com'era stabilito già lo scorso anno. La platea dell’ottava salvaguardia passa da 27.700 a 30.700 esodati beneficiati. L'ampliamento comporta un incremento della spesa di 161 milioni di euro, che saranno coperti attraverso il Fondo per interventi strutturali di politica economica. Terza modifica significativa è il cumulo dei periodi assicurativi anche alle Casse Professionali, a differenza di quanto previsto nel testo proposto dal Governo, un'apertura importante che agevolerà l'uscita anticipata di ulteriori platee di lavoratori con carriere miste (qui i dettagli del nuovo cumulo).

La manovra apre anche al rifinanziamento del pensionamento anticipato dei giornalisti di imprese editoriali in crisi ex art. 37 della legge 416/1981 nelle more dell'attuazione della Riforma dell'editoria con una dote aggiuntiva di 5,5 milioni di euro sino al 2019, 5milioni di euro nel 2020 e 1,5 milioni nel 2021 rispetto alle somme già stanziate ai sensi dell'articolo 1-bis del decreto legge 90/2014, ad una pensione di inabilità per gli ammalati da patologie asbesto correlate, un incremento della misura dell'assegno per i lavoratori non vedenti e l'esenzione fiscale per i trattamenti pensionistici erogati nei confronti delle cd. vittime del dovere e loro superstiti. Da segnalare, inoltre, nelle more dell'attuazione della Delega sulla Povertà, la proroga dell'Asdi nel 2017, l'assegno di disoccupazione residuale per i lavoratori che hanno terminato l'indennità di Naspi, e nuovi criteri di accesso al sostegno per l'inclusione attiva "anche al fine di ampliare la platea degli aventi diritto" rispetto alle condizioni vigenti. Le misure saranno adottate tramite un decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali entro il 1° marzo 2017. 

Confermato l'impianto generale dell'APE e della Rita con il Governo che dovrà, però, relazionare alle Camere entro il 2018 i risultati della sperimentazione e indicare la possibilità di una proroga ulteriore. Non ci sono sostanziali modifiche riguardo all'estensione della no tax area, le misure per i lavoratori precoci, l'irrobustimento della quattordicesima mensilità, il prepensionamento dei lavoratori bancari, i correttivi a favore degli usuranti (qui il riepilogo delle misure sulle pensioni). 

Disco verde anche su altre misure che recano l'allungamento del congedo obbligatorio per i papà a 4 giorni dal 2018 (il prossimo anno i giorni restano due) con la possibilità, peraltro, di poter richiedere, sempre nel 2018, un giorno in più a valere su quelli della madre. Un altro emendamento approvato dalla Commissione Bilancio prevede l'estensione del congedo per le donne vittime di violenza di genere anche alle lavoratrici autonome per un periodo massimo di tre mesi e con l'attribuzione di una indennità economica. Confermato il premio alla nascita per i nuovi nati dal 1° gennaio 2017 di 800 euro, il buono nido di mille euro annui da fruire in alternativa al voucher per i servizi di baby-sitting anch'esso prorogato per il 2017 ed il 2018 (anche in favore delle lavoratrici autonome e imprenditrici).

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Documenti: Il testo della Manovra come riformulata dopo il passaggio alla Camera

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