Contributi volontari per cittadino cinese

I CAF forniscono assistenza fiscale, i patronati danno assistenza previdenziale di primo pilastro (previdenza obbligatoria) e quindi non su quella complementare (a meno di convenzioni specifiche).
Avendo io già un fondo collettivo con l’azienda per cui lavoravo non ho approfondito i fondi individuali e posso fornire solo informazioni generali.
Quando si vuole aderire come individuo ci sono due possibilità:
- PIP (piani individuali pensionistici) proposti dalle compagnie di assicurazione
- fondi aperti (sia individuali che collettivi) proposti da banche, compagnie di assicurazione, ecc.

Per saperne di più su PIP e fondi aperti si trovano varie informazioni su internet ma è opportuno iniziare a documentarsi partendo dal sito della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).
Poi si possono approfondire, sempre su internet, le singole proposte con le relative condizioni. Alla fine vanno contattate le società (assicurazioni, banche, ecc.) cercando un riferimento (telefonico o diretto) che sia un consulente e non un operatore che ripete solo quanto scritto nelle brochure. Ovviamente parliamo di consulenti interessati a proporre la loro specifica offerta.
A monte di tutto va scelto un piano coerente con la propria capacità di versamento periodico e con la propensione al rischio (decidendo quindi se la componente azionaria ha un peso rilevante, ecc.).

Domino ha scritto: (e andrebbero valutati da esperti di piani individuali pensionistici).

In zona Torino come posso trovare queste figure? sono nei CAF?

gtsolid ha scritto: ho un'amica cinese che lavora qui in Italia come professoressa con contratto di lavoro cinese. E' sposata con un italiano ma non versa contributi qui in Italia... Ha 35 anni, secondo voi ha senso iniziare ora un discorso di previdenza integrativa da affiancare alla pensione che sta maturando in Cina (e sicuramente bassa per gli standard di vita nostrani)?

Vista la situazione descritta è difficile dare una risposta.
In generale la previdenza integrativa/complementare, se di tipo collettivo (secondo pilastro), è una scelta appropriata (io l’ho fatta per caso a 25 anni e ora che ne ho più di 60 sono più che soddisfatto). Se è invece individuale (terzo pilastro), come credo sia nel caso della tua amica, potrebbe ancora avere senso ma ci sono fattori personali che possono condizionare la scelta (e andrebbero valutati da esperti di piani individuali pensionistici).

buongiorno a tutti!
ho un'amica cinese che lavora qui in Italia come professoressa con contratto di lavoro cinese. E' sposata con un italiano ma non versa contributi qui in Italia (e lui non lavora ancora...).
Ha 35 anni, secondo voi ha senso iniziare ora un discorso di previdenza integrativa da affiancare alla pensione che sta maturando in Cina (e sicuramente bassa per gli standard di vita nostrani)?