cumulo casse professionali

Buona sera a tutti sono una farmacista con trentotto anni e dieci mesi di contributi ..-3 al fatidico 41e dieci mesi per la pensione anticipata...ringrazio il forum per l'impegno alla divulgazione del problema..
Vorrei sapere nel comitato per il cumulo gratuito quanti farmacisti sono iscritti e se hanno contattato la cassa Enpaf per conoscere la posizione riguardo al Cumulo gratuito...io ho mandato una Pec ma nessuna risposta....il caf è in attesa delle circolari esplicative quindi noi...aspettiamo non troppo fiduciosi..

Entro adesso nel forum e, oltre ai miei complimenti a tutti (e soprattutto a Nicolett) per l’impegno strenuo e la competenza, vorrei sottolineare gli aspetti generali che ritengo più critici, anche ai fini di un eventuale ricorso (una volta e se mai pubblicata la circolare INPS) e poi sta a vedere a chi: INPS e/o Casse professionali:
-Modalità di calcolo contributivo o retributivo: molto probabilmente, da quello che ho capito, i contributi versati nelle casse professionali ante 1996 non verranno valorizzati ai fini del passaggio al retributivo e quindi si accederà alla modalità di calcolo sulla base dei contributi INPS che ognuno ha: nella maggioranza dei casi, credo, calcolo misto: retributivo fino al ‘95 (se non si hanno 18 anni di contributi) e contributivo dopo il ’95. Vorrei escludere la disastrosa ipotesi che l’INPS utilizzerebbe la modalità di calcolo contributivo totale anche per chi ha contributi INPS ante ‘96 (come totalizzazione o secondo quanto previsto dalla circolare INPS n.103)
-Tempi di liquidazione della “pro quota” da parte delle Casse professionali: non vorrei passare per menagramo e mi auguro di sbagliarmi, ma credo che ogni Cassa manterrà la propria tempistica, anche perché, per esempio per la mia (ENPAM), in molti casi si tratta di restituzione “una tantum” dei contributi versati (anche somme consistenti) per chi non ha raggiunto un’anzianità contributiva tale da accedere al trattamento pensionistico. Del resto se l’emanazione della circolare fosse subordinata alla revisione dei regolamenti delle Casse mi sembrerebbe ancora più penalizzante (significherebbe probabilmente dire definitivamente addio al cumulo).

Infine una proposta: perché a settembre non ci incontriamo anche con manifestazione annessa (se la circolare non verrà pubblicata e/o sarà penalizzante e non in linea con la norma prevista), e per stabilire la strategia.

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Anche se "non c'azzecca niente" potrebbe interessare a qualche papà o mamma



Lavoro
Laurea, il riscatto esiste già ed è low cost
Dal 2008 è possibile il riscatto della laurea, a carico di mamma e papà, per i giovani appena usciti dall’università e che non hanno ancora cominciato a lavorare
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02 agosto 2017 - Uno dei temi più discussi delle ultime settimane, che si è trasformato in una vera e propria battaglia social del Coordinamento Nazionale #RiscattaLaurea, è quello del riscatto della laurea gratis per i giovani. L’obiettivo è estendere alla totalità dei laureati l’ipotesi, ribadita di recente dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, di riscatto gratuito per i nati tra il 1980 e il 2000.

In realtà, la possibilità di un riscatto low cost degli anni della laurea a fini pensionistici esiste già. Si tratta di una soluzione, introdotta nel 2008, grazie alla quale è possibile ottenere un riscatto, per di più pagato dai genitori e non da chi ha appena cominciato a lavorare. Quattro anni costano 20mila euro, a pagare sono i genitori che poi scaricano dalle tasse i contributi versati.

COME FUNZIONA – Per poter fare domanda all’Inps, bisogna essere chiaramente laureati ed è necessario, inoltre, non aver ancora iniziato un’attività lavorativa. Considerato che l’interessato è un neolaureato che non ha iniziato a lavorare, non c’è uno stipendio sul quale calcolare il riscatto. L’Inps utilizza dunque il cosiddetto reddito minimale, fissato per legge a 15.548 euro. In questo caso, riscattare 4 anni di laurea viene a costare 20.500 euro.
La somma può essere pagata in 10 anni senza interessi, con rate da 170 euro al mese. E, sempre dal momento che il neolaureato non lavora, a versare i contributi possono essere la madre o il padre. I genitori possono scaricare dalle tasse i contributi versati nella misura del 19% dell’importo, recuperando così nel tempo fino a 3.900 euro. A quel punto il costo reale è di 16.600 euro.

Leggi anche:
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Grazie maurizio51

ECCOLA

Con la presente in nome e per conto di …. che con me si sottoscrive ad ogni effetto di legge sono a contestarVi che il mio assistito, che svolge l’attività professionale presso…… , stante l’incertezza che ancora permane sulle istruzioni applicative delle disposizioni relative ai casi di cumulo gratuito dei periodi non coincidenti anche presso le Casse professionali – istruzioni che la circolare INPS n.60/17 rinviava alla adozione di un ulteriore circolare non ancora emanata a quasi 4 mesi dall’entrata in vigore dell’art. 1 comma 195 della L. n° 232/2016- e nonostante abbia già presentato domanda di pensione anticipata in cumulo in data 30 marzo 2017 per aver maturato il requisito previsto dall’art. 24 , comma 10 della legge n. 214 /11 , già dal 2016, si trova nella attuale impossibilità di far cessare il rapporto di lavoro dipendente in corso mediante dimissioni con un danno emergente , cagionato dal ritardo dell’adozione della successiva circolare prevista dalla predetta cir. 60/17 , consistente nel dover continuare a versare mensilmente i contributi obbligatori sia a Inps che a Enpam .
Vorrete, pertanto , provvedere , con la massima sollecitudine ed entro brevissimo tempo , ad adottare la necessaria circolare sulle istruzioni applicative relative ai casi di cumulo gratuito dei periodi non coincidenti anche presso le Casse professionali , salva e impregiudicata ogni azione di legge a tutela dei diritti già acquisiti e maturati anche ai fini del risarcimento del danno emergente sofferto in caso di mancato ottemperamento
In attesa di ecc. ecc.