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È più conveniente uscire con quota 100 o fare richiesta di pensione di inabilità?

18/02/2019 14:30#59773 da Nicola54
Maria,
il Messaggio INPS n. 219 del 4 gennaio 2013 al par. 4 prevede che nella pensione di inabilità ci sia una maggiorazione convenzionale.
Questa si calcola aggiungendo al montante individuale dei contributi,
posseduto all'atto del pensionamento, un'ulteriore quota di contribuzione riferita al periodo compreso tra la data di decorrenza della pensione e la data di compimento del sessantesimo anno di età dell'interessato, computata in relazione alla media delle basi annue pensionabili possedute negli ultimi cinque anni di contribuzione e rivalutate.
L'anzianità contributiva maturata viene incrementata virtualmente) fino ad un massimo di 40 anni di contributi) dal numero di settimane che decorrono dalla pensione di inabilità e il compimento dei 60 anni di età.
Per rispondere alla sua domanda poiché suo marito ha superato i 60 anni ed ha maturato quasi 40 anni di contributi, ritengo non possa usufruire di un beneficio se opta per la pensione di inabilità.
Verifichi comunque presso le sedi competenti.

Collaboro con patronato INCA CGIL a Roma

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18/02/2019 12:12#59768 da mgmaria
approfitto della vostra esperienza per avere ancora un chiarimento sull'argomento.

un operatore del patronato a cui ci siamo rivolti per fare domanda con quota 100 ci ha consigliato di intraprendere l'iter per il riconoscimento della assoluta inabilità al lavoro (ci sono le condizioni) perchè, sostiene, a mio marito verrebbe riconosciuto il servizio come se fosse uscito per vecchiaia a 67 anni e non perderebbe nulla .
ad oggi ha circa 39 anni di contributi e 64 anni e tre mesi di età

vi risulta?
mi date qualche riferimento normativo ?

grazie in anticipo

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31/01/2019 19:59#58866 da cochise
Maria, tra le due strade non c'è differenza economica perchè in entrambi i casi sarebbe calcolata la pensione con la contribuzione consolidata.
Avendo requisito per quota 100 è preferibile fare domanda di pensione perchè l'assegno di inabilità sarebbe sempre legato a riesami successivi.

Grande Guerriero e Capo Apache, membro storico di PensioniOggi.it

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31/01/2019 15:32#58849 da mgmaria
Salve
Mio marito è stato colpito qualche mese fa da una ischemia dalla quale non si è più ripreso , anzi le sue condizioni si sono aggravate .
Attualmente è in malattia ma non credo potrà tornare al lavoro.
Può contare su 39 anni di contributi nel pubblico impiego ed ha 64 anni di età.
Potrebbe quindi accedere a quota 100.
O sarebbe meglio avviare l’iter per una pensione di inabilità .?
Quale sarebbe per lui la soluzione economicamente più conveniente?
Aiutatemi,dobbiamo prendere in fretta una decisione......
Grazie

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