Dall’Inps le consuete regole per il versamento della contribuzione eccedente il minimale di artigiani e commercianti e dei liberi professionisti iscritti alla gestione separata.
Conto salato nel 2023 per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni INPS a causa dell'adeguamento del minimale all'inflazione registrata nel 2022 (+8,1%). La contribuzione minima nel 2023 splafona per la prima volta i 4.000€ annui.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione respingendo la tesi dell'Istituto di Previdenza. Vanno esclusi i redditi di capitale, quali quelli derivanti dalla mera partecipazione a società di capitali, senza prestazione di attività lavorativa da parte del socio.
I chiarimenti in un documento dell'ente di previdenza. La contribuzione versata in eccesso rispetto all'esonero contributivo di cui alla legge n. 178/2020 sarà compensata automaticamente sull'ultima rata dell'emissione 2021. Istanze di compensazione solo per le eventuali ulteriori eccedenze.
Aumenti salati quest'anno soprattutto per i commercianti che dovranno sborsare oltre 130 euro in più di minimale alla gestione. E' l'effetto combinato della nuova aliquota per il finanziamento dell'indennizzo per la rottamazione delle licenze e l'aumento dell'inflazione (+1,9%).
Coinvolti i lavoratori autonomi. Se la contribuzione sospesa è determinante ai fini del diritto a pensione. I chiarimenti in una risposta della sottosegretaria al welfare alla Camera dei Deputati. Salva la possibilità di versare le rate sospese nelle more della definizione delle domande di esonero contributivo.
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