Controlla l'importo netto della pensione partendo dal lordo mensile o annuo dopo le modifiche contenute nella legge di bilancio per il 2025.

Come noto la pensione è una prestazione economica equiparata al reddito da lavoro dipendente ed è soggetta, pertanto, allo stesso tipo di tassazione, cioè all'Irpef. L'INPS, in qualità di sostituto di imposta effettua sulla pensione una ritenuta alla fonte a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche al pari di quanto accade per il reddito da lavoro dipendente.

Tutte le prestazioni previdenziali, dirette ed indirette, sono soggette a questa regola ad esclusione delle prestazioni assistenziali come le pensioni sociali, gli assegni sociali e le prestazioni agli invalidi civili, ciechi e sordomuti. Il legislatore ha, infatti, escluso dal prelievo Irpef queste provvidenze economiche in virtù della particolare debolezza sociale dei beneficiari di tali sostegni, slegati peraltro da qualsiasi riferimento contributivo. Oltre alle imposte, sull'importo della pensione, vengono applicate però specifiche detrazioni di imposta che sono leggermente differenti rispetto a quelle previste per i redditi dal lavoro dipendente.

Dal 1° gennaio 2025 sono stati ripristinati i criteri previsti dalla legge n. 160/2019 che vedono una rivalutazione piena (100% dell'indice ISTAT) per le fasce di assegni sino a 4 volte il trattamento minimo inps (2.394,44€ al 31 dicembre 2024); del 90% dell'indice ISTAT per quelli sino a 5 volte il minimo (2.993,04€ al 31 dicembre 2024) e del 75% dell'indice ISTAT per quelli superiori. La legge di bilancio 2025 (legge n. 207/2024) ha previsto una rivalutazione straordinaria del 2,2% degli assegni non superiori al trattamento minimo (cioè sino a 598,61€ al 31 dicembre 2024) per contrastare gli effetti dell'inflazione. La predetta rivalutazione straordinaria assorbe quella del 2,7% riconosciuta per l'anno 2024 dalla legge n. 197/2022. Si rammenta, infine, che per i residenti all'estero la legge n. 207/2024 ha previsto la disapplicazione del meccanismo di rivalutazione degli assegni superiori al trattamento minimo inps per la sola annualità 2025.

Il programma qui sotto disponibile offre, pertanto, la possibilità di determinare il lordo ed il netto della pensione tenendo conto sia degli effetti della rivalutazione degli assegni sia della nuova fiscalità prevista con il dlgs n. 216 del 30 dicembre 2023 resa ora strutturale dalla legge n. 207/2024. In merito pare opportuno segnalare che la legge n. 207/2024 ha previsto che:

  1. la detrazione per carichi di famiglia spettante con riferimento ai figli a carico sia riconosciuta nella misura di 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, nonché i figli del coniuge deceduto conviventi con il coniuge superstite, di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni nonché per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104.
  2. la detrazione riconosciuta per i familiari conviventi - pari a 750 euro - per ciascun soggetto sia limitata ai soli ascendenti conviventi con il contribuente.
Avvertenze
Per il 2025 il tasso di rivalutazione provvisorio delle pensioni è stato fissato in misura pari allo 0,8% mentre quello definitivo per l'anno passato è stato fissato in misura pari a + 5,4% (confermando il dato provvisorio). Per controllare gli effetti della rivalutazione 2025 è sufficiente indicare l'importo mensile dell'assegno lordo al 31.12.2024 al netto della rivalutazione straordinaria degli assegni minimi del 2,7% riconosciuta dalla legge n. 197/2022 e spuntare il campo "importo da rivalutare".

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