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Matacena: con Berlusconi rapporti cordiali. Ex premier non ricordo

Lunedì, 12 Maggio 2014

- Roma, 12 mag. - "Questo Signor Matacena io non me lo ricordo. Sara' stato deputato di Forza Italia vent'anni fa ...". Cosi' Silvio Berlusconi liquida, intervistato da Tgcom24, ogni frequentazione del suo partito da parte dell'ex parlamentare.

Amedeo Matacena, latitante a Dubai, nel corso di un'intervista rilasciata all'AGI via Skype, ha replicato: "Posso comprendere che il presidente Berlusconi non si ricordi di me con tutta la gente che ha avuto all'interno del Parlamento, sia alla Camera che al Senato, per cui non la vedo una cosa particolarmente strana da sottolinearsi".

Matacena "assurdo pensare a miei rapporti con i clan"

"I miei rapporti con Berlusconi all'epoca - ha detto ancora Matacena all'AGI - erano cordiali come quelli di tutti gli altri colleghi, assolutamente normali".

MATACENA, ASPETTO ESITO RICORSI DA UOMO LIBERO

"Preferisco aspettare i ricorsi da uomo libero, e non in prigione", sottolineato l'ex deputato dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. "Mia moglie - ha detto Matacena - e' venuta a Dubai, mi ha portato mio figlio, e' venuta qua perche' aveva bisogno che le facessi alcune comunicazioni per il divorzio, lo ha voluto perche' non condivideva che io fossi andato via, mentre io preferisco aspettare le sentenze della Cassazione, per il ricorso straordinario che ho fatto, e quella alla Corte Europea dell'Uomo, da uomo libero, e non in prigione. I miei legali - ha proseguito - le hanno gia' presentate entrambe da 4-5 mesi, non conosco esattamente i tempi tecnici".

MATACENA, CONTO CAMERA PER PAGARE ASSISTENZA SANITARIA

"Ho un conto corrente alla Camera, serve per pagare l'assistenza sanitaria, e' sempre stato a zero". Cosi' Matacena ha commentato le notizie circa il conto corrente della Camera dei Deputati che sarebbe servito per fargli avere soldi durante la latitanza. "Oggi - ha affermato - sentivo di un conto corrente della Camera dei Deputati che era servito per farmi avere soldi nella latitanza, e questa e' un'altra favola. Per quello che so io, ho un mio conto corrente alla Camera dei Deputati, dal quale - spiega l'ex deputato - si paga l'assistenza sanitaria dei parlamentari, credo che se una somma sia stata mossa e' stata quella per pagare semestralmente la rata dell'assistenza sanitaria dei Deputati, che tra l'altro riguarda anche i miei familiari, per cui e' un loro interesse pagarla. E comunque basta prendere l'estratto conto e vedere quali sono stati i movimenti, un conto che e' sempre stato a zero o quasi". Alla stessa maniera Matacena commenta l'ipotesi inquisitoria dell'inchiesta che intravede nell'ombra una societa' segreta: "Di favole in Italia ne ho sentite tante - taglia corto Matacena - e questa, credo si aggiunga a quelle".

SCAJOLA: MATACENA, PER MIA MOGLIE E' COME UN PADRE

"Vincenzo Speziali non l'ho mai conosciuto, i miei rapporti con l'ex ministro Claudio Scajola, l'ho gia' detto, risalgono alla mia elezione alla Camera dei Deputati nel 94, sono sempre stati molto cordiali, si sono intensificati quando ci trasferiti a Montecarlo", ha detto Matacena parlando dei sui suoi rapporti con l'ex ministro Scajola, arrestato con l'accusa di procurata inosservanza di pena in favore dello stesso Matacena, e di Vincenzo Speziali, l'imprenditore calabrese tramite il quale secondo l'accusa Scajola avrebbe cercato di fare ottenere a Matacena l'asilo politico in Libano. "Ho un rapporto di grande stima nei suoi confronti - ha proseguito Matacena parlando di Scajola - e' una persona che ha dei grandi valori umani, e sicuramente in questa situazione, essendo come un padre per mia moglie, lei gli ha chiesto aiuto, e che lui abbia cercato di aiutarla la ritengo una cosa moralmente importante".

MOGLIE MATACENA FERMATA ALL'AEROPORTO DI NIZZA

La moglie di Matacena, Chiara Rizzo, e' stata fermata all'aeroporto di Nizza dove avrebbe dovuto prendere un volo per tornare in Italia. "Mi ha inorgoglito molto, e' una donna che ha dimostrato grande coraggio nel prendere questa decisione. Certamente lo ha fatto per il grande amore dei suoi figli, e con la convinzione che e' in grado di chiarire la sua posizione", ha detto l'ex deputato commentando la scelta della moglie di tornare in Italia. La donna, ripartita dagli Emirati, dove si era recata da poco, proprio dopo avere appreso di essere destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta Breakfast, che ha visto in manette anche l'ex ministro Claudio Scajola accusato di procurata inosservanza di pena, ha fatto scalo a Nizza dove e' stata fermata ieri pomeriggio, su mandato d'arresto europeo, dalla polizia francese. "Da quello che mi dicono i legali, tra l'altro - prosegue Matacena - molte cose sono dimostrabili nella loro erroneita' anche in maniera documentale. Da quando sono andato via - ha concluso sull'argomento l'ex deputato di Forza Italia - ho perso la mia famiglia, da loro non ho mai avuto una lira, per cui l'accusa mi sembra assolutamente fantasiosa".

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Berlusconi, Matacena chi? , Dell'Utri torturato perche' mio amico

Lunedì, 12 Maggio 2014

- Roma, 12 mag. - "Questo Signor Matacena io non me lo ricordo. Sara' stato deputato di Forza Italia vent'anni fa ...". Cosi' Silvio Berlusconi liquida, intervistato da Tgcom24, ogni frequentazione del suo partito da parte dell'ex parlamentare. Secondo l'ex cavaliere "l'Expo e' superimportante, e' stato il mio governo a chiamare tanti stati a partecipare. E' un vanto del mio governo e guai se le cose non fossero perfette il giorno dell'apertura. I fatti scoperti non riguardano la mia parte politica, non ci entriamo per niente. Penso che dobbiamo affrontare questo problema con determinazione ma senza pensare che ci sia uno scandalo che possa far risalire a tangentopoli", ha aggiunto.

Quanto a Dell'Utri, "e' da vent'anni che e' sottoposto alla tortura di chi lo accusa probabilmente perche' mi e' stato vicino dall'inizio di Forza Italia", dice Berlusconi. "Ho espresso dolore per la condanna della Cassazione. Lo conosco dall'universita', e' una delle migliori persone che abbia avuto modo di conoscere, e' il piu' importante bibliofilo italiano e' un cattolico praticante", ha aggiunto.

Poi promette: "Alle casalinghe garantiremo sicuramente una pensione fino a mille euro al mese". Dei mille euro, ha spiegato, "800 sono la minima piu' 200 che arriveranno dal fondo per le casalinghe che sosterremo". "In questo modo - ha concluso - le casalinghe potranno guardare con serenita' al futuro".

"Sul governo Renzi sono pessimista", dice ancora Berlusconi, e "Renzi e' il presidente di un governo di sinistra, sostenuto in Parlamento dalla sinistra, che fa le cose che la sinistra ha sempre fatto: finora ha solo aumentato le tasse". Altra promessa: "Vogliamo eliminare Equitalia e tornare all'Agenzia delle Entrate e alle Regioni. Equitalia - ha sostenuto Berlusconi - funziona come un'azienda che mira all'utile con premi di produzione sia ai funzionari che ai dirigenti". Secondo il leader di Forza Italia i contribuenti che hanno avuto a che fare con Equitalia "hanno avuto la sensazione di aver incontrato uno stato ostile e nemico". .

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A Cantone il controllo su Expo. Scajola Frigerio millantatore

Lunedì, 12 Maggio 2014
- Roma, 12 mag. - Lo scandalo Expo arriva a lambire il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, che ha replicato oggi in un'intervista a "Repubblica" alle affermazioni di Gianstefano Frigerio, dandogli del "millantatore". "Non ho mai sentito nessuno o ricevuto bigliettini da parte di chicchessia e mai avrei immaginato di poterne ricevere" ha affermato. Intanto il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha chiesto ieri al presidente dell'autorita' anticorruzione Francesco Cantone di seguire, nell'ambito del suo incarico, i lavori per l'Expo di Milano. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Sullo scandalo degli appalti sono intervenuti i presidenti delle Camere. Per Pietro Grasso "la lotta alla corruzione e all'economia criminale e' fondamentale" e su questo terreno "ovviamente la politica deve fare la sua parte", ha detto il presidente del Senato. "La corruzione - ha aggiunto conversando con i cronisti che gli chiedevano un commento sull'indagine Expo - dopo tangentopoli non e' stata distrutta, ma ha cambiato mode, forme attivita'". Grasso ha quindi ricordato di aver presentato un disegno di legge contro la corruzione, il falso in bilancio, il riciclaggio, l'evasione fiscale: "Spero - ha concluso - che presto possa procedere il suo iter in Parlamento in maniera da dare ai magistrati gli strumenti che servono. Ovviamente la politica deve fare la sua parte". La Presidente della Camera, Laura Boldrini, sostiene invece che "e' nell'interesse di Expo che ci sia chiarezza, perche' quella sara' una grande occasione. E non ci debbono essere ombre. Fa bene la magistratura ad andare fino in fondo - ha aggiunto - e fa bene la politica a farsi da parte". Si e' anche parlato di una task force anticorruzione per fermare i disonesti. Secondo il ministro Alfano "e' una buona idea, perche' noi abbiamo fatto fin qui tante azioni, tanti protocolli, tanti accordi, tante buone regole per fare si' che il nostro Expo possa essere 'mafia free', senza infiltrazioni criminali", afferma il ministro dell'Interno commentando la proposta di Renzi di istituire una task force anticorruzione. "E' evidente - aggiunge Alfano - che non ci si puo' mai distrarre un attimo e la questione a questo punto diventa quella di prevenire queste infiltrazioni mafiose - aggiunge il titolare del Viminale - Invitiamo i magistrati a fare fino in fondo il loro lavoro e noi dal nostro canto faremo fino in fondo il nostro, facendo tutto quel che serve e la task force potrebbe essere una buona soluzione". Expo: Lupi, "Frigerio millantatore e Cl non c'entra niente" "Non ho mai sentito nessuno o ricevuto bigliettini da parte di chicchessia e mai avrei immaginato di poterne ricevere. Io rispondo del lavoro che svolgo e delle responsabilita' che ho ovvero, dimostrare che in Italia si possono realizzare grandi opere e rivitalizzare il mercato dando a tutti la possibilita' di partecipare nel rispetto della legalita'. Non molliamo, andiamo avanti per realizzare l'Expo nei tempi stabiliti e nella lotta contro l'illegalita'". Lo dice in una intervista alla Repubblica Maurizio Lupi, ministro per le infrastrutture, a proposito delle dichiarazioni di Gianstefano Frigerio cui da' del "millantatore". "Non lo vedo e non lo sento da quattro anni - ha aggiunto - e se avessi ricevuto un suo bigliettino lo avrei buttato nel cestino. E' imbarazzante doversi giustificare per qualcosa che non sta ne' in cielo ne'in terra". Cl? "Cl non c'entra in nessuna indagine - sottolinea il Ministro - Cl e'da sempre un movimento che educa la mia fede. Il punto e' la responsabilita' personale di oguno di noi e se qualcuno sbaglia deve pagare". "Domani con Renzi e Martina - ha aggiunto Lupi - incontriamo regione, comune e commissario Expo. Non dobbiamo arretrare di un centimetro, il nostro obiettivo e' presentarci al mondo con le opere per l'Expo realizzate in tempo utile. La proposta di Renzi di affiancare al ministero il commissario anticorruzione Raffaele Cantone, e' il segnale che non indietreggiamo". Quanto alla task foce, Lupi ha detto che domani si fara' il punto a Milano "con il comitato e con il commissario Expo. L'idea e' di realizzare un team con la presidenza del consiglio e di individuare un capo che coordini i lavori per la realizzazione dei 60 padiglioni che partono a luglio". Expo: Quagliariello (Ncd), Tangentopoli era diversa "L'indagine su Expo 2015 e' molto diversa dalla Tangentopoli di 20 anni fa. Allora c'era una palpabile vicinanza tra magistratura e politica. Oggi le indagini sono a 360 gradi. La politica deve far capire che in alcuni momenti l'interesse del paese prevale sul garantismo. Una vigilanza straordinaria come quella decisa dal governo e' il modo per non far ricadere sul paese la responsabilita'  di alcuni". Lo ha detto Gaetano Quagliariello, senatore e coordinatore nazionale Ncd,questa mattina ad AgorA , su Rai Tre. "Oggi quello che vale sono i grandi agglomerati, come si fa a pensare di uscire dalla euro e tornare allo stato nazionale? Dobbiamo dare alla euro tutti gli strumenti per diventare una moneta forte", ha aggiunto. .
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Renzi chiama Cantone L'Anticorruzione vigilera' sull'Expo

Lunedì, 12 Maggio 2014
- Roma, 12 mag. - Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha chiesto ieri al presidente dell'autorita' anticorruzione Francesco Cantone di seguire, nell'ambito del suo incarico, i lavori per l'Expo di Milano. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Oggi sullo scandalo degli appalti sono intervenuti i presidenti delle Camere. Per Pietro Grasso "la lotta alla corruzione e all'economia criminale e' fondamentale" e su questo terreno "ovviamente la politica deve fare la sua parte", ha detto il presidente del Senato. "La corruzione - ha aggiunto conversando con i cronisti che gli chiedevano un commento sull'indagine Expo - dopo tangentopoli non e' stata distrutta, ma ha cambiato mode, forme attivita'". Grasso ha quindi ricordato di aver presentato un disegno di legge contro la corruzione, il falso in bilancio, il riciclaggio, l'evasione fiscale: "Spero - ha concluso - che presto possa procedere il suo iter in Parlamento in maniera da dare ai magistrati gli strumenti che servono. Ovviamente la politica deve fare la sua parte". La Presidente della Camera, Laura Boldrini, sostiene invece che "e' nell'interesse di Expo che ci sia chiarezza, perche' quella sara' una grande occasione. E non ci debbono essere ombre. Fa bene la magistratura ad andare fino in fondo - ha aggiunto - e fa bene la politica a farsi da parte". Si e' anche parlato di una task force anticorruzione per fermare i disonesti. Secondo il ministro Alfano "e' una buona idea, perche' noi abbiamo fatto fin qui tante azioni, tanti protocolli, tanti accordi, tante buone regole per fare si' che il nostro Expo possa essere 'mafia free', senza infiltrazioni criminali", afferma il ministro dell'Interno commentando la proposta di Renzi di istituire una task force anticorruzione. "E' evidente - aggiunge Alfano - che non ci si puo' mai distrarre un attimo e la questione a questo punto diventa quella di prevenire queste infiltrazioni mafiose - aggiunge il titolare del Viminale - Invitiamo i magistrati a fare fino in fondo il loro lavoro e noi dal nostro canto faremo fino in fondo il nostro, facendo tutto quel che serve e la task force potrebbe essere una buona soluzione".
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Expo: Lupi, Frigerio millantatore e Cl non c'entra niente

Lunedì, 12 Maggio 2014
- Roma, 12 mag.- "Non ho mai sentito nessuno o ricevuto bigliettini da parte di chicchessia e mai avrei immaginato di poterne ricevere. Io rispondo del lavoro che svolgo e delle responsabilita' che ho ovvero, dimostrare che in Italia si possono realizzare grandi opere e rivitalizzare il mercato dando a tutti la possibilita' di partecipare nel rispetto della legalita'. Non molliamo, andiamo avanti per realizzare l'Expo nei tempi stabiliti e nella lotta contro l'illegalita'". Lo dice in una intervista alla Repubblica Maurizio Lupi, ministro per le infrastrutture, a proposito delle dichiarazioni di Gianstefano Frigerio cui da' del "millantatore". "Non lo vedo e non lo sento da quattro anni - ha aggiunto - e se avessi ricevuto un suo bigliettino lo avrei buttato nel cestino. E' imbarazzante doversi giustificare per qualcosa che non sta ne' in cielo ne'in terra". Cl? "Cl non c'entra in nessuna indagine - sottolinea il Ministro - Cl e'da sempre un movimento che educa la mia fede. Il punto e' la responsabilita' personale di oguno di noi e se qualcuno sbaglia deve pagare". "Domani con Renzi e Martina - ha aggiunto Lupi - incontriamo regione, comune e commissario Expo. Non dobbiamo arretrare di un centimetro, il nostro obiettivo e' presentarci al mondo con le opere per l'Expo realizzate in tempo utile. La proposta di Renzi di affiancare al ministero il commissario anticorruzione Raffaele Cantone, e' il segnale che non indietreggiamo". Quanto alla task foce, Lupi ha detto che domani si fara' il punto a Milano "con il comitato e con il commissario Expo. L'idea e' di realizzare un team con la presidenza del consiglio e di individuare un capo che coordini i lavori per la realizzazione dei 60 padiglioni che partono a luglio".
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