Pensioni

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Diffusa dall’Inps la consueta circolare contenente l’adeguamento dei trattamenti previdenziali e assistenziali per il 2024. Ok alla rivalutazione straordinaria del 2,7% per gli assegni non superiori al trattamento minimo.
Sale da 60 a 61 anni il requisito anagrafico per il prepensionamento riservato alle lavoratrici in condizioni di fragilità (caregiver, possesso di invalidità civile almeno al 74%, dipendenti o licenziate da imprese in crisi)
Temperato il taglio alle pensioni dei dipendenti pubblici di enti locali e sanità. Scatterà solo se si va in pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) ed in ogni caso non si applicherà a chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2023.
I chiarimenti in un documento dell’Inps. In busta paga anche l’aliquota aggiuntiva dell’1% sulle retribuzioni eccedenti la prima fascia di retribuzione pensionabile.
La fotografia scattata dall'Ocse, che ieri ha pubblicato il report «Pension at a Glance», con un approfondimento mirato sull'Italia. Nel sistema contributivo non necessario l'adeguamento dei requisiti pensionistici alle aspettative di vita.
In Gazzetta Ufficiale il Dm che fissa un aumento provvisorio del 5,4% dal 1° gennaio 2024 per le pensioni erogate dall’INPS. Confermata la rivalutazione straordinaria del 2,7% degli assegni inferiori al minimo.
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