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Redazione

Riforme: Renzi, non molliamo di un centimetro

Mercoledì, 30 Luglio 2014
- Roma, 30 lug. - "Non molliamo di un centimetro". Lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua E-news. "Ci vorranno - dice - nottate in Senato, pomeriggi alla Camera, weekend a Palazzo Chigi non importa. Noi con calma e determinazione riporteremo questo Paese la' dove deve stare. Ad accogliere le donne che vengono incarcerate per la loro fede religiosa, a giocare un ruolo nei complicatissimi equilibri (o squilibri) di politica internazionale, a togliere polvere da un'Europa che non puo' andare avanti nella noia e nella burocrazia". "Ma anche - continua Renzi - a rimettere a posto la palestra o il teatro di una scuola, ad aiutare il piccolo imprenditore stritolato da un ufficio pubblico o da un prestito in banca, a ridare un po' di potere d'acquisto alle famiglie". "Perche' tra le cose che sono accadute in questi mesi c'e' anche un fatto strano - scrive ancora Renzi - il Pd ha vinto le elezioni. Strano perche' non accade cosi' frequentemente, certo. Ma strano anche per la dimensione del risultato. Erano quasi sessant'anni che nessuno arrivava al quaranta per cento. Se ci siamo arrivati non e' merito nostro. Non e' il riconoscimento della nostra bravura, ma un investimento sulla speranza degli italiani. Non e' una coccarda, ma un impegno. Non e' una medaglia, ma uno stimolo. Ecco perche' non molliamo di un centimetro. Ecco perche' - passo dopo passo - faremo cio' che abbiamo promesso". .
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Giuseppe Tesauro nuovo presidente Corte Costituzionale

Mercoledì, 30 Luglio 2014
- Roma, 30 lug. - E' Giuseppe Tesauro il nuovo presidente della Corte Costituzionale. Lo ha annunciato il segretario generale della Consulta Carlo Visconti. L'elezione di Tesauro e' avvenuta con 7 voti favorevoli contro 6. Tesauro, ex presidente dell'Antitrust, terminera' il suo mandato alla Corte il prossimo 8 novembre. E' infatti stato nominato giudice costituzionale l'8 novembre 2005 dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. "Non mi sento un mezzo presidente". Lo ha detto il nuovo presidente della Corte Costituzionale, Giuseppe Tesauro, riferendosi alla sua 'presidenza breve', dato che il mandato scadra' a novembre. "Non sono il primo, ne' quello piu' breve - ha sottolineato - piu' della meta' delle presidenze della Corte sono state inferiori all'anno". Tesauro, inoltre, ha voluto sottolineare che "una presidenza breve non costa allo Stato una lira in piu' rispetto a una presidenza lunga, anzi. Una presidenza lunga comporta anche una pensione maggiore". Nella sua prima dichiarazione ufficiale il nuovo presidente della Corte Costituzionale sollecita le Camere a nominare presto i due nuovi giudici costituzionali. "Il Parlamento farebbe bene a farle al piu' presto. Queste attese non giovano ne' al Parlamento ne' alla Corte, che e' un organo che ha bisogno di operare nella pienezza". Mentre e' stato nominato come vicepresidente Paolo Maria Napolitano, lo ha annunciarlo il neo presidente Giuseppe Tesauro.
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Riforme: Aula Senato riprende lavori dopo stop per Giunta

Mercoledì, 30 Luglio 2014
- Roma, 30 lug. - Dopo una sospensione di 4 ore e mezza, e' ripreso nell'Aula del Senato l'esame degli emendamenti al ddl Riforme. Lo stop ai lavori era stato imposto questa mattina dal presidente Pietro Grasso che ha convocato la Giunta per il Regolamento perche' si pronunciasse sulla legittimita' dell'applicazione della cosiddetta norma 'canguro', che permette di far decadere tutti gli emendamenti analoghi a quelli gia' votati dall'Aula.
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Renzi, le riforme a ogni costo Ce la faremo, Italicum cambiera'

Mercoledì, 30 Luglio 2014

- Roma, 30 lug. - "In queste ore i senatori che sostengono la riforma e che stanno subendo l'ostruzionismo di una piccola parte dei loro colleghi stanno dimostrando il senso delle istituzioni piu' straordinario che si possa chiedere. Approveremo la riforma in prima lettura, nonostante le urla e gli insulti di queste ore". Lo scrive Matteo Renzi nella sua E-news. Il premier aggiunge: "L'Italicum e' stato gia' approvato alla Camera. Sara' modificato dal Senato e diventera' legge definitivamente. Le riforme non sono il capriccio di un premier autoritario. Ma l'unica strada per far uscire l'Italia dalla conservazione, dalla palude, dalla stagnazione che prima di essere economica rischia di essere concettuale".

"Non lascio il futuro ai rassegnati. Questa e' la volta buona, costi quel che costi. Perche' se l'Italia fa le riforme, riparte la credibilita' verso il sistema Paese e la speranza dei cittadini", scrive il premier. "Le riforme di cui stiamo parlando sono il Pin - aggiunge Renzi - per accendere l'Italia del futuro. Ecco perche' la mia gratitudine verso i senatori che resistono alla incredibile sequela di insulti e ai finti emendamenti messi li' solo per perdere tempo. C'e' un Paese che puo' correre, non lo lasceremo ancora nelle sabbie mobili". "Noi pensiamo che l'Italia sia nelle condizioni di guidare l'Europa. Che la qualita' di vita e di valo

IL SENATO LITIGA SUL 'CANGURO', SEDUTA SOSPESA

Il presidente Grasso ha sospeso i lavori dell'Aula e ha convocato la Giunta per il regolamento del Senato. All'ordine del giorno della riunione l'applicazione della cosiddetta norma 'canguro' sugli emendamenti al ddl Riforme. L'Aula, convocata fino alle ore 24, riprendera' i lavori alle 15:00 con l'esame dell'emendamento

Riforme: Vendola, la rottura con Pd avra' conseguenze 

Intanto il leader di Sel, Nichi Vendola, avverte: "La rottura che il Pd ha unilateralmente praticato attraverso il sottosegretario Luca Lotti comportera' delle conseguenze". "Vogliamo capire se il Pd ha scelto organicamente un'alleanza strategica e di lungo periodo con la destra". "Naturalmente questo cambierebbe tutto - ha concluso Vendola - noi la subiremmo ma ne trarremmo anche le conseguenze".

RENZI: "IL CANGURO FUNZIONA"

Ieri, al termine di una giornata caldissima in Senato con le votazioni sugli emendamenti al ddl, il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha scritto su Facebook che "le sceneggiate dimostrano che alcuni senatori perdono tempo per paura di perdere la poltrona". Il premier, pero', guarda con fiducia al prosieguo del lavoro sulla riforma della Costituzione. Conversando con il suo entourage Renzi ha sottolineato come "siamo ad un quarto degli emendamenti, abbiamo fatto aperture sostanziali alla minoranza, ci hanno risposto picche con tonnellate di emendamenti: noi si va avanti tranquilli e determinati". E, insomma, per il premier "il canguro funziona...". .

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Da Giunta Senato si' a canguro Renzi, su riforme non cediamo

Mercoledì, 30 Luglio 2014

- Roma, 30 lug. - La Giunta per il Regolamento del Senato ha stabilito che l'applicazione della cosiddetta norma 'canguro', decisa dal presidente Grasso nel corso l'esame degli emendamenti al ddl Riforme, e' legittima. La Giunta si e' espressa con dieci voti a favore e quattro contrari, quelli di Sel, Lega e Movimento 5 stelle.

La Giunta per il Regolamento era stata convocata dal presidente Grasso questa mattina dopo le ripetute richieste presentate da diversi senatori. La prouncia e' arrivata al termine di una riunione durata circa 3 ore e mezza. "La Giunta ha ribadito una prassi consolidata in Senato", ha spiegato ai cronisti Francesco Russo (Pd). "Abbiamo mantenuto l'orientamento per cui al Senato" l'applicazione della norma "e' leggittima per i precedenti che ci sono e per i lavori di questi giorni", ha aggiunto. L'Aula di Palazzo Madama riprendera' l'esame degli emendamenti al ddl Riforme alle 15.

"Non molliamo di un centimetro" scrive il premier Matteo Renzi nella sua E-news aprendo sulle legge elettorale. "L'Italicum - scrive Renzi - e' stato gia' approvato alla Camera. Sara' modificato dal Senato e diventera' legge definitivamente". Il premier e' categorico: "Non lascio il futuro ai rassegnati. Questa e' la volta buona, costi quel che costi. Perche' se l'Italia fa le riforme, riparte la credibilita' verso il sistema Paese e la speranza dei cittadini". "Ci vorranno - dice - nottate in Senato, pomeriggi alla Camera, weekend a Palazzo Chigi non importa. Noi con calma e determinazione riporteremo questo Paese la' dove deve stare. Ad accogliere le donne che vengono incarcerate per la loro fede religiosa, a giocare un ruolo nei complicatissimi equilibri (o squilibri) di politica internazionale, a togliere polvere da un'Europa che non puo' andare avanti nella noia e nella burocrazia".

"Ma anche - continua Renzi - a rimettere a posto la palestra o il teatro di una scuola, ad aiutare il piccolo imprenditore stritolato da un ufficio pubblico o da un prestito in banca, a ridare un po' di potere d'acquisto alle famiglie". "Perche' tra le cose che sono accadute in questi mesi c'e' anche un fatto strano - scrive ancora Renzi - il Pd ha vinto le elezioni. Strano perche' non accade cosi' frequentemente, certo. Ma strano anche per la dimensione del risultato.

Erano quasi sessant'anni che nessuno arrivava al quaranta per cento. Se ci siamo arrivati non e' merito nostro. Non e' il riconoscimento della nostra bravura, ma un investimento sulla speranza degli italiani. Non e' una coccarda, ma un impegno. Non e' una medaglia, ma uno stimolo. Ecco perche' non molliamo di un centimetro. Ecco perche' - passo dopo passo - faremo cio' che abbiamo promesso".

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