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Appello di Napolitano ai prefetti: Gestite le crisi con equilibrio

Sabato, 31 Maggio 2014
- Milano, 31 mag. - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell'anniversario della nascita della Repubblica, ha inviato un messaggio ai Prefetti d'Italia, affinche' se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno. Nel messaggio tra l'altro, il presidente invita ad affrontare "con senso di responsabilita'", le "manifestazioni di malessere" anche se con "fermezza contro ogni violenza" e una "equilibrata gestione delle situazioni di crisi". "Nell'anniversario della Festa della Repubblica - e' scritto nel messaggio - mi rivolgo ancora una volta a Voi, rinnovando l'apprezzamento per l'impegno che dispiegate, insieme con le istituzioni rappresentative e le altre articolazioni decentrate dello Stato, nell'affermare i valori di legalita', di coesione e di integrazione, condizione essenziale per essere all'altezza delle difficili sfide che il nostro Paese e l'Europa tutta devono sostenere in una fase cosi' complessa e cruciale per il nostro futuro. Coloro che, come Voi, rivestono funzioni pubbliche sul territorio costituiscono, infatti, il fronte piu' esposto alle sfide della quotidianita' ed a quelle manifestazioni di malessere che debbono essere affrontate con senso di responsabilita' e lungimiranza, non disgiunte dalla necessaria fermezza contro ogni forma di violenza, di illegalita' e di prevaricazione. Il rinnovato sforzo che si chiede alle amministrazioni, nel farsi carico delle pressanti istanze ed aspettative di cittadini ed imprese, e' essenziale per ripristinare quei motivi di fiducia su cui fondare un nuovo spirito di iniziativa ed un nuovo rapporto con le Istituzioni, ineliminabili presidi di democrazia e di tutela dei soggetti piu' deboli, ma anche centri propulsori di sviluppo economico e sociale". "In questa delicata fase, in cui e' piu' che mai indispensabile vigilare affinche' sia garantita la funzionalita' delle pubbliche amministrazioni, particolarmente contro i tentativi di infiltrazione malavitosa, ed una equilibrata gestione delle situazioni di crisi, si chiede a Voi Prefetti il massimo impegno nell'assolvimento dei peculiari compiti conferiti dalla legge, confidando anche nella riconosciuta attitudine all'ascolto, al confronto e alla mediazione. Con questi auspici - conclude il messaggio del Presidente della Repubblica - a Voi Prefetti ed a tutti coloro che con Voi celebrano la Festa della Repubblica rivolgo il mio piu' intenso augurio di buon lavoro". .
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Renzi: La Germania e' un modello ma basta austerita'

Sabato, 31 Maggio 2014
- Milano, 31 mag. - Il premier Matteo Renzi, in un'intervista a 'La Stampa', ribadisce che il suo esecutivo durera' a lungo. "Non so se sia un bene o un male - sostiene - ma credo che per qualche anno non vedrete altri presidenti del consiglio. L'Italia ha scelto la stabilita' e per noi stabilita' significa fare riforme molto dure e forti". Stabilita', che secondo il presidente del consiglio, consente il cambiamento: "Il segnale delle urne non si presta ad equivoci. E' la prima volta dal 1958 che un partito prende piu' del 40%, allora credo che fosse il governo Fanfani: 56 anni fa. Piu' forte di cosi' gli italiani non potevano parlare". "La Germania per me e' un modello, non un nemico". "Lo e' - spiega il presidente del Consiglio - quando penso al mercato del lavoro o alla struttura pubblica" ma "questo non significa non avere idee diverse su tante questioni". L'Italia quindi a Bruxelles, "ripetera' che l'impostazione di fondo dell'Europa non deve essere centrata soltanto sull'austerita' ma anche sulla crescita, l'occupazione e le riforme". Per quanto riguarda poi la nomina del presidente della Commissione Ue, il premier usa il latino e insiste: "la posizione del governo italiano e' molto chiara: nomina sunt consequentia rerum. Prima di ragionare di nomi, mettiamoci d'accordo sull'agenda. Mi interessano piu' i posti di lavoro che i posti di potere".
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Appello di Napolitano ai prefetti Gestite le crisi con equilibrio

Sabato, 31 Maggio 2014
- Milano, 31 mag. - Fermezza contro le manifestazioni di violenza, senso di responsabilita' e apetura al dialogo. Sono i suggerimenti di Giorgio Napolitano ai Prefetti d'Italia in occasione dell'anniversario del 2 giugno, per svolgere al meglio le loro funzioni in questo delicato periodo di crisi. "Nell'anniversario della Festa della Repubblica - e' scritto nel messaggio - mi rivolgo ancora una volta a Voi, rinnovando l'apprezzamento per l'impegno che dispiegate, insieme con le istituzioni rappresentative e le altre articolazioni decentrate dello Stato, nell'affermare i valori di legalita', di coesione e di integrazione, condizione essenziale per essere all'altezza delle difficili sfide che il nostro Paese e l'Europa tutta devono sostenere in una fase cosi' complessa e cruciale per il nostro futuro. Coloro che, come Voi, rivestono funzioni pubbliche sul territorio costituiscono, infatti, il fronte piu' esposto alle sfide della quotidianita' ed a quelle manifestazioni di malessere che debbono essere affrontate con senso di responsabilita' e lungimiranza, non disgiunte dalla necessaria fermezza contro ogni forma di violenza, di illegalita' e di prevaricazione. Il rinnovato sforzo che si chiede alle amministrazioni, nel farsi carico delle pressanti istanze ed aspettative di cittadini ed imprese, e' essenziale per ripristinare quei motivi di fiducia su cui fondare un nuovo spirito di iniziativa ed un nuovo rapporto con le Istituzioni, ineliminabili presidi di democrazia e di tutela dei soggetti piu' deboli, ma anche centri propulsori di sviluppo economico e sociale". "In questa delicata fase, in cui e' piu' che mai indispensabile vigilare affinche' sia garantita la funzionalita' delle pubbliche amministrazioni, particolarmente contro i tentativi di infiltrazione malavitosa, ed una equilibrata gestione delle situazioni di crisi, si chiede a Voi Prefetti il massimo impegno nell'assolvimento dei peculiari compiti conferiti dalla legge, confidando anche nella riconosciuta attitudine all'ascolto, al confronto e alla mediazione. Con questi auspici - conclude il messaggio del Presidente della Repubblica - a Voi Prefetti ed a tutti coloro che con Voi celebrano la Festa della Repubblica rivolgo il mio piu' intenso augurio di buon lavoro".
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Scontro Santanche'-D'Amico sulla telecamera nelle mutande - Video

Venerdì, 30 Maggio 2014

- Roma, 30 mag. - L'intenzione era parlare di giustizia, ma si e' finito per dibattere di telecamere nelle mutande. Puntata al fulmicotone, ieri, per 'Tango', dove Daniela Santanche', ospite di Ilaria D'Amico e Giuseppe Cruciani, e' stata protagonista di uno scontro con la giornalista sul diritto alla privacy. Oggetto del contendere, naturalmente, la condanna in via definitiva di Silvio Berlusconi e la sua interdizione dai pubblici uffici. All'onorevole di Forza Italia, che contestava la fondatezza delle accuse mosse al suo leader, la D'Amico ha replicato che e' inutile discutere una sentenza passata attraverso tre gradi di giudizio, ma presto il dibattito e' trasceso allo scontro. "Il giorno che le mettono una telecamera addosso anche su di lei il giudice scopre qualcosa" ha detto la Santanche' alla giornalista, "soprattutto se gliela mettono nelle mutande". Provocazione rimasta senza replica se non un sorriso imbarazzato della conduttrice e gli sguardi divertiti degli altri ospiti: Mario Adinolfi e Carlo Freccero. Mentre Cruciani si ostinava a chiedere, inascoltato, alla deputata perche' il suo partito non avesse firmato il referendum sulla prostituzione. .

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Tasi: Matteoli, aumenti tra 12 e 60%. Gia' finita primavera Renzi

Venerdì, 30 Maggio 2014
- Roma, 30 mag. - "La Tasi determinera' un incremento del prelievo sulla prima casa. Nella migliore, ma irrealistica, ipotesi del 12%, nella peggiore del 60%. A certificarlo non e' lo studio di un partito, o la dichiarazione di un politico, e' la Banca d'Italia. E' un dato di fatto, i governi di sinistra, Letta prima e Renzi dopo, hanno aumentato le tasse". Cosi', il il senatore FI Altero Matteoli rileva che "Renzi da un lato ha dato a pochi e dall'altro ha tolto a tutti, non solo ai proprietari di case che sono l'ottanta per cento degli italiani, ma anche a chi ha messo da parte pochi risparmi. La primavera renziana e' gia' finita".
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