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Redazione

Riforme: Renzi: nessuno puo' piu' fermare il cambiamento

Venerdì, 08 Agosto 2014
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Senato, primo ok alla riforma Renzi, via libera al cambiamento

Venerdì, 08 Agosto 2014

- Roma, 8 ago. - Con 183 si' e 4 astenuti il ddl con le Riforme Costituzionali passa all'esame della Camera dei Deputati. "Ci vorra' tempo, sara' difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potra' piu' fermare il cambiamento iniziato oggi", ha scritto Matteo Renzi su Twitter subito dopo l'approvazione del testo. Non hanno partecipato al voto le opposizioni, tranne FI, cosi' come i dissidenti del Pd, che hanno lasciato l' Aula di Palazzo Madama. Con Chiti a confermare il loro dissenso sono intervenuti anche i democratici Lucrezia Ricchiuti, Corradino Mineo e Walter Tocci. "E' un primo passaggio", ha commentato il ministro delle riforme, Maria Elena Boschi, prima del voto finale. Il ministro ha ringraziato, tra l'altro, anche la struttura del Senato, "a partire dal presidente Pietro Grasso che - ha sottolineato - ha svolto il suo ruolo in modo equilibrato" e ha ricoperto al meglio la sua funzione "di garanzia". .

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Riforme, via alla seduta per il voto finale sul nuovo Senato

Venerdì, 08 Agosto 2014
- Roma, 8 ago. - E' iniziata, a Palazzo Madama, la seduta d'Aula per il voto finale sul ddl costituzionale che sancisce la fine del bicameralismo e modifica il titolo V della Carta. Dodici gli interventi previsti in dichiarazione di voto. In dissenso interverranno la senatrice a vita Elena Cattaneo e il senatore Pd Vannino Chiti. "Il nuovo Senato delle Autonomie non e' un senaticchio, ma un organo innovativo e di grande rilievo nell'ordinamento costituzionale". Cosi' Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama e relatrice con Roberto Calderoli del Ddl costituzionale che sara' approvato oggi, in una intervista al Sole 24 ore. "Credo che sia la prima volta nella storia costituzionale mondiale - sottolinea - che una Camera abolisce se stessa. Ne esce comunque un Senato forte. Noi non e' che abbiamo ritagliato con le forbici dal Senato come e' adesso un Senato piu' ridimensionato. Noi abbiamo creato un nuovo organo che ha delle competenze particolarmente innovative ad esempio in materia di legislazione comunitaria o in materia di controllo sull'agire del governo, delle pubbliche amministrazioni e sull'applicazione delle leggi. E sara' un controllo libero proprio perche' non agira' sulla base si un vincolo di fiducia". Finocchiaro dedica una considerazione anche sulla legge elettorale: "Ormai possiamo dire con relativa certezza che la legge elettorale non sara' l'Italicum, non sara' cioe' un sistema con le storture che a mio avviso ha la legge approvata dalla Camera: soglie di sbarramento molto alte, che arrivano fino al 12% per le coalizioni, e un premio di maggioranza attribuito al 37%. Quanto alle preferenze, essendo del Sud non ne sono un'appassionata. Ma una soluzione mista si puo' trovare, e comunque la legge elettorale la dobbiamo fare", conclude. .
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Ue: Renzi, su Mogherini mister Pesc resto ottimista

Giovedì, 07 Agosto 2014
- Roma, 7 ago. - "Credo di si', e' un complicato equilibrio, vedremo se ci saranno problemi. Per ora li ho letti solo sui giornali ma nessuno me ne ha parlato direttamente, per cui resto ottimista". Cosi' il premier Matteo Renzi ha risposto a 'In onda' a una domanda sulla possibilita' che il ministro degli Esteri ricopra il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera Ue .
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Riforme: Renzi all'ultimo miglio Taglio spese e' nuova manovra

Giovedì, 07 Agosto 2014

- Roma, 7 ago. - "Io non mollo di mezzo centimetro". Ed ancora: "Non ce n'e' per nessuno". Matteo Renzi tira dritto e ribadisce a 'In onda' l'importanza strategica del via libera alle riforme. Domani incassera' il voto finale del Senato al ddl Boschi. Il presidente del Consiglio due giorni fa aveva ipotizzato di essere presente in Aula, di intervenire a palazzo Madama. Ma anche in queste ore molti molti fedelissimi gli stanno consigliando di evitare di esasperare gli animi e di portare a casa il risultato. Per questo motivo il Capo dell'esecutivo, spiega piu' di un renziano, potrebbe non partecipare ai lavori conclusivi.

"Noi andremo a referendum comunque, questa e' una riforma dei cittadini", sottolinea il presidente del Consiglio, "Scommettevano che non ce l'avremmo fatta. Dico grazie ai senatori della maggioranza". Renzi accoglie subito l'assist del governatore della Banca centrale. "Io sono d'accordo con Draghi - dice -. Il presidente della Bce ha detto una cosa sacrosanta: abbiamo bisogno di rimettere in ordine l'Italia per farla diventare piu' competitiva. Per questo motivo servono le riforme". Per Renzi l'Italia ha tutte le carte in regola per ripartire e "tornare a volare". "Vogliamo mettere il piu' davanti", dice, "e' un po' tutta l'Eurozona che deve riflettere".

"L'Italia non e' finita - incalza -, con buona pace dei gufi e degli sciacalli, tecnicamente non siamo mai usciti dalla recessione ma l'Italia riparte, la necessita' e' "attrarre investimenti". Il presidente del Consiglio in tv annuncia "una manovra di tagli alla spesa" e un miliardo nella legge di stabilita' a favore della scuola. Sulla spending review ammette di non aver fatto abbastanza e non nasconde di aver compiuto degli errori, come sul dl competitivita'. Ma "nessuna bacchetta magica", il nostro Paese non puo' uscire dalla crisi in tre mesi, "io non sono uno chef", "lavoreremo meglio e di piu' ma io ho promesso di cambiare verso, non universo".

Infine un accenno all'incontro di ieri con Berlusconi: "Il patto del Nazareno non e' un documento da desecretare. Berlusconi e' il presidente di un partito, che non e' il mio ed e' ora al 16%, e a cui riconosco che tanti italiani lo votano. Chi sono per giudicare chi lo vota? Per me Berlusconi non e' un alleato ma rispetto i milioni di italiani che lo votano e le regole si fanno insieme anche a lui: noi facciamo insieme un accordo sulle regole. E cioe' una legge elettorale gia' approvata dalla Camera e la riforma del Senato". Ma c'e' una clausola anche sulla giustizia? "Veramente il ministro Orlando e' andato anche da Forza Italia nel suo giro di colloqui e loro sono stati tiepidi sulle nostre proposte".

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