Redazione
Draghi gli Stati cedano sovranita' alla Ue
Giovedì, 07 Agosto 2014 - Roma, 7 ago. - E' giunto il momento di "cedere sovranita' sulle riforme strutturali" all'Europa: questo il monito lanciato dal presidente della Bce Mario Draghi dopo il direttivo della banca centrale. Oggi la Bce ha lasciato, come previsto, invariato il 'refi', il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, al minimo storico dello 0,15%. Fermo anche il tasso sui depositi, per la prima volta portato a giugno in negativo a -0,10%. Invariato il tasso marginale allo 0,40%. Il direttivo odierno dell'Eurotower si e' tenuto a Bruxelles. Nella conferenza stampa successiva, Draghi ha spiegato che l'economia europea procede a un ritmo lento e disomogeneo fra i vari Paesi, sottolineando che "i rischi riguardanti l'economia dell'area euro restano orientati al ribasso". I principali fattori sono "in particolare quelli geopolitici, cosi' come gli sviluppi nelle economie emergenti e sui mercati finanziari potrebbero avere le potenzialita' per inflire negativamente sui mercati, e anche effetti sui prezzi dell'energia e sulla domanda per i prodotti dell'area euro". Inoltre, "qualunque cosa faccia rialzare l'inflazione verso il 2% e' benvenuta, ma non spetta alla Bce determinare i salari dell'area euro, o dei singoli paesi". Fra (Segue) (Riepilogo) Riforme, Draghi "Stati cedano sovranita' alla Ue" (2)= - Roma, 7 ago. - "I dati - ha aggiunto Draghi - mostrano che negli ultimi due o tre mesi c'e' stato un rallentamento della crescita", per cui la ripresa resta "fragile, debole e incerta". Non solo: "E' evidente che, se i rischi geopolitici si materializzano, i prossimi due o tre trimestri mostreranno una crescita piu' bassa". Le parole del presidente dell'Eurotower hanno pesato sui mercati finanziari, con una chiusura in forte ribasso per Piazza Affari nonostante un tentativo di rimbalzo nella prima parte di giornata. L'inversione di tendenza, in linea con le altre borse europee, e' arrivata dopo le sue dichiarazioni sulla ripresa nell'Eurozona. Il bilancio finale ha visto il Ftse Mib perdere l'1,94% a quota 19.130 punti; All Share -1,93%. Sul listino principale fortemente penalizzate le popolari, mentre si e' salvata Fiat dopo il recente filotto di pesanti ribassi. Lo spread tra Btp e Bund e' salito a 180 punti. Il rendimento del decennale e' al 2,86%. Il differenziale tra Bonos e Bund e' a 155 punti con un tasso del 2,61%. .
Riforme: Senato decide anche su tutela minoranze linguistiche
Giovedì, 07 Agosto 2014 - Roma, 7 ago. - Con 223 si', 10 no e 3 astenuti, e a voto palese, l'Aula di palazzo Madama ha approvato un emendamento (il 10,71) al ddl riforme, a prima firma Loredana De Petris (Sel), sul quale i relatori e il governo si erano rimessi all'Aula, che dispone che anche il Senato abbia competenza sulla tutela delle minoranze linguistiche. Di fatto, l'emendamento fa si' che siano di competenza bicamerale (quindi di Camera e Senato) anche le disposizioni costituzionali in materia di "tutela delle minoranze linguistiche".
Senato: rush finale sulle riforme, ok a referendum propositivi
Giovedì, 07 Agosto 2014 - Roma, 7 ago. - L'Aula del Senato e' all'ultimo giro di boa sulle riforme, con una seduta odierna ad oltranza "per garantire che domattina dalle 9,30 ci siano le dichiarazioni di voto" sul ddl costituzionale. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, aprendo i lavori della seduta odierna. I cittadini potranno votare anche per i referendum propositivi e di indirizzo. Lo stabilisce un emendamento dei relatori del ddl riforme costituzionali, approvato dall'Aula di palazzo Madama, con 220 voti a favore, 11 contrari e 13 astenuti. L'emendamento prevede che si inserisca nella Costituzione il referendum propositivo, attualmente non previsto dalla Carta. Spettera' alle Camere, spiega il testo, approvare una legge ad hoc che disponga le modalita' di attuazione dei nuovi istituti di democrazia diretta. Inoltre serviranno 150 mila firme e non piu' 250mila, per le leggi di iniziativa popolare. Seppur nell'emendamento si corregge al ribasso il numero di firme necessarie, si introduce comunque nella Costituzione un numero maggiore di cittadini richiedenti una legge: nel testo attuale della Carta, infatti, le firme necessarie sono 50 mila. Potere rafforzato del Senato anche per la legge di contabilita'. Lo prevede un emendamento dei relatori, Finocchiaro e Calderoli, al ddl riforme, approvato dall'Aula del Senato. Con il voto favorevole all'emendamento, il Senato ha la competenza ad intervenire sulla legge di contabilita', ovvero quella legge che regola "il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilita' del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni", quindi anche sul pareggio di bilancio. Secondo l'emendamento, la Camera potra' non conformarsi alle modifiche proposte dal Senato solamente a maggioranza assoluta. .
Beppe Grillo contro pianisti, vergogna
Giovedì, 07 Agosto 2014 - Roma, 7 ago. - "Vergogna. Questo video non merita altri commenti". Lo scrive su twitter Beppe Grillo, rimandando a un post del senatore grillino Vito Crimi, che sul suo blog pubblica un video su quanto accaduto oggi in Aula a palazzo Madama, quando i 5 Stelle, mentre erano in corso le votazioni sugli emendamenti al ddl riforme, hanno denunciato al presidente Grasso alcuni pianisti tra i banchi di Forza Italia. .
Riforme, sprint finale al Senato si chiude domani
Giovedì, 07 Agosto 2014 - Roma, 7 ago. - Tutto dovra' essere pronto per l'8 agosto, come era stato promesso dal premier. Il Senato quindi fa un grande respiro e si prepara allo sforzo finale: sara' seduta no stop fino a notte fonda. O meglio: fino a quando non verra' espletato l'esame di tutti gli emendamenti ancora pendenti. Domattina, per l'appunto, si partira' dalle dichiarazioni finali di voto. Oggi quindi spazio agli ultimi ritocchi della Carta cosi' come verra' fuori dall'intesa tra Renzi e Berlusconi, rilanciata non piu' tardi di 24 ore fa. Per la precisione, viene inserito il doppio quorum per i referendum (variabile a seconda che la consultazione sia stata presentata da piu' o meno di 800.000 firmatari); per le leggi di iniziativa popolare invece di firme ne serviranno 150.000 (il triplo rispetto ad ora). Invece i disegni di legge del governo godranno di una corsia privilegiata per essere esaminati dalle Camere. In compenso l'istituto referendario subira' una radicale trasformazione, assumendo anche un carattere propositivo e d'indirizzo, cosa finora esclusa dall'attuale testo costituzionale. Ridotto invece il potere di intervento legislativo del Senato, limitato solo ad una serie di casi precisi (sulla tutela delle minoranza linguistiche, ad esempio). Ma la Camera avra' l'ultima parola sulle leggi di bilancio. Tra una votazione e l'altra, ultimo brivido pianisti. Solleva il caso il capogruppo grillino, Vito Petrocelli, che rifersice al presidente Grasso di aver visto "delle palline inserite" per far risultare il voto anche in assenza del senatore, "nei banchi di Forza Italia". Segue immediata richiesta del Movimento Cinque Stelle di invalidare tutte le votazioni. Richiesta respinta dalla Presidenza: entro domani si chiude. .