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In 3, 2 milioni ieri davanti alla tv per Grillo a 'Porta a Porta'

Redazione Martedì, 20 Maggio 2014
- Roma, 20 mag. - Ieri sera sono stati quasi 3 milioni e 200 mila gli spettatori che hanno seguito la puntata di 'Porta a Porta' in seconda serata con ospite Beppe Grillo. Lo share e' stato del 23,75%. Un ascolto notevole se si considera appunto il fatto che sia andata in onda a partire dalle 23,20, e c'era grande aspettativa - al tempo stesso - per l'appuntamento in diretta con il leader del Movimento 5 Stelle. .
Decreto Casa, sanatoria affitti in nero e bonus mobili. Ecco le novità
Fisco

Decreto Casa, sanatoria affitti in nero e bonus mobili. Ecco le novità

Bernardo Diaz Martedì, 20 Maggio 2014
Oggi il via libera definitivo al Decreto Casa. Diventeranno, così, stabili i cambiamenti al bonus mobili e il taglio al 10% della cedolare secca per il canone concordato.

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Il decreto casa sarà approvato oggi alla Camera dopo che ieri è stata posta la questione di fiducia. La novità più importante nel pacchetto di misure che vedranno a breve la luce riguarda il bonus mobili. Viene eliminato, dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2014, il vincolo in base al quale, per usufruire del bonus mobili, gli arredi e gli elettrodomestici devono costare meno della ristrutturazione. Salta, così, il limite introdotto con la legge di Stabilità 2014, dopo il fallito tentativo del Decreto Salva Roma-Ter, e lo sconto torna vincolato solo al tetto massimo di spesa, pari a 10mila euro.

Affitti in nero
- Nel decreto casa arriva anche la sanatoria in favore degli inquilini che hanno denunciato i loro affitti in nero dopo che la recente sentenza della Corte costituzionale (n. 50/2014) aveva di fatto cancellato la normativa che permetteva loro di pagare canoni scontati. Nel decreto si prevede quindi che gli sconti vengono fatti salvi fino al 31 dicembre del 2015. In sostanza, i mini canoni, risultato della nuova registrazione dei contratti in nero o registrati a canoni inferiori al reale, restano sino a fine 2015.

Sconti sugli Affitti - È prevista la detrazione Irpef, per chi è in affitto a canone agevolato. Nel triennio 2014-2016 lo sconto è di 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro; si scende a 450 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Case Popolari - Per gli abusivi delle case popolari arriva una pesante stretta. E' previsto il divieto di allaccio di acqua, luce e gas nelle loro abitazioni, con immediato annullamento dei contratti già sottoscritti, e il divieto di partecipare alle procedure per l'assegnazione di altri alloggi per un periodo di cinque anni dall'occupazione abusiva.
Chi, invece, abita regolarmente un immobile ex Iacp potrà beneficiare della nuova possibilità prevista dal decreto: l'affitto con riscatto una volta trascorsi sette anni dall'inizio della locazione. Per sostenere gli inquilini che non riescono ad onorare i canoni locatizi il decreto casa assegna 226 milioni vanno al fondo di morosità incolpevole e altri 100 milioni al fondo di sostegno all'affitto.

Cedolare Secca - Confermata poi la cedolare secca ridotta per i contratti a canone concordato che è passa dal 15% al 10% per il periodo d'imposta 2014-2017; il regime viene peraltro esteso ai Comuni nei quali sia stato deliberato lo stato di emergenza nei cinque anni precedenti l'entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Alloggi Pubblici -  Si amplia poi la possibilità di vendere gli alloggi pubblici con la possibilità anche per i comuni di mettere sul mercato quelli che possiedono direttamente, e non solo quelle degli enti di edilizia residenziale pubblica. Inoltre la vendita potrà riguardare anche  i condomini nei quali la proprietà pubblica è solo al 50%. L'obbiettivo è quello di fare cassa per poter gestire al meglio il patrimonio immobiliare rimanente, che dovrà essere riqualificato anche per rendere disponibili gli alloggi che attualmente si trovano in situazioni di degrado tali da non poter essere offerti in locazione. Per questo peraltro il decreto semplifica le procedure per avviare i lavori, anche per il  risparmio energetico, puntando ad aumentare l'offerta di case tramite piani di recupero piuttosto che nuove costruzioni.  In ogni caso la vendita degli alloggi sociali è riservata solo agli attuali inquilini, ai quali sono riconosciute condizioni di favore e finanziamenti ad hoc. Aggiunto inoltre il divieto di rivendere gli appartamenti prima di cinque anni dall'acquisto.

Immigrati: Bagnasco, Ue non puo' tirarsi indietro

Redazione Martedì, 20 Maggio 2014

- CdV, 20 mag. - Davanti alle "sciagure e drammi" che si ripetono nel Mediterraneo, "rispetto ai quali nessuno puo' rimanere indifferente", per il cardinale Angelo Bagnasco "non basta l'indignazione occasionale". "Se l'Europa vuole presentarsi come 'casa comune', e non un insieme di interessi dove chi e' piu' forte prevale, non puo' tirarsi indietro e guardare infastidita", ha detto il presidente della Cei intervenuto in apertura della seconda giornata dei lavori della 66esima Assemblea Generale dell'Episcopato Italiano. "Sotto i nostri sguardi - ha rilevato il cardinale Bagnasco - si consuma l'esodo di popoli che guardano a noi come alla terra promessa: pur di giungervi, non esitano a mettersi nelle mani di mercanti di morte".

Bagnasco:le famiglie hanno bisogno di aiuti concreti

"Sappiamo - ha aggiunto - che le risposte immediate devono raccordarsi con interventi piu' articolati, che richiedono prospettive piu' ampie e risolutive". "Per questo - ha spiegato il cardinale presidente a nome dell'intero Episcopato italiano - non possiamo rinunciare a dire alla politica, specialmente alla politica europea, la sterilita' di polemiche che rimbalzano le responsabilita'". "Ricordiamo: nessuno - ha scandito Bagnasco - si salva da solo. Serve altro per accordare vita e dignita' a chi e' in fuga dalla fame, dalla guerra, da regimi che soffocano la liberta' politica, religiosa e ogni prospettiva di futuro". "La nostra gente - ha sottolineato il cardinale - lo sa e risponde con la generosita' del cuore: penso a tante realta' diocesane, cresciute negli anni, impegnate quotidianamente sul fronte dell'accoglienza, dell'assistenza, della tutela dei cittadini stranieri, della loro dignita' e sicurezza".

Un'accoglienza che Bagnasco ha descritto come "semplice e cordiale, fatta di gesti concreti, che grazie alla rete delle parrocchie, delle caritas diocesane, di Migrantes, di tante associazioni, intesse l'ordito di una presenza capillare sul territorio, cui s' accompagna anche un processo culturale, capace di evitare sia le semplificazioni che le paure ingiustificate". "Entrambe - ha concluso l'arcivescovo di Genova - sono forme di discriminazione". .

Bagnasco: le famiglie hanno bisogno di aiuti concreti

Redazione Martedì, 20 Maggio 2014
- CdV, 19 mag. - Bagnasco si aspetta dal governo Renzi "risposte immediate e concrete" a sostegno delle famiglie, messe a dura prova dlla crisi economica. "Con fermezza, rispetto e insistenza torniamo a chiedere alle autorita' responsabili di avviare politiche che esprimano un si' convinto alla 'famiglia senza surrogati'; politiche attente a renderne meno difficile e gravosa la formazione, quindi la generazione e l'educazione dei figli, specie se malati, la cura e l'assistenza degli anziani", ha affermato il presidente della Cei intervenuto questa mattina in apertura della seconda giornata dei lavori della 66esima Assemblea della Cei. L'espressione "famiglie senza surrogati" ripropone in modo soft la polemica sulle coppie di fatto e gay. "Sono queste - scandisce il cardinale di Genova - le vere necessita'. E altresi' chiediamo che la famiglia, fondata sul matrimonio, non sia messa sotto scacco da una cultura insistente e monocorde, che pretende di 'ridefinire' il volto stesso dell'amare favorendone la fragilita', anziche' aiutarlo a superare, anche per il bene dei figli, le inevitabili prove". Secondo il presidente della Cei, "snaturare la famiglia significa scendere nel piu' profondo, fino a toccare le corde dell'umano e sciogliere la persona dentro a rapporti liquidi e insicuri". .

Grillo da Bruno Vespa: Politici e giornali da processare on-line

Redazione Martedì, 20 Maggio 2014

- Roma, 20 mag. - Beppe Grillo arriva in Rai e varca i cancelli degli studi di via Teulada dopo oltre 20 anni di assenza. Ad accoglierlo non solo un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi e cameraman, ma anche Bruno Vespa e il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone. Grillo e' arrivato con due taxi, in uno c'erano lui e i componenti dello staff comunicazione; nell'altro il plastico di un Castello dove sono 'prigionieri' politici, imprenditori e giornalisti, in primis proprio Bruno Vespa. "Ho un regalo - ha detto Grillo rivolgendosi a Vespa - ci diamo del tu, vero?". E i suoi collaboratori tirano fuori dal secondo taxi il plastico incellofanato: "E' meraviglioso - ha aggiunto - ma qui non me lo fanno entrare...e poi fanno entrare Berlusconi, pazzesco...".

Grillo provuove Vespa ma boccia i giornali. "Tutti a processo"

L'involucro viene aperto, il plastico rappresenta il Castello di Lerici, con la scritta 'anno di costruzione 1152'. E prosegue con la spiegazione: "Ho scelto il castello di Lerici perche' mi ricorda la mia infanzia. Li' ci sono le segrete"... e da li' spuntano le 'faccette' di Napolitano, Renzi, Monti ma anche Vespa "Noi vinceremo le europee - sostiene - e poi vinceremo anche le politiche. E faremo il politometro a tutti, un processo online.
  Ci sono diverse categorie - continua - i politici, per i soldi che hanno preso. I cittadini devono avere il diritto di processare i politici. Poi ci sono gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti che non se ne possono andare nei paradisi fiscali come se niente fosse senza essere processati.
  E poi ci sono anche i giornalisti: Vespa che rappresenta nel bene e nel male la stampa. Sarete processati anche voi online - dice rivolgendosi ai numerosi cronisti - abbiamo bisogno di uno sfogo, di uno 'sputo' digitale. Faremo un processo che durera' un anno". Grillo, sicuro di arrivare primo alle Europee, dice che il Pd "poverino chiama le vecchiette al telefono per farsi votare. Il Pd ha bisogno. Noi non abbiamo bisogno".

E su Twitter impazza #brunochiedi (Leggi)

IL MEGA ASSEGNO DA 5 MILIONI E MEZZO

Oltre al plastico, Beppe Grillo ha portato e srotolato nello studio di Porta a Porta anche un maxi assegno da 5 milioni e mezzo: quello della prossima restituzione delle eccedenze di diaria e indennita' dei parlamentari 5 stelle. Domani mattina (martedi', ndr) ci sara' il nuovo Restituzione day di deputati e senatori M5s.

STOCCATA A VESPA, "NON SEI UN GIORNALISTA MA UN PACCHETTO"

"Tu non sei un giornalista, sei un consulente in pensione. Sei un pacchetto e vendi un prodotto alla Rai", ha continuato Grillo rivolgendosi a Bruno Vespa: entrambi si danno del tu lungo tutta l'intervista. "Voglio processare i mezzi di comunicazione", ha aggiunto il leader di M5S

"SONO IN TV PER DIMOSTRARE CHE NON SONO HITLER E STALIN"

"Sono venuto a dimostrarvi che non sono Hitler ne' Stalin", ha detto Grillo a Vespa. "Se non si e' formato un partito violento e' grazie a noi" ha aggiunto. "Sono commosso, e' dal '93 che non entro in uno studio Rai". La puntata comincia con Grillo che cammina per lo studio e rimane cosi', in piedi, per qualche minuto. Poi ringrazia Vespa per la foto messa in studio, "una foto normale" ma poi, sull'onda dello scherzo, viene sostituita con una foto di Grillo che urla, con la bocca aperta: "Ecco, io non mi voterei" scherza Grillo.

LA LUPARA BIANCA, 80 EURO E L'EBETINO DI FIRENZE

"Lupara bianca e' un termine giornalistico, indica la scomparsa. Monti, Letta, dove sono finiti? sono scomparsi, i politici sono scomparsi". Grillo risponde cosi' a Vespa in merito alle 'accuse' del leader M5s a Renzi. "L'Ebetino e' gia' finito", ha ribadito Grillo. "Noi siamo gia' adesso la prima forza politica del paese - ha aggiunto - la nostra rabbia e' un bel sogno che ha unito 10 milioni di persone, non siamo andate nelle piazze a sfasciare le vetrine". Gli 80 euro? "Era piu' decoroso il voto di scambio di Achille Lauro", ha detto Grillo. "Noi andremo a governare e non faremo alleanze con nessuno. Non accettiamo piu' compromessi.
  Noi cercheremo di far dimettere questo governo". "Se prenderemo piu' voti del Pd, Renzi e il Pd dovranno farsi un esame di coscienza", ha detto il comico genovese. "Noi saremo il primo partito nel paese - prosegue - e quindi, non so in che modo, ma noi andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa".

NAPOLITANO NON RAPPRESENTA PIU' LA REPUBBLICA

 "Se prenderemo piu' voti del Pd, Renzi e il Pd dovranno farsi un esame di coscienza". Cosi' Beppe Grillo rispondendo alle domande di Bruno Vespa a Porta a porta. "Noi saremo il primo partito nel paese - prosegue il leader M5S - e quindi, non so in che modo, ma noi andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa. Diremo che Napolitano non rappresenta piu' questa Repubblica"

SE RENZI PRENDE UN VOTO IN PIU' NE PRENDO ATTO

"Non possiamo perdere. Ma se il Pd prende un voto in piu', ne prendo atto", ha detto Grillo rispondendo a una domanda del conduttore

EXPO: IMPRESE COLLUSE CON MAFIA, RAPINA E TRUFFA

"Tutte le imprese sono colluse con la mafia, quasi tutte. E' una rapina. E' una truffa colossale", ha aggiunto Grillo a proposito dell'Expo. "Noi siamo andati dentro l'Expo con un pullman - ha raccontato - stavano costruendo 15 corsie per l'autostrada da Monza a Milano... hanno chiamato da Los Angeles, neanche li' ce le hanno.. E quello che stava sull'autobus con noi - racconta - diceva che non siamo collusi con la mafia e l'hanno arrestato l'indomani... Poi arriva Sala e poi Cantone e dicono 'non 'ce n'eravamo accorti'. Come fai a mandare un supercommissario a controllare quando gli appalti sono stati gia' tutti concessi?". Secondo Grillo, "quei soldi vanno investiti in altre opere. L'Expo era un'idea bellissima e invece - ha sostenuto - e' una speculazione di cemento, un'associazione a delinquere di destra e di sinistra".

IMMIGRATI? PROBLEMA EUROPEO

"Non e' un problema che possiamo risolvere da soli. Non e' un problema italiano. Alfano dice la stessa cosa? Va bene, ma lui e' stato al governo per dieci anni", ha detto Beppe Grillo a Porta a Porta a proposito del problema dell'immigrazione.

"LA NOSTRA E' RABBIA BUONA, DA NOI UN PIANO B"

"Io urlo spesso, per rabbia, ma non so solo urlare. La mia rabbia e' buona, noi diamo un piano B, un sogno. Sono falliti sia il comunismo che il capitalismo", ha detto Grillo. "Io risulto uno che grida - ha aggiunto - e' vero, sono arrabbiato, a volte esagero ma e' una rabbia che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani. Noi non siamo andati in giro a far a botte con la polizia o a sfasciare le vetrine. Noi abbiamo tolto la violenza dalle strade. Se non si e' formato un partito violento, fascista... e tu lo sai, era tuo papa'..." ha detto scherzando a Bruno Vespa. E' merito nostro che abbiamo incanalato le forze incattivite in un movimento democratico".
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Altro...

Grillo promuove Vespa ma boccia i giornali, tutti da processare

Redazione Martedì, 20 Maggio 2014
- Roma, 20 mag. - "Vespa e' stato corretto". Con queste parole Beppe Grillo 'promuove' Bruno Vespa dopo la partecipazione a Porta a porta. "Ma - aggiunge - il processo alla stampa bisogna farlo". "Si' sono emozionato. Anche perche' c'ho lavorato 20 anni, ma vedere la Rai cosi ridotta... Comunque, andiamo avanti". "La Rai va ridimensionata. Ha 13mila dipendenti, 3 societa' gestiscono 1 miliardo con le fiction. Raiway e' importante, bisogna tenersela per i tralicci e per l'immagine dell'Italia". .

Tasi 2014, slitta a settembre il pagamento dell'imposta nei comuni ritardatari

Bernardo Diaz Martedì, 20 Maggio 2014
Una nota diffusa in serata dal Ministero dell'Economia precisa che nei comuni che non avranno deliberato le aliquote entro il 23 Maggio l'imposta si pagherà a Settembre. 

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Nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote, la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi per gli immobili diversi dall'abitazione principale è prorogata da giugno a settembre. E' quanto ha comunicato in una nota il Ministero dell'Economia. Per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi resta il 16 giugno. «Dopo aver incontrato l'Anci, per venire incontro da un lato alle esigenze determinate dal rinnovo dei consigli comunali, e dall'altro all'esigenza di garantire ai contribuenti certezza sugli adempimenti fiscali, il Governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre», spiega il Mef nel comunicato diffuso in serata.

Con questa precisazione quindi, nei comuni ritardatari, il pagamento dell'acconto di Giugno slitterà a settembre ed il saldo sarà versato a Dicembre; mentre le abitazioni principali pagheranno in una unica soluzione il 16 Dicembre. Nei comuni che pubblicheranno per tempo le aliquote l'acconto dovrà essere pagato, per tutti gli immobili, entro il 16 Giugno ed il saldo a dicembre.

Intanto sul fronte Tasi il servizio delle politiche territoriali della Uil denuncia che su 35 città capoluogo che hanno deliberato le aliquote della Tasi, in 12 la nuova imposta sui servizi indivisibili costerà più dell'Imu pagata nel 2012. Le città dove il conto sarà più salato sono, secondo il servizio studi, Bergamo, Ferrara, Genova, La Spezia, Macerata, Mantova, Milano, Palermo, Pistoia, Sassari, Savona, Siracusa. Sono 23 invece le città capoluogo dove la Tasi avrà un peso inferiore dell'Imu tra cui Roma, Aosta, Brescia e Vicenza. I risparmi maggiori si avranno a Caserta (con 168 euro in meno) Aosta (-163), Pordenone (-148), Livorno (-141) e Roma (-127).

Undici città (Ancona, Bologna, Cagliari, Cremona, Ferrara, Genova, La Spezia, Piacenza, Reggio Emilia, Torino, Vicenza), sulle aliquote della prima casa, hanno adottato l'addizionale dello 0,8 per mille arrivando al 3,3 per mille, soltanto Milano e Roma hanno deciso di ricorrere alla "super-Tasi" sulle seconde case, arrivando in questo caso all'11,4 per mille.

La decisione sulle variazioni delle aliquote dovrebbe essere stabilita, da parte dei comuni, entro il 23 maggio. Tuttavia sono molti gli enti locali che non hanno ancora deliberato le aliquote a causa delle elezioni del 25 maggio (quando 3.900 enti locali dovranno votare il nuovo sindaco); attualmente infatti solo 832 Comuni su 8.092 hanno provveduto a deliberare le aliquote per la Tasi e di questi solo 514 hanno pubblicato sul sito del ministero dell'economia la loro delibera.

Ad allarmare, oltre al ritardo nella fissazione delle aliquote, c'è anche il fatto che il pagamento della Tasi sarà diverso in ciascun comune. Secondo lo studio della Uil «alla fine si avranno sicuramente 8.092 applicazioni diverse della Tasi e si rischia di avere oltre 75mila combinazioni differenti di applicazioni dell'imposta. Ad esempio a Bologna ci sono 23 detrazioni diverse in base alla rendita dell'immobile».

Show di Beppe Grillo in Rai Processi on-line per i politici

Redazione Lunedì, 19 Maggio 2014

- Roma, 19 mag. - Beppe Grillo e' arrivato in Rai e ha varcato i cancelli degli studi di via Teulada dopo oltre 20 anni di assenza. Ad accoglierlo non solo un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi e cameraman, ma anche Bruno Vespa e il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone. Grillo e' arrivato con due taxi, in uno c'erano lui e i componenti dello staff comunicazione; nell'altro il plastico di un Castello dove sono 'prigionieri' politici, imprenditori e giornalisti, in primis proprio Bruno Vespa. "Ho un regalo - ha detto Grillo rivolgendosi a Vespa - ci diamo del tu, vero?".

E su Twitter impazza #brunochiedi (Leggi)

E i suoi collaboratori tirano fuori dal secondo taxi il plastico incellofanato: "E' meraviglioso - ha aggiunto - ma qui non me lo fanno entrare...e poi fanno entrare Berlusconi, pazzesco...". L'involucro viene aperto, il plastico rappresenta il Castello di Lerici, con la scritta 'anno di costruzione 1152'. E prosegue con la spiegazione: "Ho scelto il castello di Lerici perche' mi ricorda la mia infanzia. Li' ci sono le segrete"... e da li' spuntano le 'faccette' di Napolitano, Renzi, Monti ma anche Vespa. "Noi vinceremo le europee - sostiene - e poi vinceremo anche le politiche. E faremo il politometro a tutti, un processo online. Ci sono diverse categorie - continua - i politici, per i soldi che hanno preso. I cittadini devono avere il diritto di processare i politici. Poi ci sono gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti che non se ne possono andare nei paradisi fiscali come se niente fosse senza essere processati. E poi ci sono anche i giornalisti: Vespa che rappresenta nel bene e nel male la stampa. Sarete processati anche voi online - dice rivolgendosi ai numerosi cronisti - abbiamo bisogno di uno sfogo, di uno 'sputo' digitale. Faremo un processo che durera' un anno". Grillo, sicuro di arrivare primo alle Europee, dice che il Pd "poverino chiama le vecchiette al telefono per farsi votare. Il Pd ha bisogno. Noi non abbiamo bisogno". .

Europee: Renzi a Napoli, sfida piazza vinta ma anche fischi

Redazione Lunedì, 19 Maggio 2014
- Napoli, 19 mag. - Il suo comizio ha acceso, per alcune ore, i riflettori su un quartiere popolare qual e' quello della Sanita', ma soprattutto su una piazza, denominata San Vincenzo ma comunemente chiamata piazza Sanita', nella quale si sono riversate oltre duemila persone secondo dati della questura, cinquemila per gli organizzatori. Quello che e' certo e' che la sfida della piazza con Beppe Grillo, che aveva scelto quella location per il suo tour elettorale per le Europee solo 11 giorni fa senza riempirla, Renzi l'ha vinta. Seppure con quella "persona in piu'" che si augurava ieri pomeriggio a L'Arena di Rai 1. Piazza piena, si', ma non stracolma. L'ascensore della Sanita' che garantisce la mobilita' tra due parti della citta' ha funzionato senza sosta per due ore circa. A fare da cornice al comizio, ma senza turbare molto la serata, i cori "buffone, buffone" di una ventina di disoccupati che si erano messi in un angolo, e qualche striscione di protesta o per chiedere "lavoro e redditi". In chiusura, appena dopo la fine dell'inno nazionale, intonato dal premier subito seguito dalla folla, una bordata di fischi che hanno seguito Renzi mentre andava via; e una persona in prima fila sotto il palco, mentre il segretario del Pd stringeva qualche mano, e' riuscita a dirgli: "Siete voi che ci fate fischiare l'inno...". .

Renzi, la piazza e' nostra. Fi e M5s non all'altezza dell'Europa

Redazione Lunedì, 19 Maggio 2014
- Napoli, 19 mag. - "Se qualcuno pensava che la piazza non era casa nostra, abbiamo dimostrato il contrario". Lo dice Matteo Renzi a Napoli, guardano piazza Sanita' piena. "Provocano perche' hanno paura di noi", conclude. "Io sono convinto che la credibilita' internazionale di FI e M5S non e' all'altezza dell'Italia", ha poi aggiutno. Alla politica che "insulta", che usa "linguaggi di morte", come quella di "uno statista genovese", il Pd risponde con "linguaggi di gentilezza, ma di decisione", dice Renzi riferendosi alla 'lupara bianca' evocata da Beppe Grillo nei suoi confronti. "Noi parliamo linguaggio di speranza e di proposte", insiste. "La Rai deve contribuire alla ripartenza dell'Italia. E' giusto che anche chi sta in Rai guardi i numeri, che dicono che e' un'azienda che ha prestazioni elevate in alcuni settori e in altri un po' meno. Non immagino di sostituirmi all'amministratore delegato che c'e' (Gubitosi, ndr), ma lo abbiamo autorizzato, se vuole, a ridurre le sedi regionali. E abbiamo detto che la proposta del centrosinistra su Rai Way, che il governo Berlusconi e Maurizio Gasparri bloccarono, puo' essere recuperata". .
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