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Caso Expo 'divide' i partiti; Renzi, voto Europee e' spartiacque

Redazione Mercoledì, 14 Maggio 2014
- Roma, 13 mag. - "Non c'e' nulla di irregolare in quegli appalti, cosi' come non c'era nulla di irregolare per quanto riguarda Infrastrutture lombarde. E' tutto una montatura, cosi' come il caso Scajola". Roberto Formigoni (Ncd) ha una teoria che, a suo dire, e' condivisa in altri partiti. I magistrati - osserva - stanno spingendo per far sfondare Grillo anche al nord.... L'ex comico con i suoi non vuol sentir parlare di sondaggi, ma i pentastellati sono convinti del trend positivo. Un membro del governo sottolinea come settori dello Stato - tra questi la polizia e i magistrati - si stiano 'spostando' verso i cinque stelle. Molti parlamentari della maggioranza non nascondono il timore che sull'onda delle inchieste il Movimento 5 stelle possa avere un buon risultato alle Europee. Ed e' proprio per questo motivo che nei giorni scorsi molti renziani hanno invitato il premier a "metterci la faccia" non solo per 'neutralizzare' gli effetti della vicenda Expo, ma anche per far si' che il 25 maggio "non vinca l'antipolitica". "Renzi - spiega un deputato vicino al presidente del Consiglio - si e' reso conto che queste elezioni in ogni caso rappresenteranno un sondaggio su di lui e sull'esecutivo, non solo sull'Europa". Del resto il Capo dell'esecutivo - oggi a Napoli, Reggio Calabria e a Palermo, nei prossimi gioni in altre regioni italiane - non intende ridimensionare la valenza del voto. "Il passaggio elettorale delle Europee e' un vero e proprio spartiacque della politica in Italia", afferma. "Iniziano - insiste - dieci giorni chiave. noi salveremo questo Paese da chi lo vuole distruggere, non risponderemo agli insulti". "Noi - ripete - siamo quelli che dopo tanti anni restituiscono speranza e la possibilita' di credere che il tempo dell'Italia non e' il passato. Questo e' un referendum tra chi non ci crede in piu' e chi crea posti di lavoro, tra l'Italia che dice che va tutto male e quella che col cuore gonfio di difficolta' si e' rimessa in marcia". Per concentrarsi sulle Europee ed evitare divisioni e tensioni, ma anche 'sgambetti' possibili in Aula, e' stato deciso di rinviare il voto sull'arresto di Fracantonio Genovese. Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio non aveva nascosto la sua rabbia perche' nell'inchiesta Expo siano finiti personaggi legati anche alla Prima repubblica. Gli scandali di questi giorni fanno discutere anche chi non siede piu' sui banchi parlamentari. Rosa Russo Iervolino, ministro dell'Interno dal '98 al 2001 non riesce a comprendere l'operato di Claudio Scajola: "Una persona che ha avuto il ruolo di tenere l'ordine del Paese non si capiscce come non abbia potuto pensare al suo ordine. E' quasi un atteggiamento bambinesco il suo, il problema e' che c'e' un danno di immagine per l'Italia. Forse - aggiunge - ai miei tempi le istituzioni erano piu' forti...". Roberto Castelli, invece, da viceministro del ministero delle Infrastrutture ha avuto la delega sui lavori dell'Expo: "Ci sono - nota - i soliti filibustieri che vogliono conquistarsi la fetta di torta. Ma bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno, ci sono dei controlli antimafia asfissianti, anche se qualcosa di losco c'e'. A me - ricorda l'esponente del Carroccio - capito' un episodio analogo. Dopo aver chiuso un contratto sui lavori, un imprenditore mi disse: 'non ci fai vincere gli appalti pero''. Io subito feci saltare il tutto". .

Berlusconi: Geithner? Da essere disgustati, ho subito 4 golpe

Redazione Mercoledì, 14 Maggio 2014
- Roma, 14 mag. - "Se non vi difendiamo noi in Italia non vi difenderebbe nessuno. Io sono venuto qui a farmi tirar su di morale da voi, perche' non abbiamo particolari motivi per essere sereni e tranquilli, ani abbiamo molti molto motivi per essere delusi, disgustati, ma anche furiosi ed esasperati per quello che e' successo in questi primi 100 giorni di governo e segnatamente per quello che e' successo ieri: un ministro della prima amministrazione Obama ha fatto una dichiarazione che lasciava pochi dubbi su quello che affermava, raccontando come nel G20 di Cannes per due volte Merkel e Sarkozy convocarono riunione per far si' che il nostro paese fosse colonizzato dal Fondo monetario internazionale con la sospensione del potere del governo lasciato alla Troika, esattamente quello che era successo alla Grecia". Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando a una iniziativa elettorale a Roma. "Ha detto - ha aggiunto l'ex premier - chiaro che aveva subito varie pressioni da funzionari europei affinche' si desse spinta a governo in carica e dare immediatamente vota ad altro governo di tecnici presieduto da Monti. Io credevo che una notizia del genere avrebbe dovuto per lo meno stare in prima pagina nei quotidiani italiani... Che cosa ci dobbiamo aspettare da questo paese ancora, abbiamo dovuto sopportare quattro colpi di Stato". "Abbiamo subito 4 colpi di Stato", ha ribadito Berlusconi. L'ex premier torna ad elencare le varie tappe della "conquista del potere" da parte della sinistra, da Gramsci e Togliatti ad oggi, attraverso l'impossessamento delle "casematte", ovvero "la cultura, la televisione di Stato, le univerista', le case editrici e cosi' a poco a poco nella magistratura si fece avanti la corrente di Magistratura democratica che si allontano' nel '68 dall'ortodossia del Partito comunista sposando le tesi estreme delle Brigate rosse. Questi membri di Md lavorarono molto intensamente per conquistare il potere nella magistratura, nell'89 fecero un colpo magistrale facendosi regalare un loro corpo di polizia, la polizia giudiziaria che opera nella massima segretezza, senza che nemmeno i servizi segreti sappiano cosa fanno". .

Geithner, interviene Napolitano Dimissioni Berlusconi libere

Redazione Mercoledì, 14 Maggio 2014
- Roma, 14 mag. - "Le dimissioni liberamente e responsabilmente rassegnate il 12 novembre 2011 dal Presidente Berlusconi, e gia' preannunciate l'8 novembre, non vennero motivate se non in riferimento, in entrambe le circostanze, a eventi politico-parlamentari italiani". Lo si legge in un comunicato del Quirinale in merito agli episodi rivelati dall'ex Segretario di Stato al Tesoro degli Stati Uniti circa un presunto complotto ai danni di Silvio Berlusconi. "Sulle vicende che condussero alle dimissioni dell'on. Berlusconi nel novembre del 2011, e dunque alla crisi del governo da lui presieduto e alla nascita del governo Monti, il Presidente della Repubblica - dopo averne gia' dato conto via via nel corso degli sviluppi della crisi - forni' un'ampia ed esaustiva ricostruzione e valutazione nel discorso tenuto il 20 dicembre 2011 in occasione della Cerimonia di scambio degli auguri con i rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche in Quirinale", precisa il comunicato, "In quel discorso, cosi' come nel messaggio televisivo del 31 dicembre, possono ritrovarsi tutte le motivazioni relative a fatti politici interni e a problemi di fondo del paese come quelli della crisi finanziaria ed economica che l'Italia stava attraversando nel contesto europeo. "Gli episodi 'rivelati' dall'ex Segretario di Stato al Tesoro degli Stati Uniti e da altri sono relativi a riunioni, tenutesi nell'autunno del 2011, di consessi europei e internazionali cui il Presidente della Repubblica italiana - al pari degli altri Capi di Stato non dotati di poteri esecutivi - non aveva titolo a partecipare e non partecipo': e dunque nulla puo' dire al riguardo", aggiunge, "Tuttavia, a proposito di quanto, per qualche aspetto, era trapelato pubblicamente, il Presidente della Repubblica stigmatizzo', il 25 ottobre 2011, "le inopportune e sgradevoli espressioni pubbliche (a margine di incontri istituzionali tra capi di governo) di scarsa fiducia negli impegni assunti dall'Italia". Null'altro di pressioni e coartazioni subite dal Presidente del Consiglio nei momenti e nei luoghi di recente evocati fu mai portato a conoscenza del Capo dello Stato. Le dimissioni liberamente e responsabilmente rassegnate il 12 novembre 2011 dal Presidente Berlusconi, e gia' preannunciate l'8 novembre, non vennero motivate se non in riferimento, in entrambe le circostanze, a eventi politico-parlamentari italiani". .

Renzi, nuovo attacco all'Ue Pensa ai pesci e no a tragedie

Redazione Mercoledì, 14 Maggio 2014

- Reggio Calabria, 14 mag. - "Ci danno direttive sul pesce spada, ma ci girano le spalle quando si tratta di raccogliere persone che affondano in mare". Dopo le critiche di ieri all'Unione Europea, di cui aveva stigmatizzato il disimpegno sul tema dell'emergenza immigrazione che investe il Paese, Matteo Renzi e' tornato oggi sull'argomento. Ieri aveva parlato di istituzioni comunitarie attente al salvataggio delle banche ma distratte dinnanzi all'ondata di flussi migratori che si abbatte sulle coste italiane.

Immigrati, nel 2014 in Italia +823% di arrivi (LEGGI)

Oggi lo spunto per un nuovo affondo glielo hanno dato i pescatori calabresi. A Reggio, fra due o trecento lavoratori che lo attendevano davanti alla prefettura, c'erano anche loro. "Mi hanno spiegato - ha detto - che vivono una crisi dovuta al fatto che l'Ue impedisce loro di pescare il pesce spada. Ci danno direttive su queste cose - ha aggiunto - ma ci girano le spalle quando si tratta di raccogliere persone che affondano in mare". .

Arresto di Genovese, il voto a dopo le europee. E' scontro

Redazione Mercoledì, 14 Maggio 2014
- Roma, 14 mag. - Troppo delicato, bene rinviare a dopo le europee. Il voto sul deputato del Pd Francantonio Genovese, il cui arresto e' stato chiesto dai giudici di Messina, pare slittare verso date piu' tranquille. Ma la cosa non impedisce che il caso - Genovese e' accusato di associazione a delinquere riciclaggio truffa - irrompa nel dibattito politico segnato dalla campagna elettorale. Sono giorni in cui sono esplosi il caso Expo e quello Scajola, in cui Forza Italia ha di che lamentarsi per i contenuti delle memorie di Timothy Geithner, ministro di Obama. Inevitabile che un possibile mancato pronunciamento di Montecitorio sul destino, non solo politico, di un influente esponente del Pd siciliano scateni polemiche. Soprattutto da parte dei principali competitor del Pd alle imminenti europee, i grillini. Quando si inizia a profilare l'ipotesi di un rinvio, il Movimento 5 Stelle fa subito partire un duro comunicato. "Il Pd e' nudo. Stanno provando a rinviare ulteriormente la votazione sulla richiesta di arresto", scrive, "Ci piacerebbe sapere cosa dira' il Pd ai cittadini, come giustifichera' queste manovre di palazzo, di fronte al gravissimo caso Genovese, in un momento il cui il Paese e ripiombato negli scandali politici". Segue a ruota la richiesta di rinviare la votazione degli ordini del giorno al dl Lavoro, per passare immediatamente all'esame della richiesta di arresto. Niente da fare: respinta con 122 voti di differenza. Lontano da Montecitorio, Beppe Grillo commenta con poca diplomazia: "Renzie assomiglia sempre piu' a un pugile suonato che al gong non sa neppure ritrovare l'angolo per sedersi. E' in attesa del flop delle elezioni e del lancio della spugna da parte dei due ottuagenari padri della patria, Napolitano e Berlusconi". Una freccia in piu' nella sua faretra elettorale. Intanto il citato Berlusconi fa sapere che fare accordi con Matteo Renzi sulle riforme e' ormai inutile. Prove generali per il dopo europee? Forse. Il premier, da parte sua, ribadisce: tanto le vinciamo noi. Nelle sue stesse parole: "L'anno scorso arrivo' primo il M5s, secondo il Pd di Bersani e terzo il Pdl. Questa volta il podio sara' diverso". Anche questo potrebbe essere il primo passo del dibattito che si aprira' il 26 maggio. .

Altro...

Bonus Irpef, il beneficio arriva anche per cassintegrati e disoccupati

Sergey Mercoledì, 14 Maggio 2014
Anche i cassintegrati e a chi percepisce indennità di mobilità e disoccupazione riceveranno il Bonus Irpef da 80 euro. È quanto prevede la circolare 9/E dell'agenzia delle Entrate che risponde ai dubbi su beneficiari, calcoli e modalità di erogazione del bonus.

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Anche i cassintegrati, i disoccupati che percepiscono l'indennità e i lavoratori in mobilità riceveranno il bonus Irpef di 80 euro. E' quanto prevede la Circolare delle Entrate 9/E/2014 sullo sgravio fiscale, che dovrebbe arrivare nella busta paga di maggio. Tra le novità anche il fatto che le somme percepite come incremento della produttività, tassate al 10%, non concorrono ai fini del bonus.

L'Agenzia precisa in una nota che "il credito Irpef scatta anche per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione. Non concorrono al superamento del limite di 26mila euro le somme percepite a titolo di incremento della produttività che godono di una imposta sostitutiva del 10% mentre le stesse somme, a esclusivo vantaggio del lavoratore, vengono conteggiate per calcolare l’imposta lorda da confrontare con le detrazioni da lavoro dipendente". Nel caso delle "somme a sostegno del reddito" il diritto al bonus, precisa la circolare, è da considerarsi "automatico", in quanto le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti.

Per quanto riguarda invece i redditi soggetti all’imposta sostitutiva per l’incremento di produttività, questi (entro il limite di 3mila euro lordi) sono fuori dal calcolo della soglia di reddito di 26mila euro, tetto massimo oltre il quale si perde il diritto al bonus Irpef. "Nel 2014", chiarisce la Circolare, "la retribuzione di produttività individuale che può beneficiare di questa agevolazione fiscale non può essere complessivamente superiore a 3mila euro lordi e questa cifra non contribuisce al raggiungimento della soglia di 26mila euro di reddito complessivo; e il reddito di lavoro dipendente assoggettato a imposta sostitutiva deve comunque essere sommato ai redditi tassati in via ordinaria per la verifica della 'capienza' dell’imposta lorda, calcolata sui redditi da lavoro rispetto alle detrazioni da lavoro spettanti". Nel limite dei 26mila euro, invece, bisogna considerare i redditi provenienti da affitti di immobili sotto il regime della "cedolare secca".

Tra le altre precisazioni, l'Agenzia ricorda che il bonus da 80 euro spetta anche ai lavoratori deceduti in relazione al loro periodo di lavoro nel 2014 e sarà calcolato nella dichiarazione dei redditi del lavoratore deceduto presentata da uno degli eredi.

Sul fronte del sostituto d'imposta, invece, si segnalano i ragguagli circa il calcolo del credito da erogare. La circolare specifica gli step che il sostituto d’imposta deve seguire per il calcolo del credito. Una volta calcolato il credito, la successiva ripartizione potrà avvenire tenendo conto del numero di giorni lavorati in ciascun periodo di paga. Per semplicità di applicazione, è comunque possibile utilizzare anche altri criteri, purché oggettivi e costanti, ferma restando la ripartizione dell’intero importo del credito spettante tra le retribuzioni dell’anno 2014. Ad esempio, per i rapporti di lavoro che si protraggono per l’intero anno 2014, l’importo del credito di 640 euro su base annua potrà essere erogato per un importo pari a 80 euro al mese per ciascuno degli 8 mesi che vanno da maggio a dicembre 2014.

Nel caso di contribuenti che hanno lavorato solo una parte dell’anno, inoltre, il sostituto d’imposta deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo. La Circolare fa l'esempio di un lavoratore il cui reddito complessivo è di 22mila euro e che ha svolto 120 giorni di lavoro nel 2014 avrà diritto a un credito pari a 210,41 euro (640/365 x 120). Dopo aver individuato l’importo complessivo del credito spettante, particolare attenzione dovrà poi essere posta nella ripartizione del bonus nelle varie buste paga da maggio in poi. Infatti, l’importo da erogare nel mese andrà parametrato in base ai giorni di cui è composto il singolo mese di retribuzione.

Electrolux, c'è l'intesa: nessun licenziamento e decurtazione dei salari

Redazione Mercoledì, 14 Maggio 2014
Tra oggi e domani gli ultimi round con le istituzioni e Palazzo Chigi. Poi partono i referendum tra i lavoratori per chiudere entro il 22 maggio. Tra i punti centrali nessun licenziamento e mantenimento dei salari

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E' stata finalmente raggiunta l'intesa fra sindacati e azienda sulla vertenza Electrolux. E' quanto ha comunicato Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore degli elettrodomestici. "Dopo una notte di trattativa, siamo finalmente riusciti a raggiungere con Electrolux un'intesa difensiva, ma di grande importanza per la salvaguardia sia dell'occupazione, sia del salario. Oggi pomeriggio ci incontreremo al Ministero dello Sviluppo economico e domani alla presidenza del Consiglio", aggiunge Ficco. 

Anche il responsabile della Fiom, Michela Spera si mostra soddisfatto: "Sono pronti dopo un incontro durato tutta la notte i testi dell'intesa tra Electrolux e sindacato, il confronto riprende oggi al tavolo ministeriale con la partecipazione delle Regioni interessate, per formalizzare le misure decise dal Governo e dalle Regioni stesse a sostegno delle produzioni di Electrolux in Italia; il confronto conclusivo si terrà domani, alle ore 15, a Palazzo Chigi". Proseguono ancora i due sindacalisti: "Ora la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori". Le assemblee per illustrare i contenuti dell'ipotesi di accordo cominceranno venerdì 16 maggio a Forlì. A seguire ci saranno le assemblee a Porcia, il 19 maggio, a Susegana, il 20, e in conclusione, il 21 maggio, nello stabilimento di Solaro. In tutti gli stabilimenti del gruppo l'intesa sarà sottoposta a referendum che si concluderà entro il 22 maggio.

"I contenuti principali dell'intesa che poi sarà sottoposta al vaglio dei lavoratori", spiega ancora Ficco, "sono i seguenti: nessuna chiusura di stabilimento, in virtù di un piano industriale per tutti i quattro stabilimenti italiani con 150 milioni di euro di investimenti nel periodo 2014-2017; nessun licenziamento, grazie al ricorso ai contratti di solidarietà nelle fabbriche, alla cassa integrazione straordinaria in alcune aree impiegatizie ed alle uscite incentivate volontarie o finalizzate alla pensione; mantenimento integrale del salario, nonchè delle pause per effetti stancanti e per necessità fisiologiche, con la riduzione della sola pausa aggiuntiva di Porcia che passa da 10 a 5 minuti; per Porcia impegno dell'azienda al riassorbimento di 150 esuberi, attraverso iniziative interne e intervento di un imprenditore intenzionato a insediarsi nelle aree dismesse del sito; previsione di alcuni incrementi di gettito produttivo, ma con l'impegno aziendale a non peggiorare gli indici di salute e sicurezza sul lavoro e a verificare in fabbrica la fattibilità degli interventi; taglio del 60% dei permessi sindacali dal 1/1/2015, ma mantenimento delle ore di assemblea sindacale".

Piano garanzia giovani, quasi 30 mila richieste in pochi giorni

Eleonora Accorsi Mercoledì, 14 Maggio 2014
E' boom per il Fondo Governativo che punta all'inserimento di under 30 che non studiano né lavorano. Quasi 30mila richieste nei primi otto giorni di lancio del programma.
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Decolla il piano garanzia giovani. Dall'1 all'8 maggio si sono iscritti complessivamente 29.936 persone, nella maggior parte dei casi (21.189) attraverso il Portale Nazionale dedicato www.garanziagiovani.gov.it, in altri casi attraverso i portali regionali. Trend in costante crescita, nonostante l'assenza di consistente campagna pubblicitaria. Quanto alla provenienza geografica, la maggior parte dei giovani iscritti è nel sud in particolare in Campania, regione in cui il problema dei Neet è più evidente con 6.656 unità pari al 22% del totale. Seguono la Sicilia che ha espresso il 17% delle adesioni (4.981 unità) e, la Toscana con l'11% degli iscritti complessivi (3.358 unità). La regione con il minor numero di residenti, che hanno aderito al programma è invece la Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda il genere, si registra una prevalenza degli uomini che hanno espresso il 54% delle adesioni (16.196). Sul versante delle fasce d'età il 51% delle adesioni, ossia 15.371 (7.616 uomini e 7.755 donne) ha interessato i giovani di età compresa tra i 25 e 29 anni, mentre sono state 13.840 (pari al 46%) le iscrizioni che hanno riguardato soggetti dai 19 ai 24 anni (8.103 uomini e 5.737 donne) e 725, pari al 2%, quelle dei giovani dai 15 ai 18 anni (477 uomini e 248 donne). Interessante anche il dato che illustra le regioni scelte dal giovane per ricevere il portafoglio di servizi del programma: prevale la Campania con il 18% delle adesioni, seguita ancora una volta da Sicilia con il 12% del totale e dalla Toscana a quota 11 per cento. Queste tre regioni insieme assorbono insomma qualcosa come il 41% delle adesioni. 

Ad oggi sono 13 le convenzioni firmate con le Regioni: Calabria - Emilia Romagna - Friuli Venezia Giulia -Lazio - Liguria - Marche - Piemonte - Provincia Autonoma di Trento - Sardegna -Toscana - Umbria - Valle d'Aosta - Veneto. Prosegue nel frattempo, l'impegno del Ministero per la promozione di specifici protocolli di collaborazione con le principali Associazioni imprenditoriali finalizzati ad incrementare e rendere facilmente disponibili sulla piattaforma della "Garanzia Giovani" le offerte delle imprese. Dopo quelli con Finmeccanica (28 marzo) e con Cia e Agia (22 aprile), sono stati siglati i protocolli con le organizzazioni che fanno parte di Rete Imprese Italia: Casartigiani - Cna -  Confartigianato - Confcommercio - Confesercenti.

La residenza del giovane non è affatto preclusiva per la scelta della regione dalla quale ricevere il portafoglio di servizi; infatti, il 27% degli iscritti (10.811 unità) ha scelto una regione diversa da quella di residenza. La regione con la differenza maggiore tra residenti che hanno aderito e coloro che hanno scelto una destinazione diversa è proprio la Sicilia con 2.395 giovani con la "valigia pronta" (in pratica il 33% degli aderenti residenti sull'isola).

Pensioni, al via la campagna Red dell'Inps per le verifiche reddituali

Eleonora Accorsi Mercoledì, 14 Maggio 2014

E' partita la cosiddetta "Campagna red", con la quale l'Inps chiede ai pensionati di comunicare se oltre alla pensione hanno avuto nel 2013 altri redditi (personali e familiari), che - a seconda della loro misura - potrebbero modificare l'importo della pensione o farla perdere del tutto. La richiesta non riguarda tutti i pensionati, ma è rivolta solo a quelli  che hanno la pensione il cui importo dipende, in tutto o in parte, dal proprio reddito personale o coniugale. Si tratta, ad esempio, di persone che hanno la pensione integrata al minimo, vedove che hanno la pensione ai superstiti che deve essere ridotta in presenza di particolari redditi.

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Interessati anche i pensionati che riscuotono l'assegno per il nucleo familiare e la cosiddetta quattordicesima; ma anche i titolari di pensioni e assegni sociali e le persone che hanno le prestazioni di invalidità civile. La comunicazione deve essere presentata all'Inps entro il 30 giugno soltanto attraverso il mezzo telematico. Ci sono due possibilità: contattare direttamente l'Inps, oppure rivolgersi a intermediari esterni.  Nel primo caso è sufficiente collegarsi direttamente all'Inps seguendo il percorso indicato dalla procedura. Occorre denunciare il proprio codice fiscale e il codice segreto Pin per poter essere riconosciuto dall'Inps e abilitato a fare l'operazione. Nell'altro caso si può chiedere l'aiuto gratuito dei Caf o dei professionisti abilitati come i consulenti del lavoro.

È necessario portare la lettera di invito dall'Inps nella quale è inserita una stringa, riportata con codici a barre, che contiene tutte le informazioni personalizzate di ogni interessato. Non rispondere significa avviare il blocco della pensione e poi la richiesta di restituzione delle somme indebite.

Ucraina: Lavrov, paese e' sull'orlo di una guerra civile

Redazione Mercoledì, 14 Maggio 2014
(AGI/AFP) - Londra, 14 mag. - L'Ucraina e' "sull'orlo della guerra civile". L'allarme e' stato lanciato dal ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che e' tornato a ribadire le perplessita' di Mosca sulle prossime elezioni presidenziali, fissate per il 25 maggio. "Quando abbiamo degli ucraini che uccidono altri ucraini", ha spiegato in un'intervista a Bloomberg, "credo che si sia vicini a una guerra civile" e "sia nell'est che nel sud c'e' una guerra, una vera guerra".
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