Buono Nido, Al via le domande per il bonus da mille euro
I genitori che hanno iscritto i bimbi all'asilo già nell'anno scolastico 2016/2017 riceveranno l'importo con gli arretrati a partire dal 1° gennaio 2017. Sulla misura pesa però un vincolo annuo di risorse.
Destinatari
Il buono potrà essere percepito per un massimo di un triennio (visto che si riferisce alla platea dei bimbi tra gli 0 e 3 anni) e sarà corrisposto dall'INPS al genitore richiedente, previa presentazione di idonea documentazione attestante l'iscrizione a strutture pubbliche o private ed il relativo pagamento della retta per l'asilo nido. Quanto al perimetro soggettivo ne potranno fare richiesta i genitori residenti in Italia con cittadinanza italiana, oppure di uno Stato membro dell'Unione europea oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, che risultino in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo ovvero una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea previste dagli artt. 10 e 17 del D.Lgs. n.30/2007. La fruizione del bonus, lo si ricorda, è sganciata dall'accertamento dell'Isee o dei redditi Irpef del genitore ma dovrà riguardare bimbi nati o adottati a partire dal 1° gennaio 2016.
Per i bimbi già iscritti all'asilo nido nell'anno scolastico 2016/2017, l'Inps erogherà il contributo in una unica soluzione a copertura delle rette già pagate (gennaio/luglio 2017 per un totale di 636 euro circa) ed il genitore dovrà allegare la documentazione attestante l'avvenuto pagamento delle rette in tale periodo. Ove il genitore dichiari l'iscrizione del bimbo anche per l'anno scolastico 2017/2018 il bonus sarà corrisposto anche per le mensilità successive (settembre/dicembre 2017) ed in tal caso le rette dovranno essere allegate entro la fine di ciascun mese di riferimento e comunque non oltre il 31 dicembre 2017. Per i bimbi iscritti all'asilo a partire dall'anno scolastico 2017/2018 la presentazione della domanda sarà, invece, possibile solo nel caso in cui sia fornita prova dell’avvenuta iscrizione e del pagamento almeno di una retta di frequenza. La prova dell’avvenuto pagamento può essere fornita tramite ricevuta o quietanza di pagamento, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale, e per i nidi aziendali tramite attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga.
Complessivamente la misura si rivolgerà a tutti i genitori, anche coloro che risultano senza lavoro che, come noto, non hanno diritto ai voucher per i servizi di baby sitting in alternativa al congedo parentale. Ad ogni modo il buono nido non può essere fruito contestualmente con mensilità coincidenti con l'erogazione del voucher baby-sitting nè con la detrazione fiscale del 19% sul totale delle spese annue documentate di iscrizione in asili nido sostenute dai genitori.
Bimbi affetti da gravi patologie croniche
Per i bimbi che non possono frequentare l'asilo in quanto affetti da gravi patologie croniche il bonus sarà erogato in misura piena, pari a mille euro, ed un'unica soluzione per assicurare forme di supporto presso la propria abitazione. In tal caso l'importo verrà corrisposto direttamente al genitore richiedente dietro presentazione da parte di quest'ultimo di un'attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, sulla scorta di idonea documentazione, che attesti, per l'intero anno di riferimento, l'impossibilita' del bambino di frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica.
Documenti: Il DPCM 17 Febbraio 2017 ; Circolare Inps 88/2017