Lavoro, Sino a 50mila euro di Incentivi ai giovani che si mettono in proprio

Decolla il fondo rotativo nazionale «Selfiemployment» che, su iniziativa del ministero del welfare e con la gestione di Invitalia (l'agenzia per l'at­trazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), è finalizzato a con­cedere agevolazioni a chi ha meno di 29 anni, forte di una dotazione iniziale di 114,6 milioni di euro.

È stato infatti pubblicato il decreto che aggiunge un altro tassello al programma nazionale "Garanzia giovani" che si prefigge di indirizzare una fetta di cosiddetti «neet» (senza un impiego e oramai fuori dai percorsi di studio) iscritti al programma gestito dalle regioni per strapparli alla disoccupazione verso un modello di autoimpiego, sop­perendo alla carenza di ga­ranzie reali per ottenere un prestito bancario, e fornendo risorse per sovvenzionare il 100% dei piani di spesa e senza interessi.

A partire dal 1 ° marzo, si legge nel bando appena pub­blicato, il Fondo sarà pienamente operativo e gli interessati potranno presentare le domande per ricevere i fi­nanziamenti agevolati, con i quali costituire e far decollare l'iniziativa imprenditoriale. 

Possono partecipare i giovani tra i 18 e i 29 anni che non hanno un lavoro e non sono impegnati in percorsi di studio o di formazione professionale e che risultino iscritti al programma Garanzia Giovani e hanno concluso l’accompagnamento allo startup di impresa.

SELFIEmployment è valido in tutta Italia e finanzia, nel rispetto del regolamento de minimis, progetti che prevedono spese per almeno 5.000 euro, fino a un massimo di 50.000 euro. I finanziamenti: sono a tasso zero, coprono fino al 100% delle spese, non richiedono garanzie personali e devono essere restituiti in 7 anni. Le misure previ­ste sono il microcredito per la nascita e l'insediamento di nuove attività le cui spese vadano dai 5 mila ai 25 mila euro, il microcredito esteso (dai 25.001 ai 35 mila) e i piccoli prestiti fino a un mas­simo di 50 mila euro; a essere coperte, si legge, saranno le voci che vanno dalle uscite per acquistare materie prime e beni ( «direttamente collega­ti al ciclo produttivo e strettamente funzionali all'esercizio dell'attività­) al pagamento di bollette e canoni d'affitto, fino all'erogazione di stipendi per chi concorrerà allo sviluppo dell'impresa.  Chi ottiene le agevolazioni deve impegnarsi a realizzare gli investimenti entro 18 mesi dal perfezionamento del provvedimento di ammissione.

E' possibile presentare la domanda come imprese individuali, società di persone, società cooperative composte massimo da 9 soci. Sono ammesse sia le società costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive sia le società non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 60 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni. Ammesse anche le associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive. 

Attraverso il bando possono essere finanziate le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, come ad esempio: turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi servizi alla persona, servizi per l’ambiente, servizi ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione), risparmio energetico ed energie rinnovabili, servizi alle imprese manifatturiere e artigiane commercio al dettaglio e all'ingrosso trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. 

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Documenti: Il bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali