Maternità, Ecco come funziona il «bonus nuovi nati» da 1.000€
Spetta una tantum per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025 purché l’ISEE del nucleo familiare non superi i 40.000€. I chiarimenti in un documento dell’Inps. Domande entro 60 giorni dall’evento a pena di decadenza.
Ritorna il premio alla nascita, il contributo economico una tantum riservato ai bimbi nati o adottati per incentivare la natalità e contribuire alle spese per loro sostegno. Per le nascite, adozioni o affidamenti preadottivi intervenuti a decorrere dal 1° gennaio 2025 il contributo è di 1.000€ completamente esentasse e spetta solo ai nuclei familiari in possesso di un ISEE non superiore a 40.000€. Per averlo occorre fare domanda tramite Inps, a pena di decadenza, entro 60 giorni dall’evento. Lo rende noto lo stesso Istituto di Previdenza nella Circolare n. 76/2025 in cui spiega la nuova misura introdotta dall’articolo 1, co. 206 della legge n. 207/2024 (legge di bilancio 2024).
Bonus nuovi nati
Si tratta della versione 2.0 del «premio alla nascita» riconosciuto dalla legge di bilancio 2017 tra il 1° gennaio 2017 ed il 28 febbraio 2022 quando fu assorbito dall’assegno unico. A differenza della vecchia versione il «bonus nuovi nati» vale 1.000€ una tantum (in luogo di 800€), spetta solo ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 40.000€ (prima a prescindere dall’ISEE) ed è cumulabile pienamente sia con l’Assegno Unico che con il Buono nido. Nella Circolare n. 76 l’Inps illustra le caratteristiche della misura nelle more del rilascio del servizio telematico per la presentazione delle domande.
Destinatari
Possono accedere al bonus i:
- cittadini italiani, cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea o loro familiari, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- cittadini di uno Stato non appartenente all'Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- titolari di permesso unico di lavoro autorizzati a svolgere attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi, residenti in Italia. In considerazione dell’orientamento comunitario l’Inps spiega che sono ammessi anche i cittadini extracomunitari in possesso di un altra tipologia di permesso purché di durata non inferiore a un anno.
Si ricorda che ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale e che i cittadini del Regno Unito residenti in Italia entro il 31 dicembre 2020 sono considerati cittadini comunitari (senza quindi necessità di produzione dei titoli di soggiorno legale per gli extracomunitari).
Residenza
Il bonus spetta a condizione che il genitore richiedente sia residente in Italia alla data di presentazione della domanda. Il requisito, inoltre, deve sussistere dalla data dell’evento (nascita, adozione, affido preadottivo) alla data di presentazione della domanda.
ISEE
Inoltre è necessario il possesso di un ISEE non superiore a 40.000€ (non rivalutabili annualmente) neutralizzando le erogazioni relative all’Assegno Unico. Ad esempio, nel caso di un indicatore ISEE per prestazioni ai minorenni con un parametro della scala di equivalenza del nucleo familiare del minore pari a 2,5 e un importo dell’AUU erogato di 1.500 euro, l’importo da escludere dal valore ISEE sarà pari a 600 euro (1.500:2,5). In questo caso, ad esempio, con un indicatore ISEE pari 40.400 euro, l’indicatore utilizzato ai fini del Bonus nuovi nati è pari a 39.800 (40.400 – 600) euro.
Data di Nascita
Come detto il bonus spetta in presenza di una nascita, adozione o affidamento preadottivo avvenuto dal 1° gennaio 2025 in poi. In caso parto gemellare raddoppia. Per le adozioni il contributo può essere chiesto solo per i minorenni.
Domande entro 60 giorni
L’erogazione del bonus è subordinata alla presentazione di apposita domanda all’Inps da parte di uno dei genitori tramite un apposito servizio che sarà reso disponibile nei prossimi tempi. Al momento della domanda occorre un’attestazione ISEE valida.
La domanda va presentata, a pena di decadenza, entro 60 giorni dalla nascita o dalla data di ingresso in famiglia in caso adozione o affido preadottivo. Per gli eventi occorsi prima del rilascio del servizio per l’acquisizione delle domande l’Inps spiega che i 60 giorni decorrono da tale data. Nella domanda il richiedente dovrà autocertificare i requisiti ed indicare l’IBAN presso cui ricevere la somma.
Vincolo di bilancio
Il contributo, completamente esentasse, è strutturale e cioè vale per tutti gli eventi che si verificano dal 1° gennaio 2025 in poi. Le risorse, tuttavia, non sono infinite: 330 milioni di euro per il 2025 e 360 milioni di euro annui dal 2026 in poi. L’Inps provvederà al monitoraggio dei fondi disponibili e qualora si dovessero verificare scostamenti di bilancio un apposito decreto interministeriale potrebbe ridurre il valore del bonus e la soglia ISEE per l'accesso alla misura.
Documenti: Circolare Inps 76/2025