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Riforme: prevertice Pd a p. Chigi prima di riunione con M5S

Giovedì, 17 Luglio 2014
- Roma, 17 lug. - Riunione a Palazzo Chigi prima dell'incontro tra Pd e M5S: nella sede del governo sono arrivati il vicesegretario del Partito Democratico Debora Serracchiani, l'eurodeputata Alessandra Moretti e il capogruppo dem alla Camera, Roberto Speranza. "La delegazione sara' formata dai firmatari della lettera ai 5 Stelle", ha detto Moretti rispondendo ai cronisti.
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Riforme: alle 15 incontro in streaming Pd-M5S

Giovedì, 17 Luglio 2014
- Roma, 17 lug. - Slitta di un'ora rispetto al previsto, cioe' dalle 14 alle 15, il faccia a faccia alla Camera, in streaming, tra le delegazioni Pd e M5S sulle riforme. L'orario del vertice e' stato aggiornato anche sul blog di Beppe Grillo. L'incontro sara' diffuso in diretta streaming sul blog stesso, su 'La Cosa', ma anche sul canale Youtube. "Il Pd ha chiesto di spostare alle 15 l'incontro" scrive Luigi Di Maio, su facebook, confermando lo slittamento dell'incontro di oggi. Aggiunge, il vicepresidente della Camera M5S, l'eloquente hastag #chefatica. "In Senato si affermi un reale spirito costituente", dice il senatore del Partito democratico Walter Tocci, concludendo il suo intervento durante la discussione generale del ddl di Riforma nell'Aula di palazzo Madama. Ma quello che colpisce di piu' e' la salva di applausi che si leva dall'emiciclo ad accogliere le parole del 'frondista' Pd, anche da parte dei rappresentanti M5S e Sel, e anche dalla senatrice FI Alessandra Mussolini. Tocci, appunto tra i 14 senatori Pd che a giugno si erano autosospesi in solidarieta' con il collega di partito Mineo, sostituito in commissione in ragione della sua contrarieta' alò progetto di riforme ora approdato in Aula, auspica che "il testo finale consenta di rivedere il giudizio negativo". "L'elegante lingua italiana dei padri costituenti con le sue parole semplici e profonde, riconoscimento, lavoro, dignita' - spiega - e' improvvisamente interrotta da un lessico nevrotico e tecnicistico, scandito da rinvii a commi, come un normale regolamento di condominio. E' la parte che si sta scrivendo oggi". Con la proposta di revisione costituzionale insieme all'Italicum, ha affermato ancora Tocci, "nessuno dei problemi istituzionali e' stato risolto, anzi, molti sono stati aggravati". Con la proposta di riforma della legge elettorale, ha insistito, si decide "di voltare le spalle agli elettori" che da un decennio chiedono di "guardare in faccia gli eletti". "I cittadini - ha spiegato - continueranno a non scegliere i deputati e non eleggeranno neppure i senatori" con il risultato "che il ceto politico eleggera' il ceto politico: e' un grande azzardo, a mio avviso, restringere la rappresentanza, proprio mentre viviamo forse la piu' grave frattura fra societa' ed istituzioni della storia italiana". .
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Padoan: crescita debole e incerta Non ci sono scorciatoie

Giovedì, 17 Luglio 2014

- Roma, 17 lug. - "La strategia del governo e' convergente con le raccomandazioni delle commissioni e coniuga l'azione di risanamento strutturale con il sostegno alle famiglie, per esempio attraverso il bonus fiscale, e alle imprese con misure diverse tra cui il rimborso dei debiti della Pubblica amministrazione attualmente in corso di ulteriore rafforzamento". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan intervenendo in aula alla Camera.

"Siamo in un contesto di crescita ancora debole e incerta - ha ricordato Padoan - la disoccupazione rimane elevata e si conta in Europa nell'ordine di decine di milioni sopratutto fra i giovani, e' un problema dell'Italia ma anche dell'Europa, anche per questa ragione la presidenza italiana del semestre appena iniziato ha posto al centro il sostegno della crescita e dell'occupazione. E' indispensabile che ci sia un orizzonte di medio termine la crescita e' un fenomeno complesso e spesso non ben compreso, ma sopratutto non ci sono scorciatoie".

Per quanto riguarda il cuneo fiscale, "Il taglio sara' reso permanente con la legge stabilita' e si proseguira' nella riduzione dell'Irap". "Lo scenario - ha sottolineato Padoan - e' in linea con la riduzione del debito e siamo su un sentiero compatibile con i parametri europei: il Def a settembre lo confermera'". "I dati macroeconomici piu' recenti, se confermati, indicano un ritardo nel ritorno al meccanismo di una crescita sostenibile in Europa e altrove - ha proseguito il ministro - e cio' e' vero anche per il nostro paese: i margini per l'azione del governo si faranno piu' stretti ma non per questo si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per quel salto di qualita' di cui il paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme". 

"Questa prospettiva e' necessaria - ha detto ancora Padoan - anche per mantenere l'equilibrio difficile tra consolidamento dei conti pubblici e sostegno alla crescita e all'occupazione e che il governo e' determinato a presentare". "E' necessaria una strategia a piu' piani che il governo propone per l'Italia e per l'Europa poggiata su tre pilastri: innanzitutto piu' apertura di mercato interno e globale, l'Europa ha sempre trovato la via della crescita attraverso forme di integrazione e di apertura crescente, secondo le riforme strutturali che devono interessare tutti i paesi, la grande crisi da cui fatichiamo a uscire e' anche il frutto di un ritardo accumulato molto prima che la crisi finanziaria si sviluppasse" e in terzo luogo "piu' investimenti per la crescita attivati con strumenti diversi con diversi canali, pubblici e privati".

Padoan ha poi puntualizzato che  "Un maggior grado di coordinamento tra le politiche strutturali degli stati membri potra' accrescere l'impatto, un punto che e' stato ripreso di recente anche dal presidente della Banca centrale europea". Per il titolare del dicastero di Via Venti settembre, "il compito della politica economica e del nostro governo e' dare i segnali giusti, che abbiano l'orizzonte temporale adeguato e che possano influenzare positivamente le aspettative, creino incentivi opportuni e necessari". "L'idea recentemente enunciata dal presidente del Consiglio dell'agenda dei mille giorni e' questa, ma naturalmente riempita di contenuti e proposte concrete e a questo stiamo lavorando" ha concluso Padoan.

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Ue: Renzi, l'Italia chiede solo rispetto

Mercoledì, 16 Luglio 2014
- Bruxelles, 16 lug. - Che cosa chiede l'Italia in Europa? "L'Italia chiede soltanto rispetto". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al suo arrivo al palazzo Justus Lipsius dove sta per iniziare il vertice straordinario sulle nomine. "Non si tratta di una posizione o dell'altra ma chiediamo il rispetto che spetta a tutti i Paesi e, in particolare, a uno dei Paesi fondatori come il nostro", ha detto Matteo Renzi, prima di entrare nella sala del Consiglio europeo, a proposito della partita in corso sulle nomine Ue. .
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Riforme: Minzolini, Renzi pensa al voto anticipato

Mercoledì, 16 Luglio 2014

- Roma, 16 lug. - "Il premier vuole un nuovo assetto istituzionale e una legge elettorale pronti all'uso per la prossima primavera". E' l'affondo del senatore FI Augusto Minzolini. Punta molto sulla tempistica del governo, l'ex direttore del Tg1 per "smascherare il non detto" di un dibattito che, dice ancora, "e' inquinato da uno spesso strato di ipocrisia".

Renzi vuole il nuovo assetto e l'approvazione della legge elettorale, magari per giugno, continua Minzolini che da senatore torna a calarsi nei panni del 'retroscenista' politico, quando "di fronte ad una situazione economica che potrebbe restare estremamente problematica avra' bisogno di una via d'uscita, cioe' delle elezioni anticipate, prima che il suo rapporto di fiducia con il Paese venga meno e gli si presenti lo spettro di un destino simile a quello di Letta e Monti".

Renzi "a differenza dei suoi predecessori, e' astuto e vuole giocare d'anticipo", sottolinea ancora il senatore FI. Motivo per cui, aggiunge, "nella sua strategia, la riforma deve essere approvata dalle due Camere entro il gennaio prossimo lasciando la possibilita', se non avra' i due terzi, di tenere il referendum confermativo nella prima parte della prossima primavera. In questo modo restera' aperta la finestra di giugno per le elezioni politiche anticipate alle quali il premier si presentera' senza risultati adeguati dal punto di vista dell'economia, ma avendo come fiore all'occhiello quelle riforme che la politica tentava da venti anni".

E poco importa, attacca, "se arronzate e se non daranno da mangiare al Paese. L'importante, nel tradizionale schema renziano, e' solo poterlo dire. Si ripetera' la virtuale abolizione delle Province". .

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