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Bernardo Diaz

Bernardo Diaz

Bernardo Diaz, dottore commercialista collabora con PensioniOggi.it dal novembre del 2015.  

Sblocca Italia, ecco come funziona il bonus sugli affitti
Fisco

Sblocca Italia, ecco come funziona il bonus sugli affitti

Domenica, 14 Settembre 2014
Il decreto legge sblocca italia introduce il bonus per chi affitta un immobile nuovo entro sei mesi dal suo acquisto per almeno 8 anni ad un canone non superiore a quello previsto per i contratti a canone concordato.

Kamsin Servirà un decreto interministeriale Infrastrutture-Finanze per vedere in azione il bonus per chi affitta un immobile entro 6 mesi dall'acquisto o dalla sua costruzione. Ma nessun cenno ai tempi entro cui tale provvedimento dovrà essere adottato. E' questo quanto prevede l'articolo 21 del Dl 133/2014 che ha introdotto nel nostro ordinamento il cd. bonus sugli affitti, una misura in verità già presente in alcuni paesi europei che ha stimolato il mercato immobiliare.

L'incentivo consiste in una deduzione dal reddito, ripartita in otto anni, del 20% del prezzo di acquisto o di costruzione, nel limite massimo complessivo di spesa di 300.000 euro. In tutto dunque 60 mila euro ripartiti in 8 anni. Diverse le condizioni per attivare il bonus. Prima di tutto la deduzione potrà essere conseguita a condizione che entro 6 mesi dall'acquisto o dalla costruzione dell'immobile si stipulerà un contratto di locazione di importo non superiore a quello previsto per i contratti a canone concordato (articolo 2, comma 3, Legge 431/98) oppure all'eventuale importo della cd. "convenzione comunale" (cioè quella stipulata per il rilascio del permesso di costruire) o all'eventuale importo del canone "speciale" previsto per le abitazioni nei "Comuni ad alta tensione abitativa".  Non si perde la deduzione, comunque, se, per motivi non inputabili al locatore, il contratto di locazione si risolve prima del decorso degli 8 anni, a patto che ne venga stipulato un altro entro un anno dalla data della suddetta risoluzione.

Il tipo di contratto - La legge non precisa che tipo di contratto debba essere stipulato (se a canone libero o concordato) chiedendo solo che l'immobile sia destinato alla locazione per 8 anni. Sarà il decreto interministeriale che dovrà, nei dettagli, precisare il punto. Il provvedimento regolamentare dovrà indicare, ad esempio, se è ammissibile stipulare piu' contratti di locazione nel tempo in modo da raggiungere il vincolo degli 8 anni oppure se ab origine il contratto debba avere una durata di 8 anni. In tal caso saranno ammissibili solo contratti a canone libero (4+4) mentre saranno preclusi quelli a canone concordato (perchè questi hanno una durata di tre anni rinnovabili di altri due e quindi la durata complessiva potrà arrivare a cinque anni, non ad otto). 

Le Altre condizioni - Il bonus spetta solo per gli acquisti, effettuati dall 1° gennaio 2014 al 31 Dicembre 2017 di unità immobiliari a destinazione residenziale, di nuova costruzione od oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia. Si tratta delle unità immobiliari classificate nelle categorie catastali da A/1 ad A/11 (esdusa la A/10), a prescindere dal loro effettivo utilizzo. Sono escluse le categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9).

Inoltre per attivare il bonus è richiesto che non ci siano rapporti di parentela di primo grado tra locatore e locatario (ad esempio padre e figlio, mentre sarebbe ammissibile il bonus in una casa data in affitto dal nonno al nipote) e che l'immobile consegua prestazioni energetiche certificate in Classe A o B. Il bonus spetta inoltre solo alle persone fisiche che non esercitino attività commerciale.

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Fisco

Tasi 2014,nei comuni ritardatari il pagamento slitta al 16 Dicembre

Giovedì, 11 Settembre 2014
Solo 3.600 enti, secondo gli ultimi dati censiti da Confedilizia, hanno centrato la scadenza del 10 Settembre, potendo così chiamare alla cassa i contribuenti per la prima rata della Tasi entro il 16 ottobre.

Kamsin E' scaduto ieri il termine per i comuni che non avevano deliberato le aliquote sulla Tasi entro il 23 Maggio di farlo in tempo utile per chiedere ai propri concittadini di versare l'acconto entro il 16 Ottobre. Entro il 10 Settembre i comuni dovevano infatti inviare le delibere sulle aliquote al Mef che ha tempo per pubblicarle fino al 18 Settembre. Attualmente solo 3.600 enti, secondo gli ultimi dati censiti da Confedilizia, hanno rispettato questa la scadenza. Anche se i numeri sono ancora provvisori in circa 2mila comuni non sono arrivate e non arriveranno decisioni.

In questi enti l'appuntamento con la Tasi si complica e non di poco. Innanzitutto i contribuenti dovranno recarsi alla cassa entro il 16 dicembre e il tributo si pagherà in rata unica con aliquota di base all'1 per mille sulle abitazioni principali. La regola è valida in linea generale anche per gli immobili diversi dalla prima casa con la precisazione, tuttavia, che il valore tra Imu e Tasi (sulle seconde case si paga infatti anche l'Imu) non deve superare l'aliquota massima del 10,6 per mille. Quindi nel caso l'aliquota Imu sia superiore al 9,6 per mille l'aliquota standard della Tasi non sarà applicata per l'intero ma si ridurrà nella misura sufficiente a far sì che la somma dei due tributi non superi il 10,6 per mille.

Altro effetto del mancato rispetto della tempistica fissata dalla legge riguarda il riparto dell'obbligazione tributaria fra possessori e occupanti, che dovrà essere effettuato nella misura standard, rispettivamente, del 90% e del 10% del totale. Mentre i comuni possono modificare tali percentuali, abbassando la prima fino al 70% e alzando simmetricamente la seconda fino al 30%.

Queste regole, secondo Confedilizia, penalizzeranno le abitazioni di valore catastale medio-basso, che vedranno aumentare il prelievo rispetto a quanto accadeva nel precedente regime (che era caratterizzato dalla presenza di detrazioni in misura fissa) mentre pagheranno importi minori le abitazioni che il catasto considera più pregiate.

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Fisco

Tasi 2014, ultimo giorno per le delibere dei comuni

Mercoledì, 10 Settembre 2014
Le aliquote sulla Tasi dei comuni che hanno deliberato tra i primi di giugno e il 10 settembre dovranno essere pubblicate sul sito del federalismo fiscale entro il 18 settembre. I contribuenti alla Cassa entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre.

Kamsin Oggi è l'ultimo giorno utile per le decisioni comunali sulla Tasi. I primi cittadini che non hanno deliberato entro lo scorso 23 Maggio dovranno inviare al Mef le delibere che fissano le aliquote per il tributo sui servizi indivisibili, aliquote che dovranno essere pubblicate nel portale del federalismo fiscale del dipartimento delle Finanze entro il prossimo 18 Settembre.

E tra i contribuenti scatta l'allarme di nuovi interventi. Intervistato nel corso della trasmissione Porta a Porta, il premier ha annunciato nuovi interventi, spiegando che il Governo «metterà un limite alla tassazione, ci sarà una tassa sola e si saprà quanto costa». Un obiettivo che impone un ridisegno della Iuc, da varare con la legge di stabilità per l'anno prossimo, mentre per ora i contribuenti devono fare i conti conla Tasi che, parole di Renzi, «ci siamo trovati» ed è stata caraterizzata da «mancanza di chiarezza».

I contribuenti nei comuni che rispetteranno l'impegno entro oggi dovranno versare la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre. In questa situazione si trovano, ad esempio, i proprietari di casa di Milano e di Roma che hanno alzato il prelievo sulla prima casa al 2,5 per mille. In ogni caso, il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale. Alla fine della scorsa settimana avevano ottenuto la pubblicazione dei documenti 4.752 municipi su 8.057, anche se molti altri Comuni hanno già votato le aliquote e il Mef avrà tempo sino al 18 Settembre per pubblicarle online.

All'appello però mancano ancora oltre 3mila amministrazioni che molto probabilmente non riusciranno a rispettare la scadenza. In questo caso i calcoli per i contribuenti si complicano. Il versamento del tributo è infatti rinviato al 16 Dicembre ed il pagamento avverrà in un'unica soluzione con l'aliquota standard dell'1 per mille. E se per l'abitazione principale il calcolo è semplice (e non prevede detrazioni), sugli altri immobili arrivano almeno due complicazioni. Prima di tutto, la somma di Imu e Tasi non può superare il 10,6 per mille, quindi toccherà ai contribuenti applicare l'aliquota della Tasi che rispetta questa regola: dove l'Imu è al 10 per mille, per esempio, la Tasi da pagare sarà lo 0,6 per mille. Se l'aliquota Imu è del 10,3 per mille la Tasi sarà dello 0,3 per mille. Inoltre, quando la casa è in affitto o comodato, il proprietario dovrà pagare il 90% del tributo, lasciando all'inquilino il restante 10%.

Rinvio al 16 Dicembre anche per i contribuenti i cui comuni abbiano deliberato sulla Tasi entro il 23 maggio. In questi comuni, infatti, i cittadini si sono già presentati alla cassa per versare l'acconto entro il 16 giugno (o in un'altra data fissata dal Comune). Sia che la delibera abbia subìto modifiche, sia che rimanga invariata, il versamento del saldo avverrà entro il 16 dicembre.

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Fisco

Tasi 2014, ultimi giorni per le delibere dei comuni

Martedì, 09 Settembre 2014
Nei comuni che avranno deliberato le aliquote tra inizio giugno e il 10 settembre, con pubblicazione entro il 18 settembre sul sito del Mef, i contribuenti dovranno versare la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre.

Kamsin Ultimi giorni per le delibere dei Comuni sulla Tasi. Entro il 10 settembre i sindaci che non avevano approvato a maggio le aliquote e i regolamenti del nuovo tributo per i servizi indivisibili devono inserirle nel portale del federalismo fiscale del dipartimento delle Finanze.

In tal caso i contribuenti dovranno versare la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre. In questa situazione si trovano, ad esempio, i proprietari di casa di Milano e di Roma che hanno alzato il prelievo sulla prima casa al 2,5 per mille. In ogni caso, il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale. Alla fine della scorsa settimana avevano ottenuto la pubblicazione dei documenti 4.752 municipi su 8.057, anche se molti altri Comuni hanno già votato le aliquote e il Mef avrà tempo sino al 18 Settembre per pubblicarle online.

All'appello però mancano ancora oltre 3mila amministrazioni che molto probabilmente non riusciranno a rispettare la scadenza di domani. In questo caso i calcoli per i contribuenti si complicano. Il versamento del tributo è infatti rinviato al 16 Dicembre ed il pagamento avverrà in un'unica soluzione con l'aliquota standard dell'1 per mille. E se per l'abitazione principale il calcolo è semplice (e non prevede detrazioni), sugli altri immobili arrivano almeno due complicazioni. Prima di tutto, la somma di Imu e Tasi non può superare il 10,6 per mille, quindi toccherà ai contribuenti applicare l'aliquota della Tasi che rispetta questa regola: dove l'Imu è al 10 per mille, per esempio, la Tasi da pagare sarà lo 0,6 per mille. Se l'aliquota Imu è del 10,3 per mille la Tasi sarà dello 0,3 per mille. Inoltre, quando la casa è in affitto o comodato, il proprietario dovrà pagare il 90% del tributo, lasciando all'inquilino il restante 10%.

Rinvio al 16 Dicembre anche per i contribuenti i cui comuni abbiano deliberato sulla Tasi entro il 23 maggio. In questi comuni, infatti, i cittadini si sono già presentati alla cassa per versare l'acconto entro il 16 giugno (o in un'altra data fissata dal Comune). Sia che la delibera abbia subìto modifiche, sia che rimanga invariata, il versamento del saldo avverrà entro il 16 dicembre.

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Fisco

Sblocca Italia, sconto sulla Tasi per chi si occuperà del decoro urbano

Lunedì, 08 Settembre 2014
Con il decreto Sblocca Italia arriva uno sconto sulle imposte comunali immobiliari in favore delle comunità di cittadini che si fanno carico di portare a termine un progetto di riqualificazione urbana. 

Kamsin Comunità di cittadini, associazioni non profit, rappresentanze di categorie economiche che abbiano presentato un progetto di riqualificazione potranno ottenere l'esonero dal pagamento del corrispondente tributo sulle imposte comunali, Tasi e Tari in primis. E' questa la novità che dovrebbe vedere la luce con il cd. "sblocca Italia", il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri una settimana fa e che uscirà a breve in Gazzetta dopo un lungo lavoro di limatura.

La norma, che richiama una analoga misura introdotta in Gran Bretagna, dovrebbe essere stata confermata perché non c'è un impatto immediato sulle casse dello Stato secondo quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi. Ma lo sconto non arriverà subito in quanto saranno i Comuni, con apposita delibera, a decidere a chi fare lo sconto, in cambio di cosa, per quanti mesi e in quale percentuale.

Il progetto di riqualificazione ambientale potrà prendere, secondo la bozza del provvedimento, diverse forme, come la "pulizia di una limitata zona del territorio, la manutenzione e l'abbellimento di aree verdi, piazze o strade anche mediante le collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi". E lo sconto sarà erogato su di "un periodo limitato di tempo" sulla base di quanto previsto dalla delibera comunale. Ad esempio, come ha evidenziato il Corriere della Sera, il condominio che sistema la strada davanti al palazzo può ricevere uno sconto sulla nuova tassa sulla casa (Tasi). Mentre i negoziati che si occupano della manutenzione della piazza su cui si affacciano possono evitare di pagare al Comune il balzello sull'occupazione del suolo pubblico.

L’idea proviene dalle isole britanniche (più precisamente dalla Gran Bretagna di David Cameron), spiega il viceministro per le Infrastrutture Riccardo Nencini: l’obiettivo della misura è evidentemente quello di moltiplicare quegli interventi spontanei dal basso che già oggi si muovono nel silenzio, e che in cambio non ottengono nulla se non una piccola pubblicità e una strana (ma piacevole) sensazione di orgoglio civile.

Saranno i sindaci, dunque, a capire se il gioco vale la candela: se cioè possono rinunciare ad una parte dei soldi frutto delle tasse locali in cambio di interventi che loro non riescono a fare, proprio per mancanza di fondi.

Sblocca Italia, arriva il bonus fiscale per chi compra ed affitta un immobileZedde

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