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Renzi, scuola piu' forte e torneremo in alto

Lunedì, 15 Settembre 2014
- Roma, 14 set. - Una scuola piu' forte, un'Italia di nuovo ai vertici dell'Europa. Ed il primo passo sara' l'assunzione di 149.000 insegnanti precari. Matteo Renzi apre l'anno scolastico visitando uno dei quartieri difficili di Palermo. Non mancano le contestazioni ma lui ribadisce: "L'Italia e' un paese meraviglioso e lo riporteremo dove deve stare, alla guida dell'Europa". Bruciano giudizi come quello di alcune agenzie di rating secondo cui (e' il caso di Sandard and Poor's) l'Italia proprio non ce la fa a uscire dalla recessione. "Su queste tematiche, se siete d'accordo, io domani faro' un lungo intervento in Parlamento ed entrero' nel merito delle proposte delle idee", risponde lui. Piu' importante, semmai, e' iniziare ridare speranza, magari con un'assunzione da lungo tempo attesa. "Esistono nella scuola 149 mila persone per le quali vi e' un obbligo che siano assunte", e' l'opinione del Presidente del Consiglio, "Non stiamo dicendo che li buttiamo dentro ma che siamo nelle condizioni di cambiare il meccanismo, di modificare il volto della scuola". Sia chiaro, pero', che questo sara' possibile "a patto che queste persone facciano uno sforzo, facciano fino in fondo il loro dovere, indicando ai ragazzi che la strada da seguire e' quella del merito". Il governo se ne occupera' da qui al 15 novembre. Nell'immediato, pero', non mancano le ruvidezze delle contestazioni. All'esterno della scuola Padre Puglisi del capoluogo siciliano, guardati dalle forze dell'ordine, gli studenti medi e i docenti precari, vincitori di cattedra agitano manifesti cone "Fuori la casta", mentre i giovani intonano lo slogan "No alla riforma della scuola", "Presidente vai via". Accanto a loro decine di docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra, i precari del bacino ex Pip estromessi recentemente dalla Regione, gli edili del capoluogo che chiedono certezze occupazionali e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio. Tutti in attesa di un segnale concreto.
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Renzi, scuola sara' piu' forte e torneremo in alto

Lunedì, 15 Settembre 2014
- Roma, 14 set. - Una scuola piu' forte, un'Italia di nuovo ai vertici dell'Europa. Ed il primo passo sara' l'assunzione di 149.000 insegnanti precari. Matteo Renzi apre l'anno scolastico visitando uno dei quartieri difficili di Palermo. Non mancano le contestazioni ma lui ribadisce: "L'Italia e' un paese meraviglioso e lo riporteremo dove deve stare, alla guida dell'Europa". Bruciano giudizi come quello di alcune agenzie di rating secondo cui (e' il caso di Sandard and Poor's) l'Italia proprio non ce la fa a uscire dalla recessione. "Su queste tematiche, se siete d'accordo, io domani faro' un lungo intervento in Parlamento ed entrero' nel merito delle proposte delle idee", risponde lui. Piu' importante, semmai, e' iniziare ridare speranza, magari con un'assunzione da lungo tempo attesa. "Esistono nella scuola 149 mila persone per le quali vi e' un obbligo che siano assunte", e' l'opinione del Presidente del Consiglio, "Non stiamo dicendo che li buttiamo dentro ma che siamo nelle condizioni di cambiare il meccanismo, di modificare il volto della scuola". Sia chiaro, pero', che questo sara' possibile "a patto che queste persone facciano uno sforzo, facciano fino in fondo il loro dovere, indicando ai ragazzi che la strada da seguire e' quella del merito". Il governo se ne occupera' da qui al 15 novembre. Nell'immediato, pero', non mancano le ruvidezze delle contestazioni. All'esterno della scuola Padre Puglisi del capoluogo siciliano, guardati dalle forze dell'ordine, gli studenti medi e i docenti precari, vincitori di cattedra agitano manifesti cone "Fuori la casta", mentre i giovani intonano lo slogan "No alla riforma della scuola", "Presidente vai via". Accanto a loro decine di docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra, i precari del bacino ex Pip estromessi recentemente dalla Regione, gli edili del capoluogo che chiedono certezze occupazionali e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio. Tutti in attesa di un segnale concreto.
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Renzi, scuola sara' piu' forte e torneremo in alto

Lunedì, 15 Settembre 2014
- Roma, 14 set. - Una scuola piu' forte, un'Italia di nuovo ai vertici dell'Europa. Ed il primo passo sara' l'assunzione di 149.000 insegnanti precari. Matteo Renzi apre l'anno scolastico visitando uno dei quartieri difficili di Palermo. Non mancano le contestazioni ma lui ribadisce: "L'Italia e' un paese meraviglioso e lo riporteremo dove deve stare, alla guida dell'Europa". Bruciano giudizi come quello di alcune agenzie di rating secondo cui (e' il caso di Sandard and Poor's) l'Italia proprio non ce la fa a uscire dalla recessione. "Su queste tematiche, se siete d'accordo, io domani faro' un lungo intervento in Parlamento ed entrero' nel merito delle proposte delle idee", risponde lui. Piu' importante, semmai, e' iniziare ridare speranza, magari con un'assunzione da lungo tempo attesa. "Esistono nella scuola 149 mila persone per le quali vi e' un obbligo che siano assunte", e' l'opinione del Presidente del Consiglio, "Non stiamo dicendo che li buttiamo dentro ma che siamo nelle condizioni di cambiare il meccanismo, di modificare il volto della scuola". Sia chiaro, pero', che questo sara' possibile "a patto che queste persone facciano uno sforzo, facciano fino in fondo il loro dovere, indicando ai ragazzi che la strada da seguire e' quella del merito". Il governo se ne occupera' da qui al 15 novembre. Nell'immediato, pero', non mancano le ruvidezze delle contestazioni. All'esterno della scuola Padre Puglisi del capoluogo siciliano, guardati dalle forze dell'ordine, gli studenti medi e i docenti precari, vincitori di cattedra agitano manifesti cone "Fuori la casta", mentre i giovani intonano lo slogan "No alla riforma della scuola", "Presidente vai via". Accanto a loro decine di docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra, i precari del bacino ex Pip estromessi recentemente dalla Regione, gli edili del capoluogo che chiedono certezze occupazionali e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio. Tutti in attesa di un segnale concreto.
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Scuola: Renzi, oggi Brancaccio e' Capitale d'Italia

Lunedì, 15 Settembre 2014
- Roma, 15 set. - "Oggi si inaugura l'anno scolastico e oggi Brancaccio e' la Capitale d'Italia", e' il saluto di Matteo Renzi che apre l'anno scolastico nella scuola intitolata a Padre Pino Puglisi. Un passaggio accolto dagli applausi degli astanti. "Oggi apriamo l'anno scolastico a Brancaccio che adesso e' capitale d'Italia", ha detto allora il presidente del Consiglio parlando di "un gesto importante, nel nome di Padre Puglisi. Un accostamento importante per tutti noi". .
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Scuola: Renzi, 149mila devono essere assunti ma valga merito

Lunedì, 15 Settembre 2014
- Palermo, 15 set. - "Esistono nella scuola 149 mila persone per le quali vi e' un obbligo che siano assunte". Matteo Renzi lo ricorda e precisa che "non stiamo dicendo che li buttiamo dentro ma che siamo nelle condizioni di cambiare il meccanismo, di modificare il volto della scuola". "Ma a patto che queste persone facciano uno sforzo, facciano fino in fondo il loro dovere, indicando ai ragazzi che la strada da seguire e' quella del merito", ha detto il premier parlando agli studenti e ai docenti della scuola Padre Pino Puglisi. "Dal 15 settembre al 15 novembre - ha aggiunto - lavoreremo con chi e' coinvolto in questa sfida per dare impulso a questa nuova stagione". "Per i docenti precari - ha proseguito Renzi - la vicenda e' molto semplice ma anche molto difficile: e' difficile perche' anni e anni di stratificazione di promesse non mantenute hanno prodotto una situazione unica in Europa rispetto al corpo docente e un sentimento di frustrazione nei nostri insegnanti. Abbiamo scelto di mettere la parola fine: tutti coloro i quali hanno assunto un diritto, vale a dire quelli che fa parte delle graduatorie a esaurimento saranno assunti nel settembre 2015 con il nuovo anno scolastico". E ha ribadito: "Pero' noi chiediamo di cambiare le regole del gioco: e diciamo loro siamo disponibili a portarvi dentro la scuola in modo definitivo e a finire con la supplentite che e' stata una delle malattie delle scuola. Ma voi aiutateci a valorizzare il merito: questa termine non e' una parolaccia. Non possiamo dire agli insegnanti che sono tutti uguali qualcosa facciano: dobbiamo dire che ci sono insegnanti che sono particolarmente bravi e meritano tutto appoggio e nostra stima e gli insegnati che sono un po' meno bravi vanno aiutati con la formazione permanente a fare meglio". "La legge di Stabilita' dara' le risorse per l'operazione che partira' nel 2015. Cambiera' il sistema di funzionamento della scuola. Vanno bene le lavagne interattive, ma bisognera' dare spazio, questa volta davvero, alla banda larga e alle procedure informatiche", ha detto il presidente del Consiglio. "Questo Paese non tornera' a crescere se la ragioneria dello Stato indovinera' la Finanziaria del 2015, ma se tornera' ad avere rispetto per gli insegnanti considerandoli centrali", ha spiegato Renzi che ha aggiunto: "Noi presentiamo il documento per la buona scuola che abbiamo preparato durante gli ultimi due mesi. Prima ogni ministro presentava la sua piccola riformava che riformava la riformite e nessuno ci capiva piu' niente. Adesso si fa sul serio. Se vuoi cambiare la scuola - noi sosteniamo - ascolta chi nella scuola ci lavora, a partire dagli insegnanti. La scuola funzionera' se saremo in grado di educarvi e di educarci alla bellezza della poesia. E l'esempio di Padre Puglisi e' fortissimo". .
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