
Redazione
Renzi: Europa non e' solo spread Banche finanzino economia reale
Sabato, 13 Settembre 2014- Bari, 13 set. - Il presidente del consiglio, Matteo Renzi inaugura la 78esima edizione della Fiera del Levante di Bari. Il premier e' stato 'accolto' da un gruppo di manifestanti che protestano contro il gasdotto Tap. In sala ci sono anche una quarantina di sindaci che consegneranno a Renzi le delibere approvate dai loro comuni contro la realizzazione del progetto. In precedenza il premier era stato a Peschici per "portare la testimonianza della vicinanza del governo" alle popolazioni alluvionate e a Taranto dove aveva parlato in prefettura dicendo che "l'Ilva e' una questione nazionale e noi vogliamo che si puo' fare impresa rispettando la salute". "Dopo anni di ubriacature tecnocratica e' arrivato il momento per la politica di tornare a fare il proprio mestiere, che non e' un brutto mestiere". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all'inaugurazione della 78esima edizione della Fiera del Levante.
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Il premier ha ricordato le parole di Giorgio La Pira: "Fare politica - ha affermato - e' la piu' alta forma di servizio". Per Renzi "fare politica non e' la cosa obbrobriosa che ci hanno raccontato. Significa avere sconfitte, fare conti con le emozioni negative, ma anche portare energia nella vita di tutti i giorni". Parlando dell'Europa, di cui l'Italia e' presidente di turno per sei mesi, Renzi ha detto che "o l'Europa torna a fare l'Europa, e non e' piu' solo spread e indicatori economici o non abbiamo piu' futuro".
"Noi stiamo nel patto del 3%", ma in Europa si deve ricordare che oltre alla stabilita' serve anche la crescita", ha poi detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aprendo la 78esima edizione della Fiera del Levante. "La nostra battaglia in Ue - ha aggiunto - e' per impostare in modo diverso la politica economica del continente".
Quindi ha lanciato un appello: "Le banche abbiano la forza e la lungimiranza di tornare a finanziare l'economia reale", ha detto il premier Renzi. "La Bce ha deciso di mettere in circolo 200 mld euro. Parlo alle imprese, agli artigiani: servono progetti seri. E' necessario anche - ha aggiunto - che le nostre banche, che hanno affrontato bene gli stress test, abbiano la forza e la lungimiranza di tornare a finanziare l'economia reale".
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Sabato, 13 Settembre 2014Ue: nessun nuovo impegno Italia Dijsselbloem, e' gia' nel Patto
Sabato, 13 Settembre 2014- Milano 13 set. - L'Europa non ha chiesto "alcun nuovo impegno scritto" all'Italia sulle riforme. Lo ha affermato il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, questa mattina all'ingresso della riunione dell'Ecofin. La notizia che l'Europa avrebbe chiesto ulteriori impegni all'Italia e' riportata questa mattina da un quotidiano. "Tutti i Paesi hanno un impegno scritto che si chiama Patto di stabilita' - taglia corto Dijsselbloem - all'Italia non e' stato chiesto nessun nuovo impegno". A sua volta il vice presidente della futura Commissione europea, il finlandese Jyrki Katainen, alla domanda ha risposto: "Non che io sappia, non abbiamo ancora valutato la situazione italiana, dobbiamo collaborare in modo stretto".
Padoan, utile il controllo europeo su riforme
Il controllo europeo sulle riforme "e' uno strumento utile" secondo il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. "E' un controllo reciproco fra Paesi che si scambiano esperienze - ha detto questa mattina all'ingresso della riunione dell'Ecofin a Milano - non e' solo uno strumento di disciplina ma un elemento di apprendimento. Siamo entrati in una fase nuova, tutte le esperienze sono importanti". Padoan ha giudicato "molto utile" anche l'iniziativa della Bce: "Noi siamo impegnati a livello nazionale e internazionale per trovare un mix di politiche che coinvolgano aspetti fiscali, monetari e strutturali".
Le risorse per gli investimenti in Europa "verranno soprattutto dal settore privato, perche' le risorse pubbliche faranno da leva" ha affermato aggiuto Padoan. "Oggi l'Ecofin entra nel merito delle misure per il sostegno degli investimenti pubblici e privati - ha spiegato - e' una giornata importante perche' da' sostanza alle priorita' che l'Italia ha messo sul tavolo dell'Agenda europea e che ha suscitato un dibattito importante". Secondo Padoan quindi "l'Europa si sta avviando a una strategia sulla crescita e l'occupazione che era l'obiettivo della presidenza italiana". Sugli investimenti, in particolare, "pensiamo a misure che li facilitino, dla semplificazione regolamentare, gli incentivi, il miglior uso delle risorse pubbliche. Le risorse sono importanti ma non sono l'unica cosa, sottolineo ancora che sta ai governi favorire gli investimenti privati".