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Statali, i dirigenti saranno in prova per un triennio
Pubblico Impiego

Statali, i dirigenti saranno in prova per un triennio

Sergey Giovedì, 29 Maggio 2014

Dopo la tornata elettorale il governo riprende il lavoro sulle riforme, la prima in agenda è quella relativa alla pubblica amministrazione che dovrebbe essere approvata in Consiglio dei Ministri il prossimo 13 giugno.

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Mancano del resto pochi giorni al 31 Maggio, termine per la consultazione online che il ministro della funzione pubblica Marianna Madia ha avviato nei giorni scorsi per conoscere le idee dei lavoratori interessati alla riforma.

In ogni caso i punti all'ordine del giorno sono già abbastanza chiari. Soprattutto per quanto riguarda la dirigenza statale che vede diverse ipotesi sul tavolo del governo. A cominciare dalle modalità di ingresso a questa posizione. I nuovi dirigenti saranno infatti reclutati, oltre che attraverso le tradizionali forme concorsuali, mediante contratti a tempo determinato che potranno essere trasformati in rapporti a tempo indeterminato sulla base del rendimento del primo triennio del dirigente. Una sorta di messa in prova per tre anni per i neoassunti prima di poter ottenere la conferma a tempo indeterminato.

Un altro punto chiave della riforma sarà il tema della licenziabilità che sarà collegata al ruolo unico: in pratica chi rimarrà senza incarico per un certo periodo di tempo potrà essere licenziato liberamente dalla pubblica amministrazione. Senza contare che secondo la Madia i dirigenti potranno anche essere revocati sulla base di presupposti oggettivi sulla base di di specifiche ipotesi di responsabilità dirigenziali.

Novità che interesseranno anche le retribuzioni. Per la Madia queste dovranno essere legate non solo al merito, attraverso una valutazione che terrà conto di indicatori relativi sia all'andamento dell'economia in generale che della pubblica amministrazione, ma dovranno anche essere livellate per evitare i paradossi attualmente esistenti tra le varie Pa.  L'obiettivo dichiarato è quello di uniformare gli stipendi dei dirigenti in modo da evitare che, ad esempio, chi lavora al Tar o alla presidenza del Consiglio possa guadagnare cifre molto più elevate rispetto ai dirigenti delle Entrate o di altri ministeri con lo stesso grado.

Inail, premi ridotti per donne e over 50
Pensioni

Inail, premi ridotti per donne e over 50

Eleonora Accorsi Giovedì, 29 Maggio 2014

Dopo aver ottenuto  un parere dal Ministero del Lavoro, di concerto con il MEF, l’Inail  ha emanato ieri una circolare esplicativa in merito alla riduzione del 50% in caso di assunzioni over 50 e donne di qualunque età, così come previsto dalla legge 92/2012.

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Infatti, per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2013 con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato (anche in somministrazione) di lavoratori di età non inferiore ai 50 anni, disoccupati da oltre 12 mesi, spetta la riduzione del 50% dei premi per 1 anno. La riduzione è prolungata di 18 mesi se il contratto è trasformato a tempo indeterminato.

Stesse agevolazioni sono applicate, nel rispetto del regolamento Ce 800/2008, ai datori di lavoro che assumono donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in aree agevolate dell'Unione europea, individuate di anno in anno con decreto ministeriale e per quelle di professioni o settori economici caratterizzati da disparità occupazionale di genere.

Monti: senza Scelta Civica Berlusconi sarebbe al Quirinale

Redazione Giovedì, 29 Maggio 2014
- Roma, 29 mag. - "Senza Scelta civica scesa in campo - perche' io, oggi, non direi piu' "salita in politica" - nel febbraio 2013 nessuno avrebbe fermato Berlusconi o oggi sarebbe presidente della Repubblica". A rivendicare il ruolo politico di Sc e' il senatore a vita Mario Monti, intervenendo ad Agora' (Rai3). Monti ricorda anche di aver chiesto che "Sul finire del 2013 a Bersani: 'Saresti disposto a costruire un Pd non preda di Fassina e della Cgil?'. In quel caso io non avrei sentito il bisogno di lanciare una proposta elettorale come Scelta civica, ma Bersani mi rispose di no". L'ex premier spiega di non voler entrare nel Pd di Renzi "perche' non sento la vocazione e non ho la missione di fare il politico, infatti sono uscito anche dal partito che ho fondato". Comunque rivendica "La linea che Renzi sta affermando vigorosamente e con capacita' politica, e' la linea del mio governo adattata ad una situazione in cui non c'e' piu' emergenza finanziaria, per fortuna di Renzi e nostra". .
Fisco

Tasi 2014, dal Governo arriva il via libera al rinvio

Bernardo Diaz Giovedì, 29 Maggio 2014

Ormai ci siamo. Il governo è pronto a prorogare la Tasi e a varare i primi decreti attuativi sulla delega fiscale.  A cominciare da quello sulle commissioni censuarie, legato alla riforma del catasto, e dal testo sulle semplificazioni fiscali. E' quanto ha annunciato il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ieri nel corso del Forum sulla Pa.

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Sono questi i primi provvedimenti economici che il Governo approverà a breve dopo il significativo successo ottenuto dal Pd di Matteo Renzi nella tornata elettorale delle europee appena conclusa. La tabella di marcia non è stata ancora ufficialmente confermata ma il premier è fermamente intenzionato a rispettare impegni e scadenze annunciati prima del 25 maggio.

Per quanto riguarda la Tasi lo slittamento dovrebbe riguardare la prima rata da giugno a ottobre per quei Comuni che non hanno deliberato aliquote entro il 23 maggio. Sulla vicenda il governo sta pensando di intervenire sia con un decreto legge che con un emendamento da presentare al decreto legge Irpef che attualmente è all'esame della commissione Finanze del Senato.

Nel decreto si metterà nero su bianco la data in cui i contribuenti nei comuni ritardatari dovranno presentarsi alla cassa per il pagamento dell'acconto di Giugno. La data dovrebbe essere quella del 16 Ottobre, secondo quanto annunciato dal presidente dell'Anci Piero Fassino, anche se per ora l'unico comunicato ufficiale è quello del Mef che aveva fissato a settembre la data chiave per il pagamento dell'acconto. L'altro nodo da sciogliere è quello se applicare lo slittamento ad Ottobre (o a settembre) anche alle abitazioni principali che a legislazione vigente (articolo 1 del Dl 16/2014) pagherebbero invece in unica soluzione entro il 16 Dicembre; i comuni vorrebbero che il pagamento per queste abitazioni fosse anticipato ed allineato a quello degli altri immobili per esigenze di cassa.

Il decreto dovrebbe prevedere anche le norme che regolano gli anticipi della liquidità non incassata dei Comuni nel mese di giugno.

Per quel che riguarda le commissioni censuarie, la loro ridefinizione è precondizione essenziale per avviare la riforma del catasto che entro cinque anni rivedrà l'assetto immobiliare, sulla base dei metri quadri e non più sui vani. Spetterà proprio alle commissioni censuarie utilizzare il nuovo algoritmo che servirà ad avvicinare il valore medio delle abitazioni ai prezzi di mercato.

M5S: Lombardi, non si possono escludere nuove espulsioni

Redazione Giovedì, 29 Maggio 2014
- Roma, 29 mag. - "O Curro', Rizzetto e gli altri dissidenti si adeguano alle posizioni della maggioranza oppure, se non sono d'accordo, per dignita' dovrebbero andarsene. Basta con le pugnalate. Non possiamo piu' permetterci di avere nemici in casa. Se il massacro interno continuera', non va esclusa l'ipotesi di nuove espulsioni". Lo ha detto la deputata M5S, Roberta Lombardi, in un'intervista a 'Avvenire'. Un invito Lombardi lo rivolge anche a Federico Pizzarotti: "Ma - dice - non ha nulla da fare a Parma? Pizzarotti dovrebbe pensare piu' a essere un bravo sindaco. Sui temi nazionali, non conoscendo nel dettaglio le questioni, forse sarebbe preferibile che evitasse di intervenire". "Il cerchio magico? Non esiste - ha aggiunto Lombardi, smentendo ci sia un numero ristretto di parlamentari M5S piu' ascoltato e consultato da Beppe Grillo - sui palchi o in tv ci vanno Di Battista, Morra, Di Maio o la sottoscritta semplicemente perche' siamo piu' bravi. Magari Curro' e Rizzetto avranno altri talenti, ma io non li conosco". .

Altro...

Pd: Fassina, Renzi e' l'uomo giusto al posto giusto

Redazione Giovedì, 29 Maggio 2014
- Roma, 29 mag. - "Renzi l'avevo sottovalutato". "Ha dimostrato grandi qualita': e' l'uomo giusto al posto giusto". Cosi' in una intervista al quotidiano 'La Repubblica' l'esponente del Pd, Stefano Fassina. Per poi aggiungere: "Non salgo su nessun carro del vincitore, non voglio poltrone. E ragiono con la mia testa. Continuo, ad esempio, a pensare che puntare a consolidare il 40 per cento con la Terza via di Blair vorrebbe dire andare a sbattere". "Renzi e' stato il nostro valore aggiunto". "Matteo ha capito piu' e meglio di noi la fine di una stagione, intuendo che stava avvenendo un passaggio d'epoca: e' un grande merito. Glielo riconosco". Quanto al fatto che Renzi abbia preso voti anche a destra "e' stato percepito - aggiunge Fassina - come estraneo al circuito consolidato che aveva dato vita al Pd, e poi ci metta che Berlusconi non ha piu' nulla da dire e Grillo e' un avventuriero". "Matteo dimostra una capacita' drastica di cogliere i problemi: l'altra sera da Vespa l'ho visto proporre ricette keynesiane. Mi e' piaciuto". Quanto al futuro e allo spazio potra' avere Fassina nel Pd "Abbiamo preso il 40 per cento anche perche' e' rimasta un'anima di sinistra". "Il Pd potra' rimanere cosi' forte se rimane un partito plurale e non schiacciato su un'unica posizione e io continuero' a battermi per le idee nelle quali credo, ma onore a Matteo: ha reso credibile una proposta di vero cambiamento". .

Sicilia: salvo vitalizio per condannati di mafia, bufera all'Ars

Redazione Mercoledì, 28 Maggio 2014
- Palermo, 28 mag. - Bufera all'Ars per la mancata approvazione del subemendamento del Movimento cinque stelle che, in sede di discussione della manovra correttiva, puntava ad abolire il vitalizio ai condannati per mafia, compreso quello da 6.000 euro al mese dell'ex governatore Toto' Cuffaro: solo 18 i voti a favore, 33 contrari e 7 astenuti, con il parere contrario del governo. "Non capisco la posizione del presidente dell'Ars Ardizzone e di gran parte dell'Aula: il Parlamento non puo' legiferare sul codice di procedura penale, ma noi avremmo cosi' recepito una legge dello Stato e stiamo trattando un campo che ci appartiene perfettamente", ha tuonato Giancarlo Cancelleri del M5S che ha annunciato una opposizione "ancora piu' intransigente. Quanto e' successo e' indecente". "La materia ci riguarda eccome - ha aggiunto Cancelleri - nell'articolo 11 della legge sulla spending review approvata da questo parlamento si prevede la sospensione del vitalizio a coloro che si sono macchiati di reati contro la pubblica amministrazione, mi chiedo quale sia la differenza". .

Cav chiude a successione resto io; in FI fronte primarie-assise

Redazione Mercoledì, 28 Maggio 2014
- Roma, 28 mag. - Un'autocritica, seppur lieve e en passant, Silvio Berlusconi l'ha fatta. Ed e' a questo che si 'aggrappano' i forzisti che chiedono una vera riflessione sul futuro del partito, almeno c'e' un appiglio da cui ripartire, e' l'osservazione a sintesi delle oltre tre ore di discussione nella sede del partito. Berlusconi infatti ha ammesso, davanti a un comitato di presidenza ben piu' ampio dei partecipanti ufficiali, che non si attendeva di certo quel 16 per cento ottenuto da Forza Italia alle europee, bensi' era convinto, visto l'affetto e l'entusiasmo raccolti in giro, che il partito si sarebbe attestato almeno al 20%. Poi, il leader azzurro - ma anche in questo caso molto di sfuggita - ha di fatto riconosciuto il fallimento del progetto dei club. Altrettanto en passant, raccontano i presenti, l'ex premier ha convenuto sul fatto che appoggiare le riforme di Renzi non ha prodotto alcuna contropartita in termini di voti e ora l'opposizione di Forza Italia sara' si' responsabile ma intransigente sulle politiche economiche. Per il resto, Berlusconi non ha lasciato alcuno spazio di manovra, ne' sull'oggi ne' tantomeno sul futuro, sia sul fronte leadership che sulle alleanze. Piccola apertura sulle primarie, ma sia chiaro di coalizione, e a tempo debito, ora non e' il momento. E poi, ha detto col sorriso sulle labbra, voglio vedere chi si candiderebbe contro di me (e per dimostrare che non ha intenzione di mettere i bastoni tra le ruote, Berlusconi ha affidato a Laura Ravetto l'incarico di scriverne il regolamento). Il concetto che in campo c'e' lui e nessun altro, d'altra parte, l'ex premier lo ha ribadito piu' volte e, a scanso di equivoci, ha archiviato la pratica 'successione dinastica': basta parlare dei miei figli, vi prego - ha esordito - la questione e' chiusa. Il leader sono io e resto a guidare il partito, ha affermato, con buona pace di quanti in Forza Italia, in privato sin dall'indomani del voto, hanno iniziato a sollevare la questione del 'dopo-Berlusconi'. Ma la scure dell'ex Cavaliere e' calata anche su altre 'aspettative': se e' vero che bisogna riunire i moderati, Berlusconi pero' - mette subito in chiaro - non e' disposto a farlo ad ogni costo e con tutti. L'unico benvenuto, ad oggi, e' per la Lega di Salvini, con il quale l'ex premier terra' domani una conferenza stampa alla Camera, a favore di due dei sei quesiti referendari targati Carroccio. Quanto a Grillo, si cambia strategia, d'ora in avanti va ignorato, anche perche', e' stata la riflessione, con il mettere in guardia gli elettori dal pericolo 5 Stelle ho solo aiutato Renzi. Infine, l'allarme casse vuote: siamo con l'acqua alla gola, cercate fondi, ha esortato l'ex Cavaliere. Per Denis Verdini, che ha svolto un'analisi dei flussi di voto, la somma necessaria per dare respiro al partito corrisponde ad almeno 30 milioni. Ma se e' vero che la lunga riunione di oggi non si e' tramutata in una resa dei conti ne' in una pubblica accusa di Berlusconi, e' altrettanto vero che gran parte degli interventi - a cominciare da quello di 'mister preferenza' Raffaele Fitto, apprezzato anche Capezzone - hanno evidenziato la necessita' di ripartire dai programmi e dai contenuti, da una linea politica chiara che, fin qui, e' mancata, come non si puo' far finta che non ci sia stato un crollo di voti, non possiamo arroccarci sull'esistente, e' la sintesi. Basta con i calati dall'alto, si riparta dal territorio e dalla nostra gente. Il riferimento e' a Toti e Cattaneo, ai quali l'ex premier ha affidato il compito di fare scouting tra la societa', per reclutare almeno mille volti nuovi. Il problema, osserva un big azzurro, e' che Berlusconi in sostanza non ha dato risposte nel merito alle questioni sollevate. E comunque, viene spiegato, la vera partita si gioca ora in sotterranea e vede 'contrapporsi' due anime della vecchia guardia: chi mira a mantenere e conquistare posizioni nel partito attraverso i congressi - si parte da quelli cittadini - e chi, invece, punta sulle primarie ad ogni livello e grado (tra le ipotesi anche quella di presentare un documento ad hoc). Due scuole di pensiero, costrette entrambe a 'fronteggiare' il cosiddetto 'cerchio magico'. Un quadro che preoccupa lo stesso Berlusconi, infastidito dalle rinnovate fibrillazioni interne, e che piu' di un azzurro arriva a definire "un clima di odio che serpeggia tra di noi". .

M5S: 'cerchio magico' sotto accusa, stop aI soliti volti in tv

Redazione Mercoledì, 28 Maggio 2014
- Roma, 28 mag. - 'Cerchio magico' 5 stelle sotto accusa. Nel corso dell'assemblea M5S, ancora in corso a Montecitorio, secondo quanto si apprende sono stati contestati i fedelissimi alla linea del Movimento, "i soliti volti che vanno in tv", da Alessandro Di Battista a Roberto Fico, e che sono stati onnipresenti sui media in campagna elettorale. A scapito di altri meno noti. Mentre si discuteva delle strategie da seguire in vista dei ballottaggi, e' stato messo sotto accusa in particolare Luigi Di Maio, 'colpevole' di aver fatto ieri sera una riunione ristretta nel suo studio (quello da vicepresidente della Camera) proprio sui ballottaggi di cui poi si sarebbe discusso oggi in assemblea. La replica e' stata, sempre secondo quanto viene riferito, che in realta' sarebbero stati gli attivisti 5 stelle locali a chiamare quelli che in effetti sono ormai tra i piu' popolari M5S. E di contro, la risposta e' stata che si' saranno sul territorio per fare campagna elettorale nei comuni interessati, ma che ci saranno - hanno assicurato - anche tutti i parlamentari locali con l'obiettivo di ocinvolgere i meno noti. Sulla presenza di Grillo, invece, sembra che l'orientamento sia quello di privilegiare i parlamentari e non il leader M5S. E c'e' chi dice: "Grillo adesso si occupa di Bruxelles e del parlamento europeo...". Ma in realta', c'e' anche chi non esclude del tutto la sua presenza in qualche tappa sul territorio. Intanto, l'assemblea dei deputati M5S prosegue e si preoccupa di analizzare e capire perche' "la gente ci ha votato di meno". Roberta Lombardi spiega: "Forse siamo stati troppo aggressivi e poco rassicuranti, ma del resto dopo un anno qua dentro pieno di frustrazioni..". E Alessandro Di Battista, provato dal risultato deludente e da un'influenza, cerca di darsi e di dare la carica: "Hai mai sofferto per amore? Poi riparti con piu' energia...". Parole in linea con quelle di Riccardo Fraccaro che sostiene: "Questa lezione ci fara' bene, da questa storia ne usciremo rafforzati". Ma ci sono anche i dissidenti e i loro malumori. Tommaso Curro', dissidente che ha chiesto le dimissioni di Grillo e Casaleggio, ha avuto un chiarimento in aula alla Camera con l'integralista Roberta Lombardi. L'ex capogruppo 5 stelle si e' avvicinata a Curro' e lo ha apostrofato: "Tomma', e mo' basta...". Curro' si e' difeso: "Il mio era uno sfogo, ho bisogno di avere il mio spazio di critica". Ma quando lei le ha fatto notare che e' giusto "ma non sui giornali", Curro' ha controreplicato: "Si', ma tanto e' inutile che parlo in assemblea perche' voi non mi ascoltate, voi non consentite la mediazione". Ma, cosi' viene riferito, si e' trattato di un confronto sereno, non astioso. Inoltre dall'assemblea emerge che i 5 Stelle vogliano tornare "allo spirito originario del Movimento" e fare meno comizi e occuparsi piu' delle tematiche e fare piu' banchetti tra la gente. .

Ue: Farage-Grillo, causeremo un sacco di guai a Bruxelles

Redazione Mercoledì, 28 Maggio 2014
- Roma, 28 mag. - L'ufficio Stampa di Nigel Farage comunica, tramite il blog del leader M5s, che "Beppe Grillo e Nigel Farage si sono incontrati oggi a Bruxelles per condividere un pasto e discutere di un futuro rapporto che potrebbe portare alla formazione di un nuovo gruppo al Parlamento europeo. Grillo e Farage hanno concordato di incontrarsi di nuovo nelle prossime settimane dopo un incontro animato e molto amichevole. In una mossa che - si legge - dovrebbe incutere timore ai burocrati di Bruxelles, entrambi i leader hanno convenuto di iniziare immediatamente le discussioni al fine di formare un nuovo gruppo ed entrambi sono convinti dell'importanza della democrazia diretta in Europa per raggiungere il cambiamento. Hanno sottolineato che tutti i partiti politici dell'eventuale nuovo gruppo devono poter fare campagna elettorale in autonomia e votare come vogliono in un quadro di accordi di base. "Se funziona ha spiegato Farage - sarebbe magnifico vedere ingrossare le file dei cittadini al nostro fianco. Se riusciamo a trovare un accordo, potremmo divertirci a causare un sacco di guai a Bruxelles". "Siamo Ribelli con una causa e combatteremo con il sorriso"ha sottolineato Grillo. .
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