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Riforma Pensioni, bocciato l'emendamento del M5S sulle pensioni minime
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Riforma Pensioni, bocciato l'emendamento del M5S sulle pensioni minime

Redazione Martedì, 18 Novembre 2014
Non è passato l'emendamento a firma del M5S che chiedeva l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro al mese mediante il dimezzamento del bonus sugli 80 euro.

Kamsin Con le prime votazioni al ddl di stabilità che si sono svolte oggi in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati qualche punto fermo, sul nuovo provvedimento, inizia ad intravedersi. Sul piano di assunzioni previste dalla Buona Scuola la Commissione ha allargato le immissioni in ruolo, da attuare entro settembre 2015, anche ai dirigenti scolastici e al personale amministrativo, tecnico e ausiliario: l’emendamento, riformulato, a prima firma dell’onorevole Maria Coscia (Pd), prevede infatti che la stabilizzazione non sia più limitata ai docenti ma anche ai dirigenti. C'è poi la conferma del piano straordinario di assunzioni per la stabilizzazione dei precari che dovrà essere avviato dal prossimo anno.

Domani e dopodomani le votazioni entreranno nel vivo
Domani e dopodomani la Commissione Bilancio proseguirà nella votazione degli emendamenti "segnalati". Tra le proposte che dovrebbero essere accolte dal Governo c'è la revisione del taglio ai Patronati (che dovrebbe essere più contenuto, non più di 150 milioni ma ridotto a soli 40-50 milioni di euro), l'aumento dei fondi per i malati di Sla (si passerebbe da 250 milioni a 400 milioni, 50 in più di quanto stanziato lo scorso anno), la revisione della tassazione dei fondi per la previdenza complementare e quelli per le Casse Professionali. Oggi non è passato, invece, l'emendamento a firma del M5S che chiedeva l'innalzamento delle pensioni minime a 600 euro al mese mediante il dimezzamento del bonus degli 80 euro. L'esito era tuttavia scontato.

Il Governo, inoltre, potrebbe presentare specifici emendamenti per l'inserimento nella bolletta elettrica del canone Rai chiesto dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli; la revisione del regime dei "minimi", con la tassazione flat per le partite Iva ridotta dal 15 al 10 per cento e contestuale innalzamento da 15 mila a 30 mila del reddito entro il quale sarebbe consentito ottenere la facilitazione.

Local Tax - Altre modifiche, invece, saranno rimandate al passaggio in Senato della manovra di bilancio. A cominciare da quella che forse è la norma più attesa, l'accorpamento della Tasi e dell'Imu nella cd. Local tax. Il disegno della nuova tassazione sugli immobili è ormai abbastanza definito anche se si lavora alle ultime limature: l'aliquota base sulle prime case sarà del 2,5 per mille con un tetto al 5 per mille e una detrazione fissa di 100 euro. Per le seconde case, invece, il prelievo andrà dall'8,5 per mille fino ad un massimo del 12 per mille.

Zedde

Riforma Pensioni, ok della Cisl al referendum per il 2015
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Riforma Pensioni, ok della Cisl al referendum per il 2015

Redazione Martedì, 18 Novembre 2014
La Riforma Fornero del 2011 è tra le peggiori che siano state mai concepite. Se il Governo non modificherà la legge gli iscritti Cisl sono liberi di andare a votare come meglio credono.

Kamsin "L'ipotesi del referendum contro la legge Fornero sulle pensioni scuote pesantemente il governo perche' non c'e' bisogno di fare una consultazione popolare per modificare la legge". Lo ha detto a Treviso Anna Maria Furlan, segretario generale della Cisl, parlando dell'iniziativa della Lega Nord. La riforma Fornero, ha spiegato, "e' una fra le peggiori che siano state concepite", eppure, ha osservato Furlan, "e' oggi ritenuta dal governo meno importante di altre urgenze come la riforma elettorale".

Qualora il Governo non modificasse la legge e, quindi, si procedesse col voto, "ogni cittadino e ogni iscritto alla Cisl e' libero di andare a votare come meglio crede", ha aggiunto Furlan. "Qualsiasi italiano credo abbia sperato che Renzi cambiasse le cose. In parte alcune azioni sono state fatte, in parte si stanno iniziando ad avere alcuni spiragli di luce. In parte, pero', sono da fare - e' stata la conclusione di Furlan - e Renzi deve sbrigarsi a farle. 

Intanto da oggi sono iniziati i primi voti in Commissione Bilancio a Montecitorio sulla legge di stabilità. Si è partiti con gli emendamenti sulla “buona scuola” e con la conferma del piano straordinario di assunzioni per la stabilizzazione dei precari, a cui si è aggiunto un programma di formazione esteso anche ai dirigenti scolastici. Allo stesso tempo si lavora a modificare al ribasso il prelievo sui fondi pensione, portandolo dall’attuale 20% indicato nel ddl al 15 o al 17%. Nel menù anche la riduzione del prelievo sulle Casse privatizzate, l’ampliamento della platea al bonus bebè e il dimezzamento del taglio da 150 milioni ai patronati. Tra domani e dopomani saranno posti in votazione anche gli altri emendamenti in materia previdenziale presentati dalle forze politiche. 

Zedde

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Proroga opzione donna, Sel presenta emendamento al ddl stabilità

Redazione Martedì, 18 Novembre 2014
E' stato segnalato alla Commissione Bilancio di Montecitorio un emendamento a firma Airaudo (Sel) che chiede la proroga dell'opzione donna per tutto il 2015.

Kamsin Riprende oggi alla V Commissione Bilancio di Montecitorio in sede Referente l’esame degli emendamenti al disegno di legge di stabilità. Secondo il calendario della Camera dei Deputati gli incontri proseguiranno nelle giornate di mercoledì e giovedì alla presenza del relatore al provvedimento, il deputato comasco Mauro Guerra (Pd). La settimana è fitta di incontri tra Parlamento, Governo e Ragioneria dello Stato con l'esecutivo che dovrebbe depositare le proprie proposte emendative al testo governativo. Dal Governo si attende di conoscere le aperture in particolare sul capitolo previdenziale e su quello fiscale (con una probabile revisione del bonus bebè e della Legge Sabatini). Piu' incerta l'introduzione della local tax.

Intanto nella giornata di ieri sono state depositate le varie proposte emendative da parte dei partiti  al ddl che hanno superato l'esame di ammissibilità e che sono state, quindi, segnalate per un ulteriore approfondimento. Tra le principali novità come già evidenziato da pensionioggi.it, da oggi al vaglio della Commissione Bilancio, ricordiamo che è stata dichiarato ammissibile un emendamento che mira ad estendere a tutto il 2015 il regime sperimentale donna eliminando le restrizioni imposte dall'Inps nel 2012; l'eliminazione dei disincentivi per la pensione anticipata sino al 2017 (cd. emendamento a favore dei precoci); la soluzione della vicenda dei quota 96 della scuola; alcune novità in materia di esodati e diverse proposte per un taglio alle pensioni d'oro.

Zedde

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Riforma Pensioni, ecco l'ABC delle proposte all'esame con il ddl stabilità

Redazione Lunedì, 17 Novembre 2014
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Riforma Pensioni, Furlan: Renzi riveda la legge Fornero prima del Referendum

Redazione Lunedì, 17 Novembre 2014
La leader della Cisl, Annammaria Furlan, chiede l'avvio di un confronto con le forze politiche per una revisione complessiva della Riforma Fornero del 2011.

Kamsin Il governo dovrebbe mettere mano alla riforma Fornero sulle pensioni convocando le parti sociali. Affidare a un referendum la questione sarebbe troppo semplice. A sottolinearlo e' il leader della Cisl, Annamaria Furlan, rispondendo a una domanda sulla posizione della Cisl rispetto al referendum per abrogare la legge Fornero proposto dalla Lega nord. "Rifare una legge pensionistica - ha detto Furlan - e' qualcosa di un po' piu' complesso di dire si' o no a un referendum. Qualora ci fosse un referendum, comunque, ogni iscritto e' libero di decidere se votare o no". La Cisl si aspetta che "prima del referendum, il governo, invece di dare giudizi negativi sulla riforma Fornero, si decida a rimetterci le mani. Cosa aspetta il governo a riunire le parti sociali e vedere come va corretta quella legge?", ha concluso.

La proposta della Lega di abrogare la legge Fornero con un referendum trova invece d'accordo Massimo Battaglia, segretario generale della Confsal-Unsa, sindacato autonomo dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni centrali: Per noi, è un atto conseguente a quanto già fatto un anno fa, quando abbiamo provato in tutte le piazze d’Italia - ricorda - a raccogliere le firme per un referendum. Allora, ne abbiamo raccolte circa 70mila, poche ovviamente rispetto alle 500mila. E siccome c’è un partito politico, che oggi è la Lega, che ha raggiunto le 500mila firme, ha mandato gli atti alla Corte costituzionale, e ci auguriamo che questa decida che il referendum è legittimo, noi chiederemo ai nostri di aderire. Ce lo consente la nostra autonomia sindacale, la nostra distanza da qualsiasi ideologia politica e da qualsiasi partito".

"Un'adesione contro una riforma - avverte - che riteniamo vergognosa e in controtendenza rispetto a quello che dice il governo, cioè di dare spazio ai giovani: le modifiche fatte dalla Fornero, invece, ti fanno stare a lavoro finché non muori sul campo".

Sulla legittimità del referendum si attende il giudizio della Corte Costituzionale. Se la Consulta lo ammetterà la consultazione popolare potrebbe avvenire già nella prossima primavera.

Zedde

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Riforma Pensioni, settimana cruciale alla Camera

Redazione Lunedì, 17 Novembre 2014
Molto probabile un aumento piu' contenuto del prelievo sulla previdenza complementare. Quasi certa la revisione del taglio da 150 milioni di euro ai patronati.

Kamsin Riprenderà oggi in Commissione Bilancio di Montecitorio l’esame della legge di stabilità. In settimana sotto la scure del presidente della Commissione, Francesco Boccia, sono caduti circa 1.600 emendamenti sui quasi 4 mila che erano stati presentati. Bocciati, tra questi, anche quelli del Pd che puntavano al mantenimento della tassazione separata sul Tfr dirottato in busta paga, perché non avevano copertura finanziaria, ma il problema del Tfr è tutt’altro che accantonato.

Sarà, anzi, uno dei punti centrali del dibattito delle prossime settimane, insieme alla tassazione dei fondi pensione, alla nuova riforma delle imposte sugli immobili, la deducibilità dell’Imu per i capannoni industriali. Temi su quali praticamente tutti i partiti sono intervenuti con proposte di modifica, e sui quali c’è una disponibilità di massima del governo ad intervenire a condizione di non modificare i saldi. Ogni eventuale correzione, di conseguenza, dovrà essere compensata.

Le possibilità di grandi modifiche sono molto limitate. Un caso emblematico è quello della deducibilità dalle tasse pagate dalle imprese dell’Imu sui capannoni industriali. Quasi tutti i gruppi politici vogliono aumentarla, portando la deducibilità dal 20 al 30%, ma il costo è di 200 milioni di euro, e non si trovano le risorse.

Pure sull’aumento delle imposte sui fondi pensione e sulla rivalutazione del Tfr c’è un’apertura del governo, ma anche in questo caso è più formale che sostanziale, perché le due misure danno un gettito non indifferente (oltre 400 milioni), difficile da compensare con misure alternative. Quasi nullo, invece, il margine per un ripensamento della tassazione del Tfr che i lavoratori sceglieranno di avere in busta paga nel prossimo triennio. Il testo della Legge di bilancio prevede la tassazione all’aliquota marginale Irpef, con un gettito che compensa i maggiori esborsi per i trasferimenti agli enti previdenziali. Se il gettito viene meno, o si riduce fortemente, tutta l’operazione rischia di non tenersi più in piedi.

Ad ogni modo martedì inizieranno le operazioni di voto in Commissione Bilancio della Camera sugli emendamenti segnalati al ddl di stabilità. Molti gli emendamenti che propongono interventi sul capitolo pensionistico tra cui il tentativo di Sel di reintrodurre la deroga per i quota 96 della scuola, diverse norme per l'estensione dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto, una taglio alle pensioni d'oro.

Nel frattempo la Ragioneria Generale dello Stato ha ricevuto indicazioni da Via XX Settembre di lavorare per recuperare le risorse necessarie per contenere l'aumento dall'11,5 al 20% prospettato nella legge di stabilità della tassazione sui fondi pensione e sulle polizze vita. Nel pacchetto di modifiche alla tassazione sui fondi pensione che il Governo potrebbe depositare in Commissione Bilancio tra martedì e mercoledì prossimo sembra probabile che compaia anche una riduzione del carico fiscale sui fondi delle casse di Previdenza dei Professionisti. Sarà rivisto, ma non azzerato, il taglio da 150 milioni di euro per i patronati.

Zedde

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