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Riforme: Guerini, compatti in Aula come per Italicum

Venerdì, 11 Luglio 2014
- Roma, 11 lug. - "Credo che sulle riforme ci sara' compattezza in Aula: siamo abituati a discutere, a dibattere, ma anche a trovare punti di sintesi". Lo spiega il vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini, in un video pubblicato su Youdem. "Lo abbiamo dimostrato con la legge elettorale alla Camera", ha aggiunto Guerini, "quando, dopo una discussione ampia e con posizioni differenti, abbiamo saputo trovare un punto di convergenza che ha retto in Aula. Lo faremo anche sulle riforme costituzionali", assicura Guerini, "e sulla legge elettorale al Senato". .
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Bonus Irpef, ecco come i datori recuperano il bonus
Fisco

Bonus Irpef, ecco come i datori recuperano il bonus

Venerdì, 11 Luglio 2014

Sarà piu' facile per i datori di lavoro recuperare, in compensazione, tramite il modello F24, il credito d'imposta del Bonus Irpef erogato ai propri dipendenti. Kamsin La compensazione non sconta i limiti ordinari come quello dell'importo massimo annuale di 700mila euro o quello del divieto di utilizzo in presenza di debiti iscritti a ruolo. Sono queste le precisazioni contenute nella circolare diffusa dall'Agenzia delle Entrate. Il provvedimento chiarisce come recuperare il Bonus Irpef, dopo le modifiche introdotte in sede di conversione in legge del Decreto Irpef.

Nel dettaglio, i datori di lavoro, per poter recuperare il credito erogato ai lavoratori, dovranno utilizzare esclusivamente il modello F24 e potranno utilizzare l'importo corrispondente al credito in compensazione di qualsiasi importo a debito (anche in sezioni diverse dalla sezione dedicata allo Stato, come Inps, Regioni, Imu e altri tributi locali).

L'eventuale credito non utilizzato in compensazione potra' essere utilizzato nei successivi versamenti effettuati tramite modello di pagamento F24. Sono comunque fatti salvi i comportamenti dei sostituti d'imposta che, prima dell'entrata in vigore della legge di conversione, abbiano recuperato il credito erogato ai lavoratori utilizzando il modello di pagamento F24. Inoltre il recupero mediante compensazione in F24 del credito erogato al lavoratore non e' soggetto al limite annuale di 700mila euro. Inoltre, con il documento di prassi di oggi, le Entrate precisano che il recupero non e' soggetto neanche al divieto di compensazione in presenza di debiti iscritti a ruolo, per imposte erariali ed accessori, di ammontare superiore a 1.500 euro.

Il sostituto d'imposta che in un dato mese eroga il credito ad alcuni lavoratori e contestualmente recupera il credito ad altri lavoratori, dovra' utilizzare in compensazione o versare solo l'importo netto risultante dalla differenza. Se l'importo del credito erogato e' superiore a quello recuperato, il sostituto d'imposta puo' utilizzare in compensazione solo l'importo netto risultante dalla differenza. Se, invece, l'importo del credito recuperato ai lavoratori e' superiore a quello erogato, il sostituto d'imposta deve versare la differenza a debito entro gli ordinari termini di versamento delle ritenute d'acconto, utilizzando il codice tributo 1655.

Zedde

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Salvini ripropone la castrazione chimica per gli stupratori

Venerdì, 11 Luglio 2014
- Roma, 11 lug. - "Lo scorso giugno, in pieno centro nella mia povera Milano, una ragazza e' stata violentata. Uno dei bastardi e' stato preso, un romeno di 20 anni. Ai Carabinieri, ridendo, avrebbe detto 'tanto esco subito'. Capito come fa paura questo Stato ai delinquenti?". Cosi', Matteo Salvini conclude il post sulla sua pagina Facebook rilanciando una proposta che a tratti si riaffaccia nel dibattito politico sulla sicurezza: "Fosse per me, CASTRAZIONE CHIMICA e non ride piu'", scrive infatti il segretario della Lega Nord ricorrendo ai caratteri maiuscoli che, nella grammatica del web, equivalgono a un urlo. .
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La riforma del Senato va in Aula Renzi non ho paura del voto

Giovedì, 10 Luglio 2014

- Roma, 10 lug. - Una giornata straordinaria per il Paese, quella che si e' chiusa oggi con il via libera alla riforma del Senato arrivato dalla Prima Commissione di Palazzo Madama. Matteo Renzi non nasconde la propria soddisfazione e vede disco verde sul prosieguo del cammino delle riforme. Ma quale fronde, ma quale crisi? Sulle cose da fare la maggioranza, e non solo, "e' d'accordo al 98 per cento". Persino i grillini, che Renzi vorrebbe tornare a incontrare la prossima settimana, si sono detti d'accordo con la gran parte delle cose da fare nella lettera inviata al Pd. E' anche per questo che il Presidente del Consiglio dichiara di "sorridere" quando si sente accusare di "progetto autoritario". "Non ho paura del voto" in Aula, ha poi continuato in conferenza stampa a palazzo Chigi: "Stiamo dando un grande segnale di cambiamento, stiamo dicendo che l'Italia puo' cambiare e che alcuni tabu' possono essere vinti da una classe dirigente che ha coraggio". Lo stesso coraggio che serve all'Italia, non per uscire da sola dalla crisi, ma per farsi "locomotore in grado di trascinare fuori L'Europa" dalla palude. Questo nonostante le previsioni, che Renzi dice di "non seguire" perche' portano a nascondere i dati reali: "La disoccupazione? Ci sono 54 mila nuovi posti di lavoro, ma nessuno o quasi lo sa", sottoliena Renzi. Il leitmotiv coraggio contro la paura, Renzi lo utilizza anche quando i giornalisti gli chiedono del taglio ai permessi sindacali: "Figuriamoci", risponde, "se temiamo di dimezzare il monte ore dei permessi. Nessuno, pero', vuole punire i sindacati". E "coraggio" ci vuole anche per affrontare il nodo Alitalia: "L'altrenativa non e' tra x esuberi o y esuberi, ma tra esuberi e chiusura. Non si pio' aver parua di dire le cose come stanno: se le aziende falliscono la gente va a casa. L'alternativa e' tra esuberi e chiusura". Per questo Renzi invita i sindacati alla saggezza: "L'offerta di Ethiad e' molto buona e consentira' alla nostra compagnia di bandiera di avere un grande futuro". C'e' poi quella "rivoluzione copernicana", la "rivoluzione del buonsenso" rappresentata dal combinato disposto di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione e riforme istituzionali: "Si tratta di un'accelerazione dei servizi e di semplificazione per cittadini e imprese - ha spiegato Renzi - al termine dei mille giorni di governo il rapporto con la Pa sara' rovesciato, alla fine di questi percorsi scanditi dai tempi della legge-delega la Pubblica amministrazione mettera' on line tutti i certificati e offrire la possibilita' ai cittadini di scaricarli, e' una rivoluzione copernicana: la Pa va a casa dei cittadini e non piu' il contrario". Silenzio assenso, conferenze dei servizi, dirigenza pubblica, procedura e criteri per l'esercizio della delega sulla semplificazione, riforma dei rapporti di lavoro pubblico sono i punti toccati dal disegno di legge e richiamati dal premier. .

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Ok commissione a riforma Senato, da lunedi' 'patto' a prova Aula

Giovedì, 10 Luglio 2014
- Roma, 10 lug. - Alla fine di una giornata convulsa - quando sembrava profilarsi un nuovo stop alle riforme - maggioranza, Forza Italia e Lega trovano la quadra e cosi' la commissione Affari costituzionali del Senato licenzia il testo del ddl costituzionale. L'approdo in Aula viene pero' rinviato a lunedi' prossimo, ma si entrera' nel vivo solo tra martedi' e mercoledi', con la presentazione degli emendamenti per l'Assemblea e l'avvio delle votazioni. Quella, dunque, sara' il vero banco di prova per la tenuta del patto del Nazareno. Ma, almeno in commissione, lo scoglio che sembrava insormontabile e' stato superato: via libera al Senato non piu' elettivo e intesa sulle modalita' di individuazione dei futuri senatori. Resta il malumore dei frondisti, sia nel Pd che tra gli azzurri, anche se da ambo le parti i vertici dei partiti si affrettano a garantire che in Aula non ci saranno problemi. Esulta la ministra Maria Elena Boschi, che si dice "molto soddisfatta". Non e' da meno il premier Matteo Renzi: "E' una giornata di straordinaria importanza per il paese", afferma in conferenza stampa dopo il Cdm. E di fronte all'accusa di voler imprimere una deriva autoritaria, Renzi taglia corto: "Mi piacerebbe tanto discutere nel merito delle questioni, perche' quanto sento dire che stiamo andando verso una deriva autoritaria mi si stampa sul volto un sorriso". Per il presidente del Consiglio "il punto vero e' che noi stiamo dicendo che alcuni tabu' possono essere vinti se la classe politica ha coraggio". Infine lo stesso Renzi confessa: ""Non ho preoccupazione per il voto" in Aula. Il raggiungimento dell'accordo sul nuovo Senato, tuttavia, non e' stato un cammino facile. Dopo il nuovo emendamento presentato dalla relatrice Anna Finocchiaro, previo accordo con il capogruppo azzurro Romani e sotto la supervisione del ministro Boschi, il clima a palazzo Madama si e' fatto rovente: pomo della discordia, che ha visto salire sulle barricate Ncd e Lega, la definizione stringente dei criteri di scelta dei futuri senatori, che a dire dei 'piccoli' avrebbe penalizzato fortemente le forze minori a vantaggio dei grandi partiti. Al termine di una girandola di riunioni, contatti e incontri, si trova l'accordo, Forza Italia acconsente a modificare il testo dell'emendamento, che prevede ora confermata la composizione di Palazzo Madama con 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali piu' 5 senatori nominati dal presidente della Repubblica. Ma i Consigli regionali pero' "eleggono con metodo proporzionale i senatori fra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, fra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori". In sostanza, i seggi vengono assegnati "con un criterio rigidamente proporzionale" ma tenendo conto dei voti espressi dai cittadini oltre che dalla composizione dei consigli regionali. Si rinvia inoltre a una legge ordinaria la modalita' di elezione e di attribuzione dei seggi senatoriali e si introduce una norma transitoria, valida solo per la prima applicazione della legge, che introduce una lista bloccata di candidati, formata da consiglieri regionali e sindaci. E mentre le opposizioni, Sel e 5 Stelle in testa, gia' annunciano battaglia in Aula, i riflettori restano puntati sui 'dissidenti' del Pd e di Forza Italia. Entrambe le due forze politiche si riuniranno martedi': la mattina presto dovrebbero vedersi i senatori dem, mentre nel primo pomeriggio sara' la volta degli azzurri, il secondo round dell'assemblea congiunta di deputati e senatori alla presenza di Silvio Berlusconi. Oggi 22 frondisti azzurri hanno chiesto un rinvio dell'incardinamento del ddl in Aula. Per il capogruppo Romani - che oggi ha presieduto una riunione del gruppo, dove Denis Verdini ha spiegato che bisogna rispettare il patto e gli accordi presi, parlando anche separatamente con alcuni malpancisti - la "fronda" interna si e' ridotta e tutto il gruppo seguira' le indicazioni del partito. Ma uno dei piu' strenui oppositori al ddl, Augusto Minzolini - unico di FI a votare contro in commissione - garantisce che i frondisti sono compatti: "E chi lo dice che siamo diminuiti? Siamo anche piu' di quelli che hanno firmato la lettera". Tocchera' a Berlusconi martedi' - sempre che l'assemblea congiunta dei gruppi si tenga davvero - portare i malpancisti a piu' miti consigli. L'argomento e', almeno sulla carta, 'convincente': chi votera' contro la riforma del Senato esprimera' un voto contro di me. .
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