
Redazione
Immigrati: Alfano, Mare nostrum e' operazione a termine
Venerdì, 15 Agosto 2014Alfano, Italia paese che tiene Siamo campioni d'accoglienza
Venerdì, 15 Agosto 2014- Roma, 15 ago. - Sul fronte dell'immigrazione "l'Italia si e' dimostrata ancora una volta campione del mondo di accoglienza". Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sottolineando la necessita' di "ringraziare la Marina Militare, la Guardia di Finanza e tutte le altre forze in campo in quella delicatissima e tragica trincea chiamata Mediterraneo". E ancora. "L'Italia e' un Paese che tiene dal punto di vista dell'ordine pubblico, del contrasto alle frange antagoniste, della prevenzione e del contrasto al terrorismo internazionale". "A garantire questa tenuta - ha sottolineato Alfano - sono gli uomini e le donne delle forze dell'ordine che fanno quotidianamente il loro dovere senza avere stipendi alti e lontani dalle luci dei riflettori".
"Mare nostrum - ha proseguito il ministro - non deve fare il suo secondo compleanno, si e' rivelata decisiva per salvare migliaia di vite umane ma e' un'operazione nata a termine (nell'ottobre del 2013, ndr)". "Mi impegnero' - ha assicurato il ministro - che subentri Frontex, la responsabilita' della frontiera del Mediterraneo e' europea anche perche' larga parte dei migranti non vogliono restare in Italia ma andare nei Paesi del nord Europa. Se cosi' non sara', il governo italiano dovra' prendere delle decisioni".
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Venerdì, 15 Agosto 2014Renzi: Ue e' in crisi, non si cresce tagliando salari
Giovedì, 14 Agosto 2014- Roma, 14 ago. - Dopo una settimana di critiche, Matteo Renzi esce dall'angolo e mette i puntini sulle 'i', complici i dati negativi dei conti pubblici di Germania e Francia: tutta l'Europa e' in crisi, non solo l'Italia, e non se ne esce deprimendo le economie e tagliando i salari. Prima Napoli, poi Reggio Calabria e infine la Sicilia. Nel tour agostano nel Mezzogiorno, Matteo Renzi, difende l'operato del governo, garantisce che l'esecutivo "non scappa", anzi "va avanti con determinazione".
E ne approfitta, nel giorno in cui vengono diffusi i dati sul Pil tedesco non cosi' brillanti, per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: "Ho visto in questi giorni scenari inquietanti sull'Italia per aver fatto -0,2 percento di Pil. Stamattina vedo che anche la Germania fa -0,2. Non e' 'mal comune mezzo gaudio'. Io farei a cambio volentieri in termini di dimensioni economiche. Ma non e' la percentuale dello 'zero virgola' che fa la differenza, ma e' il clima di rassegnazione nell'opinione pubblica, di chi pensa, a cominciare dalle classe dirigenti, che tanto non cambiera' mai".
Poi, il premier aggiunge: "Siamo stati gli unici a consegnare i nostri dati sull'economia con una settimana di anticipo. Ora ho chiesto all'Istat di dare i dati insieme agli altri. Se dobbiamo stare una settimana a sentirci dire che siamo in crisi per poi scoprire che siamo come gli altri ...". Nelle tappe del giro del Sud, Renzi, all'indomani dei colloqui con Mario Draghi e Giorgio Napolitano, torna a promettere uno sprint sulle riforme economiche e conferma che "nel dl Sblocca-Italia metteremo norme ad hoc per realta' come Bagnoli, che e' uno dei fiori all'occhiello. Ma sono previsti anche altri interventi, da Sesto a San Giovanni a Taranto". Quindi la riforma della giustizia, che sara' al centro del Cdm del 29 agosto.
Ma e' soprattutto sull'economia che il presidente del Consiglio concentra la sua attenzione: "L'italia e' nelle condizioni di poter trascinare l'eurozona fuori dalla crisi. Smettiamo di fare discussioni astratte, mettiamo da parte la rassegnazione". "Ho letto per 10 giorni scenari inquietanti", ha proseguito, "sono tra quelli che non guardano i numeri" ma alle tendenze. "Non e' la singola percentuale che conta, ma il clima di rassegnazione nella classe dirigente". E ancora: "Smettiamo di pensare che competitivita' sia una manovra per abbassare i salari, come qualcuno ci suggerisce. La competitivita' in Italia la fai sull'alto livello".
Secondo Renzi, "una strategia di crescita passa attraverso temi centrali, come la cultura, la scuola e la ricerca". Per questo il modello non puo' essere la Spagna, con speculazione immobiliare e salari bassi. E anche la riforma del mercato del lavoro non sara' una svendita delle tutele: la riforma dello statuto, servira' a "cambiare le garanzie, non a toglierle". Renzi non elude il nodo dei fondi comunitari: "C'e' un problema di cornice e cioe' come il pubblico spende i soldi. Saremo un Paese serio se riusciremo a spendere bene i fondi europei. E' importante la tempistica e che i progetti non si perdano per strada sulla base delle procedure burocratiche".
Renzi assicura: "Il governo va avanti con determinazione e convinzione. Il programma e' quello che ci siamo dati, continuiamo a partire dal Cdm del 29 agosto. Noi confermiamo la tempistica e il metodo. Nessun problema e nessuna preoccupazione". Certo, ammette, "il governo puo' sbagliare, ma casomai chiede scusa e ricomincia. Il governo non scappa". Infine, un accenno al lungo colloquio avuto ieri con il presidente della Repubblica: e' stato "il primo incontro dopo qualche giorno di montagna del Presidente, quindi ovviamente e' stato a 360 gradi su tutte le questioni aperte, che sono moltissime".