Bonus Anziani, La rendicontazione è trimestrale
I chiarimenti in un documento dell’Inps per il pagamento della quota integrativa di 850€ al mese volta a remunerare il costo del lavoro domestico.
Occhio al calendario per mantenere il diritto al pagamento della quota integrativa del cd. bonus anziani. Chi ha avuto accolta la domanda, infatti, dovrà rendicontare le spese sostenute per colf e badanti entro i termini trimestrali per il pagamento dei contributi domestici. Vale a dire entro il 10 di luglio, ottobre, gennaio e aprile di ogni anno. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 2193/2025 in cui spiega, tra l’altro, di aver semplificato le modalità di compilazione del questionario sul «bisogno assistenziale gravissimo».
La prestazione universale
I chiarimenti riguardano la cd. «prestazione universale» introdotta dal dlgs n. 29/2024 in via sperimentale per gli anni 2025 e 2026 a sostegno degli individui con almeno 80 anni, con un livello di bisogno assistenziale gravissimo, Isee fino a 6 mila euro, in possesso dei requisiti per l’indennità di accompagnamento.
La prestazione, come noto, è composta da una quota fissa che assorbe l’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili (L. 18/1980), cioè 542,02€ mensili, e da una quota integrativa definita «assegno di assistenza» pari a 850€ mensili che assorbe gli analoghi contributi riconosciuti ai sensi dell’articolo 1, co. 164 della legge n. 234/2021 dagli ambiti territoriali sociali (ATS).
L’utilizzo della quota di assistenza, a differenza dell'indennità di accompagnamento, non è libero. Deve essere spesa esclusivamente per le seguenti finalità:
- remunerare il costo del lavoro di domestici per almeno 15 ore settimanali, con mansioni di assistenza alla persona, titolari di rapporto di lavoro conforme ai Ccnl;
- acquistare servizi destinati al lavoro di cura e assistenza forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell'assistenza sociale non residenziale, non di natura sanitaria né infermieristica.
La rendicontazione
Si rammenta che la quota fissa e la quota integrativa vengono liquidate mediante due pagamenti separati: la quota fissa con le modalità già in uso per pagare l’indennità di accompagnamento; la quota integrativa con specifico pagamento dopo che l’interessato avrà fornito la rendicontazione delle spese sostenute.
A tal fine, spiega l’Inps, è stata attivata una funzionalità per il caricamento degli allegati raggiungibile dal dettaglio della domanda presentata al seguente percorso: “Richieste di variazione” > “Vai alla pagina di modifica” > “Allegati”. Per la rendicontazione è necessario allegare:
- contratto di lavoro domestico sottoscritto dalle parti, copia delle buste paga controfirmata dal lavoratore, per i rapporti di lavoro domestico;
- copie delle fatture elettroniche debitamente quietanzate o comprensive della ricevuta di pagamento, per il caso di acquisti di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza.
In tale sede, inoltre, il richiedente dovrà dichiarare che per le spese rendicontate non ha richiesto rimborsi ad altro Ente pubblico.
In fase di allegazione della busta paga controfirmata dal lavoratore domestico o dell’eventuale ricevuta di pagamento della fattura è necessario indicare l’anno e il mese di riferimento, mentre nel caso di fatture servizi i campi da compilare, oltre all’anno e al mese di riferimento, sono i seguenti: numero della fattura, codice fiscale del soggetto che ha emesso la fattura, denominazione del soggetto emittente, descrizione del servizio utilizzato, scegliendo una delle voci previste dal citato decreto interministeriale 21 febbraio 2025, la data della fattura e l’importo in euro.
Le tempistiche
La rendicontazione deve pervenire all’Inps:
- entro 30 giorni dalla notifica dell’accoglimento della domanda per il pagamento degli arretrati (ovvero dei mesi che intercorrono tra la presentazione della domanda e la data di accoglimento);
- secondo il seguente calendario al fine del mantenimento del riconoscimento della quota integrativa:
- 10 luglio per il trimestre aprile/giugno;
- 10 ottobre per il trimestre luglio/settembre;
- 10 gennaio per il trimestre ottobre/dicembre;
- 10 aprile per il trimestre gennaio/marzo
Oltre ai documenti previsti ai fini della rendicontazione della spesa è possibile allegare anche ulteriore documentazione medico-sanitaria, l’eventuale documentazione amministrativa richiesta in fase di istruttoria e il documento attestante il rinnovo del permesso di soggiorno, nel caso in cui il richiedente sia cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno scaduto.
Il questionario
L’Istituto spiega, infine, di aver razionalizzato le modalità di accertamento del cd. «bisogno assistenziale gravissimo» che avviene tramite un questionario di sei domande con punteggi graduati a seconda dell’intensità dell’assistenza richiesta e della composizione del nucleo familiare. Il punteggio minimo da soddisfare è pari ad 8.
Il sistema agevolerà l’utente nella compilazione mostrando solo le domande pertinenti in base alle risposte precedentemente fornite e avviserà che con la presentazione della domanda di prestazione universale il richiedente decadrà dagli eventuali analoghi contributi riconosciuti ai sensi dell’articolo 1, co. 164 della legge n. 234/2021 dagli ambiti territoriali sociali (ATS).
Il richiedente, inoltre, dovrà indicare in modo esplicito se è ricoverato in una struttura diversa dal proprio domicilio, ad esempio, una RSA.
Documenti: Messaggio Inps 2193/2025