Contratto di espansione, Caparra del 15% a carico dell’azienda
I chiarimenti in un documento dell’Inps. Per attivare lo strumento l’Inps applica una maggiorazione del 15% a carico del datore di lavoro per far fronte agli oneri per il pagamento delle indennità di espansione e dei relativi contributi figurativi.
Anche il pagamento in unica soluzione non esonera il datore di lavoro dal versamento di una somma aggiuntiva pari al 15% delle somme complessivamente dovute all'Inps per il pagamento delle indennità di espansione. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 2952/2023 in cui spiega lo stesso si verifica in caso di opzione per la fideiussione bancaria.
Il contratto di espansione
I chiarimenti riguardano la nuova misura introdotta dal legislatore negli ultimi anni, alternativa all’isopensione, per accompagnare alla pensione la forza lavoro più anziana. L’istituto autorizza ai datori di lavoro del settore privato a licenziare i dipendenti a cui manchino non più di cinque anni al raggiungimento dei requisiti pensionistici (pensione anticipata o di vecchiaia) in cambio di pagargli un assegno di accompagnamento alla pensione pari all’importo della pensione maturata al momento del licenziamento. La legge di bilancio 2022 ha fissato a 50 il requisito del numero di lavoratori richiesto alle aziende per poter attivare il contratto di espansione rinnovando la misura negli anni 2022 e 2023 in via sperimentale (ultima cessazione possibile: 30 novembre 2023).
Maggiorazione del 15%
Ai lavoratori che si avvalgono dello scivolo pensionistico è riconosciuta un'indennità mensile calcolata dall'Inps in misura pari alla pensione lorda maturata dal lavoratore alla cessazione del rapporto, fino alla maturazione della pensione. Il costo è a carico dell'azienda che, a tal fine, o deve produrre una fideiussione a garanzia della solvibilità degli obblighi o deve versare la provvista finanziaria in un'unica soluzione. Ai fini della fideiussione spiega l’Inps l'importo dovuto è maggiorato di almeno un 15%, in funzione delle successive determinazioni dell'Inps. Lo stesso in caso di versamento della provvista in un'unica soluzione: gli importi dovuti vengono maggiorati di almeno il 15%.
Terminata l'erogazione dell'indennità di esodo all'ultimo lavoratore, l'Inps confronta l'importo ricevuto a garanzia dal datore di lavoro con l'importo effettivamente corrisposto ai lavoratori e procede all'eventuale rimborso o alla richiesta di ulteriori risorse al datore di lavoro.
Documenti: Messaggio Inps 2952/2023