Pensioni, Al via la campagna RED 2025 per i residenti all'estero
Dal prossimo mese di settembre i titolari di prestazioni sociali connesse al reddito residenti all'estero riceveranno il modello REDEST 2025 per l'accertamento dei redditi rilevanti ai fini delle prestazioni sociali. Coinvolte anche le autorità consolari italiane e i patronati.
Al via la campagna REDEST 2025, relativa alla raccolta dei redditi prodotti all'estero rilevanti per la fruizione delle prestazioni collegate al reddito erogate dall'INPS. Lo rende noto lo stesso Istituto di Previdenza nel messaggio n. 1607/2025 in cui spiega che nel prossimo mese di settembre i pensionati coinvolti nell'adempimento riceveranno l'apposito modello cartaceo da compilare con i relativi documenti reddituali.
La procedura
L'ordinamento pensionistico italiano prevede che l’attribuzione di alcune prestazioni previdenziali, come l’assegno di invalidità e la pensione ai superstiti, e tutti i trattamenti di tipo assistenziale (dall’integrazione al minimo ai trattamenti per invalidità civile) sia subordinata alla condizione economica del titolare della prestazione, del coniuge e, in alcuni casi, dell’intero nucleo familiare. Di conseguenza, in presenza di tali prestazioni, l'ente previdenziale è tenuto ad acquisire annualmente la dichiarazione reddituale del pensionato.
Il Decreto Ministeriale del 12.5.2003 attuativo dell'art. 49 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, definisce le tipologie di reddito prodotti all'estero rilevanti ai fini della verifica dei requisiti reddituali previsti per l'erogazione delle prestazioni. La norma stabilisce, inoltre, che i redditi sono valutati dall'Ente erogatore sulla base di una comparazione con le disposizioni nazionali, riferendosi alle seguenti tipologie di reddito: redditi previdenziali italiani e esteri; redditi da lavoro; redditi immobiliari con esclusione della casa di abitazione; redditi a carattere assistenziale.
Il medesimo DM precisa, infine, in quali casi l'accertamento reddituale debba effettuarsi con l'acquisizione di certificazioni rilasciate dagli Organismi esteri (es. per redditi derivanti da prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate dallo stato estero) e/o la copia della dichiarazione dei redditi ed in quali altri possa essere sufficiente l'autocertificazione. Quest'ultima è possibile solo per attestare redditi diversi da quelli previdenziali/assistenziali e solo ove l'interessato abbia percepito un reddito tale da essere esonerato dalla presentazione della dichiarazione all'Autorità fiscale in base alla normativa locale oppure sia residente in un paese estero non individuato nella tabella allegata al citato decreto ministeriale. La procedura si conclude con l'intervento dell'autorità consolare italiana o degli enti di patronato. Questi soggetti hanno il ruolo di accertare l'identità del pensionato, verificare la conformità della documentazione prodotta con i dati presenti nei modelli ed inoltrarla, per via telematica, all'INPS.
Campagna al via
L'Inps spiega che nel corso del mese di settembre 2025 verranno inviati i modelli cartacei REDEST ai pensionati residenti all’estero interessati alla Campagna REDEST 2025 per l'acquisizione dei redditi prodotti nel 2024. Di conseguenza gli Enti di Patronato e i Consolati, al momento della consegna da parte dei pensionati dei modelli reddituali allegati alla lettera di richiesta, dovranno: a) accertare l’identità personale del dichiarante; b) ricevere i modelli REDEST 2025 opportunamente compilati e firmati; c) verificare la conformità della documentazione presentata ai dati indicati nei modelli; d) provvedere all’acquisizione dei dati attraverso il collegamento via internet con il sito web dell’INPS.
La procedura di invio è disponibile dal 22 maggio 2025 per i patronati e le strutture consolari in ambiente internet tramite le sezioni loro dedicate sul sito INPS. L'Inps spiega, infine, che la campagna “REDEST 2024”, relativa all’anno reddito 2023, resta accessibile, mentre la procedura “REDEST 2023”, relativa all’ anno reddito 2022, è stata definitivamente chiusa il 31 marzo 2025. Eventuali dichiarazioni relative all’anno reddito 2022 giacenti, o che perverranno successivamente, dovranno essere acquisite mediante ricostituzione.
Documenti: Messaggio Inps 1607/2025